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Non diamo l’8 per mille alla Chiesa cattolica, destiniamolo alla Chiesa valdese

la rivista MicroMega ha preso una iniziativa laica di forte e polemico
significato simbolico, per rispondere alla “crociata” clericale della
Conferenza episcopale italiana, e alla acquiescenza di gran parte del
parlamento ad essa. Anzi, due iniziative. Due appelli paralleli, diversi
solo nelle motivazioni.Il primo firmato da atei,agnostici e comunque non
credenti, il secondo da personalità cattoliche, anzi nella stragrande
maggioranza preti cattolici.

Entrambi gli appelli si rivolgono a tutti i cittadini democratici, perché
in occasione della denuncia dei redditi compiano il gesto simbolico di non
dare l’otto permille alla chiesa cattolica e di devolverlo invece alla
chiesa valdese.

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L’appello dei laici … e dei cattolici

Di fronte all’offensiva clericale volta a limitare irrinunciabili libertà e
diritti civili degli individui (che andrebbero invece decisamente
ampliati), e alla subalternità e passività dello Stato nelle sue
istituzioni parlamentari e governative, noi cittadini, benché non credenti
in alcuna religione, in occasione della dichiarazione dei redditi invitiamo
tutti i cittadini democratici a devolvere l’otto per mille alla “Unione
delle chiese metodiste e valdesi” che le libertà e i diritti civili degli
individui ha sempre rispettato e anzi promosso, e che si è impegnata ad
utilizzare i proventi dell’otto per mille esclusivamente in opere di
beneficenza e non a scopo di culto o di sostegno per i ministri e le opere
della propria confessione religiosa.

primi firmatari

Paolo Flores d’Arcais, Umberto Eco, Margherita Hack, Vasco Rossi, Giorgio
Bocca, Simone Cristicchi, Andrea Camilleri, Dario Fo, Michele Santoro,
Oliviero Toscani, Franca Rame, Ferzan Ozpetek, Lidia Ravera, Umberto
Galimberti, Lella Costa, Luciano Canfora, Bernardo Bertolucci, Mario
Monicelli, Eugenio Lecaldano, Gennaro Sasso

 Noi cittadini cattolici, che tentiamo di testimoniare nella vita sociale
ed ecclesiale una fedeltà la più coerente possibile al Vangelo e quindi
critici e scandalizzati nei confronti di una politica dei vertici
ecclesiastici sempre più tesa a usare il potere che deriva dal danaro,
dalle clientele, dalle influenze politiche, dal dominio sulle coscienze per
condizionare la politica degli stati e in particolare di quello italiano,
riteniamo legittimo e forse doveroso negare a questo potere ecclesiastico
il sostegno dell’8 per mille Irpef. Invitiamo tutti i cittadini italiani i
quali, nonostante le intrinseche contraddizioni rispetto al principio di
laicità, desiderassero comunque devolvere l’otto per mille a una
espressione religiosa, a fare la scelta della “Unione delle chiese
metodiste e valdesi” che le libertà e i diritti civili degli individui ha
sempre rispettato e anzi promosso, e che si è impegnata ad utilizzare
i proventi dell’otto per mille esclusivamente in opere sociali e non a
scopo di culto o di sostegno per i ministri e le opere della propria
confessione religiosa.

primi firmatari

don Enzo Mazzi, Giovanni Franzoni, don Vitaliano Della Sala, don Raffaele
Garofalo, don Gianni Alessandria, don Roberto Fiorini, don Franco Barbero,
Francesco Zanchini, don Bruno Ambrosini, don Aldo Antonelli,


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L'autoritarismo ha bisogno
di obbedienza,
la democrazia di
DISOBBEDIENZA