Perugia, straordinaria assemblea delle donne



Perugia, straordinaria assemblea delle donne
di Barbara Pilati
(pubblicato oggi da Liberazione)

Un'assemblea autoconvocata  in preparazione delle manifestazioni del 14
gennaio a Milano sulla 194 e a Roma sui Pacs ha riempito a Perugia la Sala
dei Notari, luogo storico del confronto pubblico in città. Almeno 350
persone, in maggioranza donne di tutte le generazioni ma con una presenza
significativa di uomini, si sono ritrovate per riaffermare diritti che a
molte sembravano non più discutibili, e che richiedono invece una nuova
decisa mobilitazione. Il percorso è iniziato a metà dicembre con un giro di
e-mail partito da Erminia Emprin del Forum delle donne del Prc, accolto e
diffuso da Serena Moriondo della Cgil Umbria e Marina Toschi ginecologa e
consigliera di parità regionale, Serena Innamorati del coordinamento
regionale donne Ds e Adelaide Coletti della Commissione politiche di genere
della federazione Prc di Perugia, con la parola d'ordine "ove la donna lo
consenta": la formula con cui la legge 194 ha riconosciuto la donna come
soggetto libero e responsabile.. L'interesse è stato subito molto alto e
immediatamente sono fioccate adesioni sia personali che delle associazioni,
dei sindacati e dei partiti della sinistra, dalla Rete Matrio_ska ad Arci e
Arcisolidarietà, dal Comitato Internazionale 8 marzo alle Donne contro la
guerra, la Federazione di Rifondazione Comunista alle Donne DS allo SDI.
L'adesione di Arcigay e Arcilesbica ha di fatto rafforzato il legame con la
battaglia per i Pacs. Contro ogni previsione, una prima assemblea convocata
per il 2 gennaio presso la sede della Cgil ha visto la partecipazione di
decine di donne che hanno preso la parola con un autentico desiderio di
"uscire dal silenzio" e tornare a confrontarsi sui diritti, sulle libertà,
sulle relazioni e sul corpo. La decisione di uscire in città con un
incontro pubblico è stata unanime, insieme al riconoscimento della
necessità di creare una rete permanente che tenga sempre alta l'attenzione
sugli attacchi alla 194, ai consultori e alla autodeterminazione della
donna. L'assemblea del 10 alla Sala dei Notari, introdotta da Serena
Moriondo, è stata intensa, partecipata, autenticamente trasversale alla
sinistra, con uno scambio generazionale di forte impatto. Il richiamo
all'esplosività del collettivo, il sottolineare la dimensione di creazione
e scambio di saperi e culture del lottare insieme, il superamento
dell'orizzonte dei servizi alla famiglia come unica risposta alla questione
del genere in politica, il ricordare che l'attacco ai diritti di uno è
sempre un attacco ai diritti di tutti - su questo terreno è stato ribadito
che la libertà di scelta rispetto alla procreazione, alle relazioni, alla
sessualità, al proprio corpo non possono essere messe in discussione da
nessuno, non da ministri, non da vescovi, non da scienziati. Non sfugge che
la volontà di controllo e repressione è leggibile anche nella messa in
discussione della legge 180, nel ddl Fini sulla droghe, nell'estremismo
della legge 40 sulla procreazione assistita. Le donne e gli uomini di
Perugia non si sottraggono al confronto e accettano la sfida. Il prossimo
passo sarà la partecipazione in massa alle manifestazioni di Milano e Roma,
grazie al trasporto messo a disposizione dalla Cgil (chi volesse
partecipare, può informarsi presso le sedi Cgil)