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Repubblica Slovacca, rapporto Amnesty: negata a bambini e bambine rom istruzione non discriminatoria
- Subject: Repubblica Slovacca, rapporto Amnesty: negata a bambini e bambine rom istruzione non discriminatoria
- From: press at amnesty.it
- Date: Thu, 15 Nov 2007 18:22:45 +0100
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS133-2007 RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL SULLA REPUBBLICA SLOVACCA: NEGATA AI BAMBINI E ALLE BAMBINE ROM UN'ISTRUZIONE SECONDO CRITERI DI UGUAGLIANZA E NON DISCRIMINAZIONE 'I bambini qui sono dei ritardati mentali. C'e' la tendenza a integrare i Rom nelle scuole primarie, ma per gli alunni con ritardo mentale e sociale non cambia niente. I bambini che provengono da un ambiente socialmente svantaggiato soffrono di un ritardo sociale e mentale.' (Il preside di una scuola speciale frequentata per il 9% da bambine e bambini Rom). Un alto numero di bambine e bambini Rom viene ancora assegnato, in modo sproporzionato, a scuole speciali, frequenta classi per persone con disabilita' mentale e difficolta' d'apprendimento o viene segregato in scuole per soli Rom: e' questa la denuncia contenuta in un rapporto presentato oggi da Amnesty International sulle violazioni del diritto all'istruzione dei bambini e delle bambine Rom nella Repubblica Slovacca. Il rapporto dell'organizzazione per i diritti umani segnala che i bambini e le bambine Rom assegnati alle scuole speciali seguono programmi ridotti e non hanno praticamente alcuna possibilita' di reintegrarsi nelle scuole ordinarie o proseguire nell'educazione secondaria. Amnesty International chiede alle autorita' slovacche di affermare in modo forte e chiaro la loro determinazione a sradicare la diffusa segregazione nell'istruzione delle bambine e dei bambini Rom e di prendere misure immediate per favorire la loro effettiva integrazione. 'A prescindere dalla loro capacita' individuale, molti bambini e bambine Rom ricevono un'istruzione di serie B in classi segregate. Se il governo non riesce a fornire un'istruzione adeguata a tutti i bambini e le bambine Rom, le loro prospettive d'impiego diventano scarse e si perpetua in questo modo un ciclo di marginalizzazione e di poverta'' - ha dichiarato Nicola Duckworth, direttrice del Programma Europa e Asia Centrale di Amnesty International. L'organizzazione per i diritti umani si dice preoccupata per il fatto che il modo in cui vengono effettuate le valutazioni e i criteri usati per assegnare una bambina o un bambino in una scuola o in una classe speciale possono costituire elementi di discriminazione, poiche' non tengono in adeguata considerazione le differenze linguistiche e culturali. Il rapporto di Amnesty International afferma che fino al 50% delle bambine e dei bambini Rom sono stati assegnati a scuole o classi speciali in modo errato. 'Una bambina o un bambino che vivono in una baracca in mezzo al nulla, senza elettricita' o acqua corrente non sapranno mai come scaricare una toilette, usare un bagno, impugnare una matita, fare un disegno o parlare slovacco. Tutto questo, pero', non dovrebbe privarli del loro diritto fondamentale a un'istruzione adeguata' - ha sottolineato Duckworth. Un'ulteriore motivo di preoccupazione per Amnesty International e' costituito dall'ampia presenza di scuole e classi per soli Rom. In alcune zone orientali della Repubblica Slovacca, il 100% delle scuole e' di tipo segregato. La legge prevede che i genitori abbiano il diritto di scegliere la scuola per i propri figli. Questa normativa, apparentemente neutrale, contribuisce in realta' alla segregazione: la liberta' di scelta dei genitori da' spesso luogo al ritiro di bambine e bambini non Rom dalle scuole frequentate prevalentemente da Rom. La scelta dei genitori, insieme alla mancanza di trasporti scolastici gratuiti per le bambine e i bambini Rom influenza la segregazione e riduce radicalmente l'interazione tra i Rom e i loro coetanei in Slovacchia. Sebbene insista che la segregazione non e' una politica ufficiale, finora il governo di Bratislava non si e' veramente impegnato a fermarla. Come ha detto un funzionario slovacco ad Amnesty International, la segregazione si ottiene facilmente ed e' difficile contrastarla. 'La societa' civile ha la competenza e l'esperienza per contribuire a risolvere i problemi della segregazione e della discriminazione nei confronti delle bambine e dei bambini Rom. Un miglioramento degno di nota sara' possibile solo con il coinvolgimento attivo e concordato del governo slovacco e di ogni livello delle istituzioni, delle comunita' Rom e delle organizzazioni non governative' - ha commentato Duckworth. Alcune misure speciali assunte dal governo, come l'istituzione di classi preparatorie, l'assunzione di insegnanti di sostegno, gli incentivi finanziari alle scuole per integrare le bambine e i bambini Rom e un minimo di formazione per gli insegnanti che lavorano con i Rom, hanno avuto l'approvazione di Amnesty International. Tuttavia, queste misure non sono obbligatorie e in molti casi non vengono attuate a livello locale. Il diritto all'istruzione e' collegato ad altri importanti diritti umani, come il diritto a un'abitazione adeguata. Circa un terzo della popolazione Rom della Repubblica Slovacca vive in insediamenti situati fuori dalle citta' e dai villaggi, con scarsa o addirittura assente fornitura di acqua ed elettricita', servizi igienici, strade asfaltate e altre infrastrutture fondamentali. L'assenza di adeguati alloggi per i Rom ha un impatto notevole sulla possibilita' che le bambine e i bambini Rom possano beneficiare del diritto all'istruzione. Katarina Krustenova, che vive in un insediamento nei pressi di Letanovce, nella Slovacchia orientale, ha dichiarato ai ricercatori di Amnesty International: 'Abbiamo una candelaŠ vorremmo che i nostri figli studiassero a casa, ma finisce molto prestoŠ'. 'I Rom hanno le stesse aspirazioni del gruppo maggioritario della popolazione slovacca. Il governo deve assumersi le proprie responsabilita' e promuovere, proteggere e ottenere il diritto all'istruzione delle bambine e dei bambini Rom. Deve anche far si' che gli insediamenti precari e segregati dei Rom siano un ricordo del passato' - ha concluso Duckworth. 'E' molto importante che l'Unione europea, di cui la Repubblica Slovacca e' Stato membro, sostenga il governo in tutti i suoi reali tentativi di affrontare il problema della sistematica violazione del diritto all'istruzione delle bambine e dei bambini Rom. L'Unione europea potrebbe farlo fornendo la necessaria assistenza finanziaria e tecnica e assicurando la partecipazione dei Rom a tutti i livelli dell'adozione e dell'attuazione di politiche e programmi riguardanti la loro vita'. FINE DEL COMUNICATO Roma, 15 novembre 2007 Il rapporto Still separate, still unequal: Violations of the right to education for Romani children in Slovakia e' disponibile in lingua inglese all'indirizzo: http://web.amnesty.org/library/index/engeur720012007 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. 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