No alla distruzione dei campi d'immigrati. Documento da inviare e diffondere se condiviso
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- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Mon, 12 Nov 2007 01:45:43 +0100
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo interevento sui sindaci contro la distruzione
degl'insediamenti abusivi d'immmigrati e rom; per il quale chiede il vostro
aiuto. Gl'indirizzi:
Sindaco Roma Walter Veltroni, ld.gabinetto at comune.roma.it Sindaco Milano Letizia Moratti, sindaco.moratti at comune.milano.it Sindaco
Bari Michele Emiliano, urp at comune.bari.it Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la
Speranza Lecce Ai Sindaci di Roma, Milano, Bologna, Bari Onn.
Walter Veltroni, Letizia Moratti, Sergio Cofferati, Michele
Emiliano ai
Sindaci delle città italiane La mera distruzione degl’insediamenti abusivi non è accettabile Su
questo punto il Movimento è già intervenuto in occasione dell’episodio
fiorentino dei lavavetri, e di altri analoghi. Ora tutti noi
abbiamo visto nei giorni scorsi,
attraverso i media, la distruzione degli insediamenti abusivi
romani e
molti si sono interrogati sulla sorte di quelle persone e di quelle
famiglie. Ora che le loro
abitazioni, per quanto misere, sono state abbattute, dove va questa gente? che
cosa fa? di che vive? Oppure l’intervento ha avuto un esito solo apparente
perché, cacciati da una parte, si sono semplicemente
trasferiti ad un’altra e tutto è
continuato e continua come prima? Il
Movimento pensa che questa politica d’improvvisazione
nell’emergenza – in questo caso la
mortale aggressione ad una donna da parte di un rumeno – non serva a
nulla. Propone
perciò una serie di misure che possano avere una vera
efficacia: 1. I
Comuni, specie i maggiori, devono attrezzarsi con organi e forme
d’intervento permanenti. La
situazione degl’insediamenti dev’essere tenuta costantemente sotto
controllo. 2.
Gl’insediamenti devono essere anzitutto recensiti. Devono perciò essere
visitati da personale esperto, sentite e recensite le
singole unità familiari con le caratteristiche di ciascuna, in particolare le
risorse di lavoro; sentito in riunioni l’intero
insediamento. 3. Un
quadro di soluzioni dev’essere studiato per
ogn’insediamento: per
l’alloggio, che dev’essere
decoroso anche se semplice; in ogni città ci sono molti edifici
vuoti; per il
lavoro, il punto decisivo;
per la
formazione del cittadino, attraverso riunioni
formative. 4. Ci
può anch’ essere una presoluzione: la gente
resta nell’insediamento, il quale però viene
risanato (abbiamo visto mucchi di sporcizia ovunque), viene abitativamente
migliorato, viene possibilmente dotato di energia ed acqua. In attesa della
soluzione definitiva. L’impressione che tutti
noi abbiamo avuto è che i Comuni intervengano solo in momenti di
emergenza, e prevalentemente
con azioni negative di sgombro e
distruzione; non con azioni positive di soluzione dei problemi estremi di questa
gente. Il
Movimento chiede per loro, come per il bene di tutti noi, una
politica di solidarietà, di
aiuto fraterno, perché essi sono
nostri fratelli. Lecce,
novembre 2007
per
il Movimento, il responsabile
Prof. Arrigo Colombo Arrigo
Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di
Lecce Via Monte
S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
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