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ABORTO
- Subject: ABORTO
- From: "forum delle donne" <forumdonne.prc at rifondazione.it>
- Date: Tue, 22 Nov 2005 14:39:04 +0100
Invio per conoscenza e diffusione, il comunicato stampa dell'On. Tiziana Valpiana su "ABORTO, DA CDL POLITICA BECERA E INTIMIDATORIA" Saluti Lnda Santilli COMUNICATO STAMPA VALPIANA (PRC): ABORTO, DA CDL POLITICA BECERA E INTIMIDATORIA IN VENETO ALL'ESAME LA LEGGE PER L'INGRESSO DEL MOVIMENTO PER LA VITA NEI REPARTI DI GINECOLOGIA "La politica becera e intimidatoria del centro destra in merito alle scelte delle donne non si limita, come richiede il Ministro Storace, a distruggere i consultori pubblici, una delle più importanti conquiste della battaglia delle donne prevedendone la gestione da parte del Movimento per la Vita. In Veneto la V Commissione (sanità) del Consiglio Regionale ha approvato una Proposta di legge che prevede che i Movimenti e le Associazioni votati "all'aiuto alle donne orientate all'aborto" (leggi Movimento per la Vita) possano entrare non solo nei consultori ma addirittura nei reparti di ginecologia e ostetricia, nelle sale d'aspetto e negli atri degli ospedali. Unico voto contrario quello di Rifondazione Comunista. - E' quanto dichiara Tiziana Valpiana, deputata veneta di Rifondazione Comunista e capogruppo in Commissione Affari sociali della Camera - Questa legge prevede una odiosa ingerenza nella vita e nelle scelte delle donne. Una ingerenza inaccettabile. Succederà - spiega Valpiana - che una donna già in difficoltà per una scelta dolorosa dovrà anche sopportare la morale del Movimento per la vita, le intrusioni nei reparti in un momento così delicato, difficile in cui una donna è più fragile. Gireranno i volantini con le foto dei feti morti? Si colpevolizzeranno le donne per le loro scelte? Per ogni donna, nonostante quello che evidentemente pensano in molti, l'interruzione volontaria di gravidanza è una scelta difficile e dolorosa, alla quale arriva dopo aver vagliato responsabilmente ogni altra strada: quando arriva in una corsia di ospedale, deve essere rispettata e non tormentata. Le donne, invece di essere colpevolizzate, dovrebbero essere aiutate rendendo il lavoro meno precario, il diritto alla maternità sicuro, la casa e i servizi accessibili a tutti, e ricostruendo e implementando quella rete dei consultori familiari che le associazioni femministe e femminili hanno promosso e voluto fin dagli Anni Settanta proprio per sostenere le scelte riproduttive e la salute delle donne. Ora il ministro Storace, così come ha fatto quando era Presidente della Regione Lazio, vuole distruggere quei consultori tagliando i finanziamenti e dandone la gestione a chi non al rispetto delle donne si ispira, ma alla propria fondamentalista morale. Le donne - conclude Valpiana -non sono disponibili a tornare indietro e la lotta continuerà con ogni mezzo, anche contro l'approvazione dell'incostituzionale e illegale proposta del Movimento per la vita alla regione Veneto." Roma, 14 novembre 2005
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