Unione Europea-Russia: Amnesty solleva la costante questione dei diritti umani



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COMUNICATO STAMPA
CS19-2006

UNIONE EUROPEA - RUSSIA: AMNESTY SOLLEVA LA COSTANTE QUESTIONE DEI DIRITTI
UMANI

I diritti umani non saranno all'ordine del giorno dell'incontro del G8, in
programma a San Pietroburgo questo fine settimana, ma l'Unione europea
(Ue) e i suoi Stati membri non possono ignorare gli abusi dei diritti
umani e la denigrazione dei valori democratici da parte della Russia.

Secondo Amnesty International, nel momento in cui approfondisce la sua
partnership strategica con la Russia, l'Ue deve dire chiaramente al suo
partner che si aspetta il pieno rispetto dei diritti umani.

Amnesty ha apprezzato l'invito del ministro degli Esteri russo Sergei
Lavrov alle Organizzazioni non governative affinché contribuiscano
all'ordine del giorno dei lavori del G8. Tuttavia, questo invito non
risulta coerente con l'attuale atteggiamento del governo di Mosca. Il giro
di vite sulle organizzazioni della societa' civile russa esprime, infatti,
una preoccupante tendenza che comprende gravi limitazioni alla liberta' di
espressione, tendenza che la comunita' internazionale non ha finora
contrastato efficacemente.

Il protrarsi dei gravi abusi dei diritti umani in Cecenia e l'impunita'
garantita ai loro autori costituiscono la piu' grave manifestazione della
mancanza di assunzione di responsabilita' da parte del governo russo.

'L'Ue verrebbe meno ai propri valori se in ogni occasione non sollevasse
la questione della crisi dei diritti umani, con l'urgenza che la
situazione richiede' - ha dichiarato Dick Oosting, direttore dell'ufficio
di Amnesty International presso l'Ue. 'Se la Russia vuole essere un paese
leader a livello globale, dev'essere pronta ad accettare verifiche e a
rispondere alle critiche'.

Dato che la Russia si prepara ad assumere, a maggio, la presidenza del
Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, vi e' ancora maggiore
bisogno che rispetti i suoi obblighi in tema di diritti umani.

Alla riunione del G8, l'Ue avra' un'importante occasione per sottolineare
la necessita' che la Russia tenga fede ai suoi impegni nel contesto del
sistema europeo dei diritti umani.

FINE DEL COMUNICATO
Brussels/Roma, 10 febbraio 2006

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