To: Oaxaca libera! Resoconto presidio e prossimi appuntamenti



Oaxaca Libera!
Governo assassino!

Resoconto del presidio di fronte al consolato del Messico a Torino e prossime iniziative.
Foto a quest'indirizzo:
http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1180495.php

Giovedì 9 novembre si è tenuto un presidio di solidarietà con gli insorti di Oaxaca al consolato messicano di via S. Quintino 32 a Torino.

Si sono appesi striscioni e bandiere e scanditi slogan per la libertà dall'oppressione e dallo sfruttamento del popolo di Oaxaca e di denuncia della violenta repressione attuata dalla polizia federale messicana contro un'esperienza di autogoverno popolare quale l'APPO - assemblea dei popoli di Oaxaca.

Durante il presidio i presenti hanno deciso di effettuare iniziative di solidarietà in contemporanea con lo sciopero generale proclamato per il 20 novembre in Messico.
Tutti coloro che sono interessati sono invitati a partecipare ad una riunione organizzativa fissata per mercoledì 15 novembre alle ore 18 a Palazzo Nuovo, via S. Ottavio 18, primo piano di fronte all'aula 15.

Ricopiamo sotto l'appello diffuso in questi giorni.

Appello alla solidarietà con il popolo di Oaxaca in lotta 

"3:43 Del mattino, Oaxaca sogna, Messico sogna, America Latina sogna, il mondo sogna... Radio 
Universidad trasmette!"

"Il Messico è un paese di sogni e di sognatori, un paese dove è possibile vedere un Rettore accanto ad una barricata, dove il giorno dei morti i bambini si scambiano teschi di marzapane come fossero figurine, dove gli speaker di una radio assediata da centinaia di poliziotti chiedono bottiglie vuote, benzina e "Coca-Cola" mentre mandano in onda le canzoni della Spagna rivoluzionaria. Un paese dove si sta scrivendo una piccola-grande storia che da Oaxaca è arrivata in tutto il mondo."
Da Umanità Nova n. 36, novembre 2006

Continua la brutale repressione dello Stato federale messicano contro le popolazioni di Oaxaca. Oltre alle decine di morti e alle centinaia di feriti ci sono numerosi "scomparsi", desaparecidos nelle mani della polizia messicana che li sta torturando.
La violenza poliziesca si sta continuando ad abbattere su donne e uomini che ormai da mesi portano avanti una lotta intransigente per la dignità, la giustizia sociale e l'autodeterminazione sperimentando percorsi di autorganizzazione e autogestione non solo delle lotte ma anche della stessa vita sociale. 
La gente dell'Assemblea Popolare dei Villaggi di Oaxaca (APPO) pretende le immediate dimissioni del macellaio Ulises Ruiz, governatore dello stato di Oaxaca: sosteniamo la loro lotta.
Il silenzio e la disinformazione dei media messicani e di quelli di casa nostra mettono la sordina o distorcono volutamente il senso delle lotte del popolo di Oaxaca. Criminalizzano gli insorti per avallare il comportamento del presidente Fox e del governo federale i quali, per continuare a esercitare la loro oppressione, preferiscono ridurre le rivendicazioni popolari a una questione di ordine pubblico. 
Solo l'informazione indipendente ha saputo rompere il cerchio dei media di regime e proprio ad Oaxaca è stata colpita violentemente con l'uccisione di Brad Will, mediattivista newyorkese caduto sulle barricate della città. 

I media ufficiali ci hanno raccontato che la polizia federale aveva ripreso il controllo della città, dopo la ripresa della piazza centrale occupata di giugno e la rioccupazione del palazzo del governo. Mentono! 
La Resistenza a Oaxaca continua: sgomberata una piazza ne è stata occupata un'altra, persa una barricata ne sono state erette di nuove.

Le assemblee popolari sono l'autogoverno dal basso di gente che, stanca di soprusi, ingiustizie e vessazioni ha ripreso in mano il proprio destino e per questo sta pagando un duro tributo di sangue.

Occorre allargare la solidarietà. La lotta dei ribelli di Oaxaca è la nostra lotta. 

Federazione Anarchica Torinese - FAI
Info:
fat at inrete.it
338 6594361