Repubblica Slovacca, rapporto Amnesty: negata a bambini e bambine rom istruzione non discriminatoria



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COMUNICATO STAMPA
CS133-2007

RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL SULLA REPUBBLICA SLOVACCA: NEGATA AI
BAMBINI E ALLE BAMBINE ROM UN'ISTRUZIONE SECONDO CRITERI DI UGUAGLIANZA E
NON DISCRIMINAZIONE

'I bambini qui sono dei ritardati mentali. C'e' la tendenza a integrare i
Rom nelle scuole primarie, ma per gli alunni con ritardo mentale e sociale
non cambia niente. I bambini che provengono da un ambiente socialmente
svantaggiato soffrono di un ritardo sociale e mentale.'
(Il preside di una scuola speciale frequentata per il 9% da bambine e
bambini Rom).

Un alto numero di bambine e bambini Rom viene ancora assegnato, in modo
sproporzionato, a scuole speciali,  frequenta classi per persone con
disabilita' mentale e difficolta' d'apprendimento o viene segregato in
scuole per soli Rom: e' questa la denuncia contenuta in un rapporto
presentato oggi da Amnesty International sulle violazioni del diritto
all'istruzione dei bambini e delle bambine Rom nella Repubblica Slovacca.

Il rapporto dell'organizzazione per i diritti umani segnala che i bambini
e le bambine Rom assegnati alle scuole speciali seguono programmi ridotti
e non hanno praticamente alcuna possibilita' di reintegrarsi nelle scuole
ordinarie o proseguire nell'educazione secondaria.

Amnesty International chiede alle autorita' slovacche di affermare in modo
forte e chiaro la loro determinazione a sradicare la diffusa segregazione
nell'istruzione  delle bambine e dei bambini Rom e di prendere misure
immediate per favorire la loro  effettiva integrazione.

'A prescindere dalla loro capacita' individuale, molti bambini e bambine
Rom ricevono un'istruzione di serie B in classi segregate. Se il governo
non riesce a fornire  un'istruzione adeguata a tutti i bambini e le
bambine Rom, le loro prospettive d'impiego diventano scarse e si perpetua
in questo modo un ciclo di marginalizzazione e di poverta'' - ha
dichiarato Nicola Duckworth, direttrice del Programma Europa e Asia
Centrale di Amnesty International.

L'organizzazione per i diritti umani si dice preoccupata per il fatto che
il modo in cui vengono effettuate le valutazioni e i criteri usati per
assegnare una bambina o un bambino in una scuola o in una classe speciale
possono costituire elementi di discriminazione, poiche' non tengono in
adeguata considerazione le differenze linguistiche e culturali. Il
rapporto di Amnesty International afferma che fino al 50% delle bambine e
dei bambini Rom sono stati assegnati a scuole o classi speciali in modo
errato.

'Una bambina o un bambino che vivono in una baracca in mezzo al nulla,
senza elettricita' o acqua corrente non sapranno mai come scaricare una
toilette, usare un bagno, impugnare una matita, fare un disegno o parlare
slovacco. Tutto questo, pero', non dovrebbe privarli del loro diritto
fondamentale a un'istruzione adeguata' - ha sottolineato Duckworth.

Un'ulteriore motivo di preoccupazione per Amnesty International e'
costituito dall'ampia presenza di scuole e classi per soli Rom. In alcune
zone orientali della Repubblica Slovacca, il 100% delle scuole e' di tipo
segregato.  La legge prevede che i genitori abbiano il diritto di
scegliere la scuola per i propri figli. Questa normativa, apparentemente
neutrale, contribuisce in realta' alla segregazione: la liberta' di scelta
dei genitori da' spesso luogo al ritiro di bambine e bambini non Rom dalle
scuole frequentate prevalentemente da Rom. La scelta dei genitori, insieme
alla mancanza di trasporti scolastici gratuiti per le bambine e i bambini
Rom influenza la segregazione e riduce radicalmente l'interazione tra i
Rom e i loro coetanei in Slovacchia.

Sebbene insista che la segregazione non e' una politica ufficiale, finora
il governo di Bratislava non si e' veramente impegnato a fermarla. Come ha
detto un funzionario slovacco ad Amnesty International, la segregazione si
ottiene facilmente ed e' difficile contrastarla.

'La societa' civile ha la competenza e l'esperienza per contribuire a
risolvere i problemi della segregazione e della discriminazione nei
confronti delle bambine e dei bambini Rom. Un miglioramento degno di nota
sara' possibile solo con il coinvolgimento attivo e concordato del governo
slovacco e di ogni livello delle istituzioni, delle comunita' Rom e delle
organizzazioni non governative' - ha commentato Duckworth.

Alcune misure speciali assunte dal governo, come l'istituzione di classi
preparatorie, l'assunzione di insegnanti di sostegno, gli incentivi
finanziari alle scuole per integrare le bambine e i bambini Rom e un
minimo di formazione per gli insegnanti che lavorano con i Rom, hanno
avuto l'approvazione di Amnesty International. Tuttavia, queste misure non
sono obbligatorie e in molti casi non vengono attuate a livello locale.

Il diritto all'istruzione e' collegato ad altri importanti diritti umani,
come il diritto a un'abitazione adeguata. Circa un terzo della popolazione
Rom della Repubblica Slovacca vive in insediamenti situati fuori dalle
citta' e dai villaggi, con scarsa o addirittura assente fornitura di acqua
ed elettricita', servizi igienici, strade asfaltate e altre infrastrutture
fondamentali. L'assenza di adeguati alloggi per i Rom ha un impatto
notevole sulla possibilita' che le bambine e i bambini Rom possano
beneficiare del diritto all'istruzione. Katarina Krustenova, che vive in
un insediamento nei pressi di Letanovce, nella Slovacchia orientale, ha
dichiarato ai ricercatori di Amnesty International: 'Abbiamo una candelaŠ
vorremmo che i nostri figli studiassero a casa, ma finisce molto prestoŠ'.

'I Rom hanno le stesse aspirazioni del gruppo maggioritario della
popolazione slovacca. Il governo deve assumersi le proprie responsabilita'
e promuovere, proteggere e ottenere il diritto all'istruzione delle
bambine e dei bambini Rom. Deve anche far si' che gli insediamenti precari
e segregati dei Rom siano un ricordo del passato' - ha concluso Duckworth.
'E' molto importante che l'Unione europea, di cui la Repubblica Slovacca
e' Stato membro, sostenga il governo in tutti i suoi reali tentativi di
affrontare il problema della sistematica violazione del diritto
all'istruzione delle bambine e dei bambini Rom. L'Unione europea potrebbe
farlo fornendo la necessaria assistenza finanziaria e tecnica e
assicurando la partecipazione dei Rom a tutti i livelli dell'adozione e
dell'attuazione di politiche e programmi riguardanti la loro vita'.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 15 novembre 2007

Il rapporto Still separate, still unequal: Violations of the right to
education for Romani children in Slovakia e' disponibile in lingua inglese
all'indirizzo:
http://web.amnesty.org/library/index/engeur720012007

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Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it

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