contro il carovita, 9 attivisti condannati a 3 anni per estorsione




COMUNICATO STAMPA

Il viaggio ai confini della realtà del tribunale di Napoli - IV sezione -
si è concluso!

'Tre anni e 4 mesi' è infatti l'incredibile sentenza di primo grado per
“estorsione di pummarole”, riferita a nove attivistidella rete dei
'Comitati per la IV settimana' (fra essi Mario Avoletto del lab. Ska,
Francesco Caruso, Michele Franco e Terracciano Antonietta del movimento
precari della Rdb).
I fatti: nel 2004 oltre 200 precari realizzarono un presidio contro il
carovita dentro l'ipercoop di Afragola.
L'iniziativa si iscriveva in una campagna pubblica nazionale contro il
carovita e per il diritto al reddito, che coinvolse, in decine di
iniziative, i sindacati di base, i centri sociali, i collettivi e i
movimenti dei disoccupati organizzati, dei precari e delle precarie.
Si apriva lo scontro politico su un tema, quello del diritto al reddito, la
cui centralità è oggi sempre più evidente rispetto alla qualità della vita
e della democrazia nel nostro paese.
Il presidio si concluse con la messa a disposizione volontaria, da parte
della direzione aziendale, di pasta e pelati (!) distribuiti gratuitamente
agli stessi clienti del supermercato.
Il valore della merce, calcolato dalla stessa azienda, è di circa 350 euri...
L'iniziativa nacque spontaneamente dalla dirigenza aziendale per venire
incontro ad una protesta che evidentemente si riteneva nuocesse
all'immagine dell'Ipercoop.
Il tutto si svolse in forme assolutamente pubbliche e pacifiche, tanto che
furono diffuse ovunque le immagini della protesta per pubblicizzarne
ulteriormente i contenuti. Pochi mesi dopo, del resto, la stessa direzione
dell’Ipercoop accettò di intavolare con i Comitati per la Quarta Settimana
una contrattazione che definì e rese fruibile un elenco di prodotti di
vario genere a prezzi calmierati.
Eppure si è aperto questo incredibile procedimento giudiziario che arriva
oggi alla sentenza di primo grado con la condanna per “estorsione aggravata
dal numero di persone”. Come nel Processo per un'altra protesta contro il
carovita, attuata il 6 novembre 2004 a Roma, sconcerta l’assoluta
sproporzione e la gratuità del reato ipotizzato e delle pene previste
rispetto alle caratteristiche concrete delle azioni messe in campo!
In una città come Napoli, dove il concetto di estorsione richiama ben altre
pratiche e ben altri poteri, ad essere colpite sono ancora una volta le
istanze sociali, penalizzate dall'assenza di qualunque politica in sostegno
dei redditi e ora anche criminalizzate nelle aule dei tribunali.
Per questo facciamo appello ai precari, ai movimenti, alle associazioni,
alle forze sinceramente democratiche a esprimere il proprio dissenso contro
la criminalizzazione delle lotte sociali e rilanciare la battaglia per i
diritti dei precari e delle precari e calpestati dal carovita e da una
legislazione che anche questo governo ritiene evidentemente intoccabile!

comitati quarta settimana - Napoli -