IL NUOVO CODICE DI FAMIGLIA DEL MAROCCO
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- Date: Tue, 27 Mar 2007 16:53:01 +0200
IL NUOVO CODICE DI FAMIGLIA DEL MAROCCO Versione integrale in
Francese Voluto dal Re Mohammed VI, il Codice di Famiglia è stato presentato al Marocco nel discorso del 10 ottobre 2003 e approvato all’unanimità dal Parlamento del Marocco nel febbraio 2004. Il Re Mohammed VI ha sollevato una questione di grande rilievo: come può evolvere una società se le donne, che ne rappresentano la metà, non vedono tutelati i propri diritti e anzi sono soggette a violenze ed emarginazione, senza alcun riguardo per il rispetto e il valore che la religione islamica riconosce loro? Il nuovo Codice di Famiglia – ha affermato il Sovrano - non è solo per la donna, ma per la famiglia: padre, madre e fi gli. Deve dunque occuparsi di tre questioni fondamentali: sgombrare il campo dai pregiudizi che gravano sulla donna, garantire la tutela dei diritti dei minori e garantire la dignità dell’uomo. Il Ministro della Giustizia del Marocco, convinto che una società non possa evolvere se non tenendo in considerazione la famiglia come nucleo fondamentale e offrendole strumenti e tutele per far fronte a ogni possibile diffi coltà, ha defi nito il Codice “coronamento di un processo storico teso a reimpostare e dinamizzare le condizioni della vita familiare, secondo un principio di giustizia familiare equa, moderna ed effi cace”. Il Codice di Famiglia • un codice giusto ed equo • condizione per una società democratica • introduzione a una società moderna, ma rispettosa della tradizione • un codice innovativo, pur all’interno del diritto islamico • veicolo dei valori di democrazia, modernità e tolleranza. I riferimenti • la religione islamica • i diritti della persona umana come sono riconosciuti a livello internazionale • la convenzione internazionale di tutela dei diritti dei minori • la convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne • il Marocco, paese islamico, moderno, democratico e tollerante. I principi fondamentali • l’affermazione del principio di uguaglianza tra i coniugi • la promozione di un’immagine positiva della donna • la famiglia al servizio dei minori • la tutela dei diritti dei minori dal momento del concepimento sino alla maggiore età • la protezione dei minori contro ogni violenza fi sica e morale. Statuto dei marocchini all’estero • semplifi cazione della procedura di matrimonio all’estero, che può seguire le norme del paese di residenza con l’obbligo della presenza di due testimoni musulmani e della dichiarazione di consenso • obbligo d’invio di una copia dell’atto di matrimonio al Consolato o all’Ambasciata del Marocco nel paese di residenza e di una al Tribunaledi Famiglia della città d’origine del marito. Alcuni principi del Codice • Uguaglianza di marito e moglie nei diritti e nei doveri - la donna è pari all’uomo nella gestione e conduzione degli affarifamiliari. La famiglia si basa sulla cooperazione, la concertazione e l’intesa. L’età minima per contrarre matrimonio è la stessa per l’uomo e per la donna (18 anni). I coniugi possono accordarsi su come gestire insieme i beni acquisiti durante il matrimonio. • I diritti della donna - è abolito il principio di sottomissione della donna al marito (vale il principio di uguaglianza). La poligamia è resa pressoché impossibile. E’ possibile richiedere il divorzio per mancanza d’intesa con il coniuge - il ripudio è abolito e sostituito dal divorzio giudiziale, sottoposto a nuovi vincoli fi nanziari (non è considerato valido fi no a quando il marito non versa gli alimenti stabiliti dal giudice) e procedurali (obbligo per il marito di informare la moglie). Il giudice ha il dovere di avviare la procedura di divorzio entro sei mesi dalla richiesta di uno dei due coniugi e defi nisce gli obblighi di mantenimento e i doveri nei confronti dei fi gli. La donna può occuparsi dei fi gli anche dopo un secondo matrimonio. • La protezione della famiglia - è prevista la creazione di Tribunali di Famiglia. E’ affermato e tutelato il diritto del bambino nato al di fuori del matrimonio di essere riconosciuto dal padre entro il quinto anno di età. Realizzato con il contributo della Regione Piemonte Il nuovo Codice di Famiglia del Marocco
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