Dichiarazione di Amnesty sull'imminente apertura del Cpta di Bari



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DICHIARAZIONE DELLA SEZIONE ITALIANA DI AMNESTY INTERNATIONAL
SULL'IMMINENTE APERTURA DEL CPTA DI BARI

In relazione all'imminente apertura di un Centro di permanenza temporanea
e assistenza (Cpta) a Bari, la Sezione Italiana di Amnesty International,
pur sottolineando che sinora non ha mai chiesto la chiusura degli oltre 20
tra Cpta e centri di identificazione in funzione in Italia, ricorda le
proprie preoccupazioni relative alla situazione dei diritti umani nei
centri in cui in Italia vengono detenuti cittadini stranieri.

Il rapporto 'Presenza temporanea, diritti permanenti' di Amnesty
International, pubblicato il 20 giugno di quest'anno (disponibile in
italiano su www.amnesty.it/pressroom/documenti/italiacpta.htlm), riporta
le denunce di cittadini stranieri detenuti nei centri, dichiaratisi
vittime di maltrattamenti da parte di agenti di pubblica sicurezza e del
personale di vigilanza e di altri abusi, tra cui l'uso eccessivo di
tranquillanti.

I centri - si legge nel rapporto -  sono spesso troppo affollati,
antigienici e carenti nell'assistenza medica. Molti detenuti hanno grandi
difficolta' ad accedere alle procedure d'asilo e a contestare la legalita'
degli ordini di espulsione e di detenzione. Inoltre, Amnesty International
deplora l'uso generalizzato della detenzione nei confronti dei migranti e
dei richiedenti asilo e ribadisce che questi, in base agli standard
internazionali sui diritti umani, non dovrebbero mai essere detenuti per
il solo fatto di aver chiesto asilo.

Amnesty International, attraverso i propri uffici di ricerca, monitorera'
la situazione dei diritti umani nel Cpta di Bari e negli altri centri. A
tal fine, auspica che il ministero dell'Interno le consenta finalmente
l'accesso nei centri.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 30 novembre 2005

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it



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