No alla distruzione dei campi d'immigrati
- Subject: No alla distruzione dei campi d'immigrati
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Mon, 12 Nov 2007 01:50:47 +0100
| Movimento per la società di giustizia e per la speranza Cari amici,                  
il Movimento ha preparato questo interevento sui sindaci contro la distruzione 
degl'insediamenti abusivi d'immmigrati e rom; per il quale chiede il vostro 
aiuto.  Un saluto fraterno da Arrigo Colombo 
 Movimento per la Società di Giustizia e  per la 
Speranza Lecce Ai Sindaci di Roma, Milano, Bologna, Bari Onn. 
Walter Veltroni, Letizia Moratti, Sergio Cofferati, Michele 
Emiliano ai 
Sindaci delle città italiane La mera distruzione degl’insediamenti abusivi non è accettabile Su 
questo punto il Movimento è già intervenuto in occasione dell’episodio 
fiorentino dei lavavetri, e di altri analoghi. Ora tutti noi 
abbiamo visto nei giorni scorsi, 
attraverso i media, la distruzione degli insediamenti abusivi 
romani e 
molti si sono interrogati sulla sorte di quelle persone e di quelle 
famiglie. Ora che le loro 
abitazioni, per quanto misere, sono state abbattute, dove va questa gente? che 
cosa fa? di che vive? Oppure l’intervento ha avuto un esito solo apparente 
perché, cacciati da una parte, si sono semplicemente 
trasferiti ad un’altra e tutto è 
continuato e continua come prima? Il 
Movimento pensa che questa politica d’improvvisazione 
nell’emergenza – in questo caso la 
mortale aggressione ad una donna da parte di un rumeno – non serva a 
nulla. Propone 
perciò una serie di misure che possano avere una vera 
efficacia: 1. I 
Comuni, specie i maggiori, devono attrezzarsi con organi e forme 
d’intervento permanenti.  La 
situazione degl’insediamenti dev’essere tenuta costantemente sotto 
controllo. 2. 
Gl’insediamenti devono essere anzitutto recensiti. Devono perciò essere 
visitati da personale esperto, sentite e recensite le 
singole unità familiari con le caratteristiche di ciascuna, in particolare le 
risorse di lavoro; sentito in riunioni l’intero 
insediamento. 3. Un 
quadro di soluzioni dev’essere studiato per 
ogn’insediamento: per 
l’alloggio, che dev’essere 
decoroso anche se semplice; in ogni città ci sono molti edifici 
vuoti; per il 
lavoro, il punto decisivo; 
 per la 
formazione del cittadino, attraverso riunioni 
formative. 4. Ci 
può anch’ essere una presoluzione: la gente 
resta nell’insediamento, il quale però viene 
risanato (abbiamo visto mucchi di sporcizia ovunque), viene abitativamente 
migliorato, viene possibilmente dotato di energia ed acqua. In attesa della 
soluzione definitiva. L’impressione che tutti 
noi abbiamo avuto è che i Comuni intervengano solo in momenti di 
emergenza, e prevalentemente 
con azioni negative di sgombro e 
distruzione; non con azioni positive di soluzione dei problemi estremi di questa 
gente.  Il 
Movimento chiede per loro, come per il bene di tutti noi, una 
politica di solidarietà, di 
aiuto fraterno, perché essi sono 
nostri fratelli. Lecce, 
novembre 2007                                     
                                   per 
il Movimento, il responsabile                                                                               
Prof. Arrigo Colombo      Arrigo 
Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di 
Lecce Via Monte 
S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160 
 
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