il dito e la luna



Il dito e la luna

In queste ore ci è capitato di ascoltare dichiarazioni, commenti e giudizi
che in quanto a lungimiranza e onestà intellettuale lasciano interdetti per
la miseria e il disegno di strumentalizzazione che li caratterizza.
Mentre la nostra regione è attraversata da una profonda crisi
occupazionale, da una pericolosa svendita del territorio, da una mancanza
di reali prospettive future, le forze di centrodestra che governano in
Regione occupano il loro tempo a regolare i conti su come e chi deve
gestire la semplice spartizione del potere.
L'ultima crisi apertasi in questi giorni ne è la chiara testimonianza e non
è altro che un ennesimo atto delle tante "crisi" che sin dall'insediamento
del governo Iorio stanno caratterizzando questa legislatura.
Lo scempio delle regole, l'offesa alle istituzione, il disprezzo delle
regole democratiche, diventano la logica conseguenza di simili
atteggiamenti.
L'ennesima prova di tutto ciò la si è registrata in occasione della seduta
del Consiglio regionale convocata mercoledì scorso e andata a vuoto per
l'indifferente arroganza dei rappresentanti di centrodestra che hanno
scelto di non presentarsi in aula.
In un simile contesto giudichiamo assolutamente giusto, se non addirittura
normale ed inevitabile, la forte reazione assunta dal consigliere regionale
- nonché membro di Cantieri Sociali Molise - Italo Di Sabato, quando ha
scelto di "liberare" gli scranni del Consiglio delle poltrone sulle quali
avrebbero dovuto essere seduti gli assessori regionali i quali, invece,
hanno deliberatamente scelto di essere latitanti, di trasformarsi in
fantasmi. In quella circostanza, con insolente tracotanza,
mentre oltraggiavano la massima istituzione democratica hanno,
contemporaneamente, ingiuriato tutti i cittadini molisani. A quel punto era
logico chiedersi: perché lasciare quelle poltrone al loro posto, quando chi
dovrebbe occuparle sceglie la clandestinità?
Ma si sa, quando qualcuno indica la luna lo sciocco si limita a guardare il
dito che la indica. E, infatti, c'è chi ha la faccia tosta di storcere il
muso, di esprimere critiche, di prendere le distanze o, semplicemente, di
tacere. Chi in nome di un'opposizione che dovrebbe farsi con "stile" e
"signorilità", chi perché teme di tornarsene a casa, chi perché,
semplicemente, prova fastidio per le scelte politiche e i metodi di lotta
praticati da Italo Di Sabato.
Per quanto ci riguarda ci riconosciamo pienamente nell'iniziativa assunta
da Italo Di Sabato, crediamo, anzi, che in un frangente così difficile e
pericoloso le forze di centrosinistra abbiano il dovere di mettere in campo
un'azione di mobilitazione generalizzata che coinvolga l'intera regione,
rendendo pubbliche da subito quale saranno le iniziative che avranno
intenzione di programmare per la prossima seduta del Consiglio regionale.

Cantieri Sociali Molise