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COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO ITALIA 229 DI AMNESTY INTERNATIONAL DI LATINA
- Subject: COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO ITALIA 229 DI AMNESTY INTERNATIONAL DI LATINA
- From: "Aldo Palazzese" <a.palazzese at amnesty.it>
- Date: Fri, 23 Mar 2007 12:34:00 +0100
TEATRO CAFARO, TORNA IL CAFE' CHANTANT: CON AMNESTY PER CHIUDERE GUANTANAMO Torna il Cafè Chantant, varietà d'altri tempi, che due secoli fa ha segnato la crisi del teatro tradizionale classico, insediandosi, con i suoi music-hall, cabaret e théàtré de varieté, dalla Parigi della Belle Epoque alla vacua e frivola Napoli di fine '800. Un tuffo nel passato della canzonetta popolare, del più leggero e salottiero genere del caffè-concerto: domenica 25 marzo, alle ore 17.30, al Teatro Armando Cafaro di Latina, la Compagnia Teatrale il Sorriso presenta "C'era una volta il Gambrinus, ovvero in tre puntate la storia del Cafè Chantant". Sullo sfondo del Cafè Gambrinus, bar ancora esistente a Napoli, dove il poeta D'Annunzio trasse l'inspirazione per comporre la famosa canzone "La Vucchella", si metteranno in scena i bizzarri chanteuses, nobili decaduti, canzonettiste che sfoggiano la "mossa", le varie Lilì, Mimì e Ninì e tanti altri personaggi che esalteranno il sapore dilettevole e mondano della musica e della comicità napoletane. Musica e canzoni sono di Gianni Giolitto, Carmine Davassi, Carlo e Grazia Terrin, Margherita Calcolini e Maria Rosaria Cipollini, con la regia di Marcella Manfredi e le scenografie di Alfonso Dell'Isola. L'intero spettacolo è stato scritto e curato da Mariano Di Martino. I biglietti si possono acquistare presso il botteghino del Teatro D'Annunzio e, il giorno dello spettacolo, presso lo stesso Cafaro. Per informazioni si può chiamare il nr. 3335286125. L'ingresso è di ¤ 10,00, e l'incasso degli eventi sarà devoluto a favore di Amnesty International. Anche quest'evento, infatti, si inserisce nell'ambito della campagna "Più Diritti Più Sicurezza" condotta dagli attivisti del gruppo locale 229 di Latina di Amnesty International. L'iniziativa ha ad oggetto il triste campionario di violazioni dei diritti umani con cui, dal 2001, viene condotta la cosiddetta "guerra al terrore". Amnesty International continua a denunciare con allarmante pericolo storie e testimonianze di torture, "sparizioni", arresti arbitrari, detenzioni senza processo, rendition, legislazioni inique. In particolare, l'evento dello spettacolo del Gambrinus sarà dedicato alla raccolta delle petizioni per la chiusura del centro di detenzione di Guantanamo Bay, il carcere statunitense fondato 5 anni fa a Cuba per raccogliere detenuti sospettati di avere legami col terrorismo internazionale che attualmente detiene illegalmente circa 400 prigionieri quotidianamente sottoposti a violazioni dei loro diritti, e la cui giurisdizione recentemente è stata devoluta ad organismi ad hoc, le Military Commissions Act, istituiti dall'Atto sulle commissioni militari, in violazione dei principi contenuti nella Dichiarazione dei Diritti Umani. Amnesty International con Comunicato CS16-2006 del 06/02/2006 ha chiesto alle Autorità Usa di pubblicare la lista di tutte le persone detenute a Guantánamo, di processare o rilasciare tutte le persone ivi detenute, di chiudere il centro di Guantànamo e di consentire verifiche indipendenti in tutti i centri di detenzione Usa, esprimendo la necessità di indagare su ogni denuncia di maltrattamenti e torture ai danni dei detenuti. Successivamente, con recentissimo comunicato CS38-2007 del 22/03/2007, l'Organizzazione per i diritti umani, alla vigilia dell'avvio delle udienze delle commissioni militari, che il 26 marzo inizieranno il procedimento nei confronti del detenuto australiano David Hicks, ha chiesto al governo Usa di rinunciare alle commissioni militari e sottoporre a processo i detenuti di Guantánamo nelle corti ordinarie federali, senza ricorrere alla pena di morte. Le commissioni militari operano infatti in una sorta di vuoto legale. Gli imputati non possono appellarsi alle norme del diritto internazionale, alle Convenzioni di Ginevra o alla stessa Costituzione statunitense, poiché le commissioni militari sono parte di un sistema che non prevede un rimedio giudiziario per i detenuti e le loro famiglie. Inoltre, anche se un imputato venisse assolto, potrebbe continuare a essere considerato un "combattente nemico" e la sua detenzione potrebbe protrarsi a tempo indeterminato. Per questo il Gruppo Amnesty International 229 di Latina domenica 25 inviterà il pubblico del Cafaro ad aderire alla campagna "Close Guantanamo, now!" E' doveroso ricordare, infatti, che negli ultimi anni Amnesty International ha accompagnato la sempre più crescente mobilitazione della società civile contro le strategie della "guerra al terrore" e ha sollecitato, in alcuni casi ottenendo importanti risultati, istituzioni che, in vari paesi, hanno cancellato leggi che favorivano il ricorso alla tortura o espulsioni immotivate, nella convinzione che la sicurezza globale si può raggiungere solo nel rispetto della legalità e delle garanzie fondamentali dei diritti umani. Ricordiamo che il Gruppo di Latina è alla ricerca di nuovi soci, nuovi membri che contribuiscano con la loro opera a fare in modo che anche a Latina Amnesty possa proseguire nella lotta per i diritti umani: per quanti fossero interessati, ricordiamo che il Gruppo si riunisce ogni sabato alle ore 16 presso la Parrocchia di San Luca in via P.L.da Palestrina (zona Q5) e che, per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito web http://amnesty.panservice.it . Latina, 22/3/2007. FINE DEL COMUNICATO Riservato alla redazione: Per ulteriori informazioni 347/6130418 e-mail: e.raimondi@amnesty,it .
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