In Sud Sudan si rischia il fallimento del processo di pace



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2006/061201it.html

Violenti scontri in Sud Sudan
In Sud Sudan si rischia il fallimento del processo di pace

Bolzano, Göttingen, 1 dicembre 2006

Dopo i violenti scontri avvenuti ultimamente in Sud Sudan l'Associazione per i popoli minacciati (APM) ha messo in guardia dal possibile fallimento del processo di pace. Oltre al problema del genocidio in Darfur non si può neanche trascurare la sempre più critica situazione in Sud Sudan. Se la Comunità internazionale continuerà a tacere sulle violazioni degli accordi di pace in Sud Sudan, una ripresa della guerra anche in quella regione sarà solo una questione di tempo. Solo negli ultimi tre giorni a Malakal, nei combattimenti tra l'esercito sudanese con le sue milizie sudsudanesi alleate e il movimento di resistenza sudsudanese dello SPLA (Sudan People's Liberation Army), sono rimasti uccisi centinaia di uomini.

Il governo sudanese viola sistematicamente gli accordi di pace firmati nel gennaio 2005, alimentando continuamente le tensioni nel sud del paese. I politici sudsudanesi criticano il fatto che ancora dopo due anni dalla firma degli accordi molte delle misure previste dagli accordi di pace non sono ancora state realizzate da Khartoum. In particolare criticano la mancanza di trasparenza delle compagnie petrolifere statali sudanesi e accusano Khartoum di sottrarre la parte degli introiti della vendita del petrolio che dovrebbero andare al Sud Sudan. Secondo quanto stabilito dagli accordi di pace i profitti del petrolio dovrebbero essere divisi al 50% tra il Nord e il Sud Sudan. Il governo del Sud Sudan riceve una parte degli introiti, ma i politici sudsudanesi accusano Khartoum di tenere nascosta la vera entità delle entrate petrolifere. Per questo motivo fino ad oggi hanno chiesto che tutte le clausole dei contratti di fornitura di petrolio siano rese pubbliche.

La pace nel Su Sudan è anche minacciata da milizie sudsudanesi di predoni che operano su incarico dell'esercito sud sudanese. Durante il genocidio che in Sudsudan ha fatto più di 2,5 milioni di morti, Khartoum ha lasciato che queste milizie massacrassero e perseguitassero sistematicamente la popolazione civile. Queste milizie erano incaricate anche della sicurezza degli impianti petroliferi. Il futuro dei circa 20.000 miliziani è ancora incerto. Gli attacchi dei membri di queste milizie condizionano pesantemente la sicurezza in Sud Sudan. Solo nel settembre 2006 almeno 38 civili sarebbero stati uccisi da presunti miliziani. Altre 23 persone sono state uccise nel giro di una sola settimana a metà novembre in assalti di uomini armati.

Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2006/061117it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/061106it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/061103it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060918ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060824it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060822it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060509ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060309it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060203it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060130ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060123it.html | www.gfbv.it/3dossier/africa/ruanda-it.html | www.gfbv.it/3dossier/africa/ruanda/ruanda.html | www.gfbv.it/3dossier/africa/darfur-it.html | www.gfbv.it/3dossier/africa/darfur-man.html

* www: [pdf DE] www.gfbv.de/reedit/openObjects/openObjects/show_file.php?type=inhaltsDok&property=download&id=822 | www.africa-union.org | www.gurtong.org | www.peacelink.it/africa/document/german5.html | web.amnesty.org/library/index/engafr541392004 | www.hrw.org/doc?t=africa&c=sudan | www.savetherabbit.net/darfur | www.splmtoday.com