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L'inchiesta di Santoro e i talebani di casa nostra
- Subject: L'inchiesta di Santoro e i talebani di casa nostra
- From: "Scienza per l'Uomo" <scienzaperluomo at yahoo.it>
- Date: Sat, 31 Mar 2007 17:49:24 +0200
L’inchiesta di Santoro e i
talebani di casa nostra
di Magdi
AllamDobbiamo ringraziare Michele Santoro e Maria Grazia Mazzola
perché ci hanno fatto sentire meno soli nella denuncia dei predicatori d'odio
che pullulano in gran parte delle moschee d'Italia e della violenza contro le
donne musulmane, che è una vera emergenza nazionale sottovalutata dalla classe
politica. E dobbiamo ringraziare la telecamera nascosta, vera protagonista
dell’inchiesta di Annozero andata in onda giovedì sera. Attraverso quella
telecamera finalmente possiamo osservare la realtà dell’estremismo islamico nel
nostro Paese per quella che è, senza mistificazioni.
L’unica realtà obiettiva senza la quale non è possibile
la verità. Comprendendo le differenze e prendendo atto delle
incompatibilità. Perché soltanto se si parte dalla verità che si fonda sulla
realtà, allora diventerà possibile immaginare un percorso di autentica
integrazione dei musulmani all’interno dei binari invalicabili dei principi e
dei valori fondanti dell’identità nazionale italiana. Questo è il senso
dell’insegnamento generale di Benedetto XVI, che è stato deformato e
criminalizzato dopo il discorso di Ratisbona. Così come dovrebbe essere il
fulcro della deontologia professionale del giornalismo. Le immagini di Annozero
sono un documento per tutti coloro che vogliono vedere in faccia la realtà emi
auguro che lo faccia soprattutto chi ha incarichi di responsabilità e nel
governo, i politici che sono preposti a legiferare, i magistrati a cui spetta
far rispettare la legge e le forze di sicurezza che tutelano l’ordine pubblico.
Perché ciò che emerge è semplicemente sconvolgente:
all’interno del nostro Stato di diritto si annida uno Stato teocratico, che ha
la sua roccaforte nella rete delle moschee dove si indottrinano i giovani in
crisi d’identità al culto della guerra santa contro i cristiani e gli ebrei,
rifiutando strenuamente l’integrazione nella società italiana; dove si accredita
e si esercita una concezione maschilista e violenta del rapporto con le donne,
legittimando e praticando i matrimoni poligamici. E sarebbe veramente ora di
smetterla, da un lato, di dar vita alle ennesime commissioni d’inchiesta
nell’attesa di risultati che confermino quanto si sa già e, dall’altro, di
continuare a negare l’evidenza per non violare l’integrità dell’ideologia
buonista che immagina la convivenza come la sommatoria delle diversità.
No signori di destra e di sinistra, non sono più
sufficienti le chiacchiere e non è affatto vero che tutte le culture, le
religioni, le ideologie e le civiltà sono uguali a prescindere. Dopo l’inchiesta
di Annozero, che segue un’altra importante inchiesta di Corrado Formigli
trasmessa da SkyTg24 lo scorso primo febbraio dal titolo «Un velo fra noi»,
dovrebbe essere arrivato il momento di agire. In un modo molto semplice: facendo
applicare, con estremo rigore, le leggi esistenti e esigendo, senza
mercanteggiamenti, il rispetto dei principi e dei valori comuni. Cominciamo con
il mettere fuorilegge tutte le associazioni islamiche che fondano questo Stato
illegale che mina il nostro stato di diritto.
Chiudiamo le moschee e le madrasse trasformate in covi
di Al Qaeda e in centri di indottrinamento alla Jihad. Cacciamo i
predicatori d’odio stranieri e sanzioniamo severamente gli apologeti del terrore
nostrani. Assicuriamo ogni forma di tutela possibile per prevenire e sottrarre
le donne musulmane alla violenza fisica e psicologica. Investiamo
nell’emancipazione e nel riscatto delle donne musulmane, tramite
l’alfabetizzazione e l’educazione culturale, civile e professionale. Facciamolo
subito, prima di scoprire che i talebani non li dobbiamo combattere in
Afghanistan, bensì a casa nostra.
31
marzo 2007 |
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