contro ingerenze vaticano



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(ER) ABORTO. PRC CONTRO D.BENZI: NESSUNA INGERENZA NEI CONSULTORI=

DE SIMONE: CONTROLLARE INVECE OBIETTORI DI COSCIENZA A LEGGE
194
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(DIRE) - BOLOGNA- "E' del tutto chiaro che nessuna ingerenza,
nessun punto etico contrario alla legge 194, puo' entrare nei
consultori, nel tentativo di intimorire o colpevolizzare le
donne". Rifondazione comunista alza un muro contro la richiesta
dell'associazione Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi di
inserire volontari delle associazioni anti-aborto nei consultori
per aiutare le madri a riflettere sull'opportunita' di non
decidere per l'interruzione della gravidanza. I consultori,
afferma in una nota la deputata bolognese del Prc, sono "sono
strutture pubbliche che devono difendere la 194 e la sua
applicazione". I volontari di don Benzi sostengono che sono
luoghi in cui "si prepara la morte", e dunque la legge 194 non
verrebbe attuata adeguatamente. Ma per De Simone gli sforzi
vanno
concentrati in un'alirezione: "In verita', direi che
bisognerebbe fare di piu': aprire un controllo serio su quanto
avviene negli ospedali pubblici, dove c'e' una forte presenza di
obiettori di coscienza che ostacolano l'applicazione di quella
che fino a prova contraria e' una legge dello Stato. I consultori
pubblici sono nati per svolgere un ruolo importante, che e'
quello della prevenzione e dell'informazione".
De Simone conclude dicendo anche che "purtroppo, negli
ultimi
15 anni troppi ne sono stati chiusi e questo e' un problema
perche' invece andrebbero potenziati e rilanciati sul territorio.
Questo e' un problema di cui l'Unione dovra' farsi
necessariamente carico.
(Com/Mac/ Dire)
16:07 16-11-05 mac

CEI: DE SIMONE (PRC), INGERENZE PER IMPORRE AGENDA POLITICA

E IL CONCORDATO ASSEGNA DEI VERI PRIVILEGI
(ANSA) - ROMA, 16
nov - Per Titti De Simone, del Prc, si manifesta ''una chiarissima ingerenza da parte della Cei
sul terreno istituzionale, con l'obiettivo di imporre l'agenda politica''. ''Le dichiarazione dei
vescovi sono ovviamente legittime e degne di attenzione, ma la Cei - avverte la parlamentare - non puo' pretendere di stabilire i confini e gliambiti della potesta' legislativa dello stato''.
L'esponente di Rifondazione comunista sostiene che i vescovi non reclamano la ''liberta' di esprimere idee e posizioni che richiamano i comportamenti dei credenti'', ma penserebbero in realta' di ''dettare cio' che lo stato
puo' e non puo' fare, cio' che la Costituzione ammette o non ammette sul terreno dei diritti fondamentali''. E questo ''sulla pillola abortiva, sulle coppie di fatto, come sulle droghe esprimendo sostegno a specifiche proposte di
legge tutte di natura proibizionista''.
inoltre fuor di dubbio - sempre per la parlamentare del Prc - che il Vaticano usufruisca di veri e propri privilegi in prevalenza dettati dal Concordato, che andrebbero superati in un confronto sereno anche col mondo cattolico,
ma senza tabu'''. E ''a cio' si aggiunge l'ultimo vero e proprio scandalo dell'esenzione Ici, proposta dalla destra, che rappresentera' l'ennesimo colpo agli enti locali''.
(ANSA).