A1



Dichiarazione di Giorgio Cremaschi su Memorandum sulle pensioni.
Quell’intesa deve essere sospesa fino al voto dei lavoratori e per la Cgil
statutariamente non vale.



La pubblicazione sul quotidiano “La Stampa” del testo firmato dai segretari
generali di Cgil, Cisl e Uil  - titolato: memorandum d’intesa, obiettivi e
linee di una revisione del sistema previdenziale - , conferma integralmente
quanto anticipato sul sito della Rete 28 aprile nella Cgil.

Non siamo di fronte a un generico rinvio della questione pensioni, ma a un
vero e proprio preaccordo sulle linee guida di un negoziato che entro marzo
del 2007 deve portare Cgil, Cisl e Uil a sottoscrivere l’aumento dell’età
pensionabile e la riduzione dei coefficienti del calcolo della pensione, in
proporzione all’allungamento dell’aspettativa di vita.

È questa una scelta inaccettabile, che prefigura un peggioramento del
sistema pensionistico o una sostanziale conferma della controriforma
attuata dal governo Berlusconi. Tale scelta è tanto più grave in quanto
nella Finanziaria sono già inseriti pesanti interventi sul sistema
pensionistico, con l’aumento della contribuzione anche a carico dei
lavoratori dipendenti, senza che vi sia alcun riscontro in termini di
miglioramento delle condizioni effettive di chi andrà in pensione. Nella
sostanza, mentre la finanziaria fa cassa con i fondi delle pensioni, la
futura trattativa di gennaio dovrebbe peggiorare le condizioni secondo le
quali si andrà in pensione. Tutto questo avviene senza che le lavoratrici,
i lavoratori e i pensionati abbiano conferito alcun mandato in materia alle
confederazioni.

Per quanto riguarda la Cgil in particolare, quella intesa non può impegnare
in alcun modo l’organizzazione perché non approvata dal voto dei
lavoratori. In ogni caso è necessario che quella intesa venga sospesa di
ogni validità, che si procede immediatamente alla consultazione di
lavoratrici, lavoratori e pensionati sulla base di proposte precise, tra le
quali sia prevista anche la possibilità di migliorare e non peggiorare il
sistema esistente. Per quanto riguarda la Cgil questo percorso è
statutariamente vincolante.