Alitalia non dev'essere venduta. Documento da inviare e diffondere se condiviso



Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
                 il Movimento ha preparato questo intervento contro la vendita de Alitalia ad Air France. Per il quale chiede il vostro aiuto. Gl'indirizzi:

Pres. Giorgio Napolitano, presidenza.repubblica at quirinale.it (richiesti nome, cognome, indirizzo, altrimenti cestinato)

Pres. Fausto Bertinotti, bertinotti_f at camera.it

Premier Romano Prodi, urpdie at governo.it
Min. Tommaso Padoa Schioppa, ufficio.stampa at tesoro.it

Segr. Guglielmo Epifani, CGIL, info at cgil.it

Segr.Raffaele Bonanni, CISL, segreteria generale at cisl.it

Segr. Luigi Angeletti, UIL, info at uil.it

Un saluto fraterno da Arrigo Colombo

 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce

 

Al Presidente Giorgio Napolitano

al Premier Romano Prodi e al Ministro Tommaso Padoa Schioppa

al Presidente Fausto Bertinotti

ai Segretari di CGIL, CISL, UIL Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti

 

Alitalia non dev’essere venduta

 

Il Governo è ancora in tempo a riparare l’errore che ha commesso, quando, invece di affidare la compagnia aerea di bandiera a un manager di valore affinché la risanasse (come fece la Svizzera con Swissair dopo il fallimento), ha trovato più semplice venderla, alienando così un fondamentale bene della nazione; e lo ha fatto abusivamente, senza un’adeguata concertazione con tutte le forze del paese, senz’ascoltare la volontà popolare; come ha fatto anche per la base americana di Vicenza.

 

Il Governo si ricordi che è solo un mandatario; che la sovranità risiede nel popolo; che ogni decisione importante deve avere il consenso popolare. Se lo ricordi, se non vuole perdere ulteriormente il già basso consenso.

 

Questa decisione:

1. Intacca la dignità della nazione, che è una delle grandi nazioni europee, accanto a Germania, Inghilterra, Francia, Spagna; nessuna delle quali ha compiuto e compirà mai questa rinunzia; che fa dell’Italia un vassallo della Francia.

2. Ne indebolisce la forza economica, già sofferente, mentre aliena un fondamentale servizio.

3. Ne indebolisce la presenza politica, che alla forza economica è strettamente connessa.

4. Indebolisce il servizio aereo, assoggettandolo agl’interessi francesi. E già lo si vede dall’elisione dello hub di Malpensa, inaccettabile per la forza del traffico del Nord in cui si concentra il meglio dell’industria italiana. Anche la Germania ha due hub, Francoforte e Monaco. Lo hub di Malpensa sarà costretto ad attirare a sé compagnie straniere a tutto danno della nazione.

5. Pone grossi problemi di personale, cioè di disoccupazione e precarietà; come è già avvenuto per altri gruppi stranieri entrati in Italia, a cominciare dalla Thyssen con le acciaierie di Terni e di Torino. Problemi che solo la solidarietà nazionale può risolvere.

 

Il Sindacato, che non è stato coinvolto in questa decisione, e non la condivide, non deve permettere che si realizzi. Deve intervenire con tutta la sua forza in difesa del lavoro italiano. Deve mostrare quanto sia decisiva la sua forza nelle grandi decisioni che coinvolgono la nazione.

 

Lecce, il 2 gennaio 2008

                                                                 per il Movimento, il responsabile

                                                                        Prof. Arrigo Colombo

 

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://xoomer.alice.it/arrigocolombo_utopia