[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Turchia: Amnesty International condanna l'assassinio di Hrant Dink
- Subject: Turchia: Amnesty International condanna l'assassinio di Hrant Dink
- From: press at amnesty.it
- Date: Mon, 22 Jan 2007 18:01:11 +0100
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS06-2007 TURCHIA: AMNESTY INTERNATIONAL CONDANNA L'ASSASSINIO DI HRANT DINK Amnesty International ha espresso la propria condanna per l'assassinio del noto giornalista turco armeno Hrant Dink, ucciso venerdi' 19 gennaio a Istanbul con tre colpi d'arma da fuoco davanti alla redazione del suo settimanale. L'organizzazione ritiene che Dink sia stato colpito a causa del suo lavoro di giornalista e del suo impegno in difesa della liberta' d'espressione. Hrant Dink, 53 anni, direttore del periodico Agos ed editorialista del quotidiano Zaman, era un appassionato sostenitore dell'universalita' dei diritti umani, diventato famoso per la sua volonta' di dibattere apertamente e criticamente sull'identita' armena e sulla versione ufficiale turca del massacro degli armeni, avvenuto nel 1915. Dink aveva scritto numerosi articoli sulla democratizzazione del suo paese e sui diritti umani. 'In Turchia' - afferma un portavoce di Amnesty International - 'sono ancora in vigore diverse leggi che sostengono, con pene assai dure, la soppressione della liberta' di parola. Queste leggi, insieme a dichiarazioni che ancora oggi vengono rilasciate da alti esponenti del governo, dello Stato e dell'esercito, ostili nei confronti del dibattito critico e delle opinioni dissidenti, creano un'atmosfera in cui possono verificarsi attacchi violenti come quello contro Dink'. L'anno scorso, Dink era stato incriminato per la terza volta per 'offesa all'identita' turca', ai sensi dell'art. 301 del codice penale. Amnesty International chiede da tempo l'abrogazione di questa norma e considera questo genere di incriminazioni una forma di persecuzione giudiziaria nei confronti di chi esprime pacificamente opinioni dissidenti. Dink era stato gia' condannato a sei mesi di carcere, con la sospensione della pena, nel giugno 2006. FINE DEL COMUNICATO Roma, 22 gennaio 2007 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it Per ulteriori informazioni sulla campagna di Amnesty International per l'abrogazione dell'art. 301 del codice penale turco: http://web.amnesty.org/library/Index/ENGEUR440032006?open&of=ENG-TUR # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
- Prev by Date: Aumenta la repressione del Marocco nel Sahara occidentale: quasi 700 arresti nel 2006!
- Next by Date: contro lo scippo del TFR/TFS
- Previous by thread: Aumenta la repressione del Marocco nel Sahara occidentale: quasi 700 arresti nel 2006!
- Next by thread: contro lo scippo del TFR/TFS
- Indice: