[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
QUESTIONE ISRAELE: LE PAROLE E I FATTI
- Subject: QUESTIONE ISRAELE: LE PAROLE E I FATTI
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Mon, 07 Nov 2005 15:18:10 +0100
- Priority: normal
QUESTIONE ISRAELE: LE PAROLE E I FATTI
Le oscene parole del presidente dell'Iran, sulla necessità di
distruggere Israele, non devono passare inosservate. Soprattutto
chi si professa "progressista" dovrebbe sentirsene seriamente
interpellato.
Denunciare il fondamentalismo ovunque si esprima più o meno
esplicitamente, a destra come a sinistra, in Europa come in
America e in Asia, è una questione umana prima che politica. Il
presidente Ahmadinejad, con la scusa di difendere la causa
palestinese, in realtà ne approfitta bassamente per stornare
l'attenzione dai problemi interni al suo Paese che gli iraniani, con
la sua sciagurata elezione, credevano di poter risolvere. Speriamo
che si rendano conto presto dellinganno. Notiamo con piacere
che sia i palestinesi, sia altri governi arabi, sia gli stessi iraniani
all'opposizione (Rafsanjani e Khatami compresi) hanno
condannato quelle immonde parole.
La stessa sensibilità dimostrata nel denunciare le violenze subite
dai palestinesi, deve essere dimostrata rispetto alla minaccia
finora solo verbale per fortuna delle parole inquietanti urlate da
Ahmadinejad.
Ma detto questo, non possiamo esimerci dal constatare che finora
stiamo parlando solo di parole. Parole, anche se estremamente
violente, sono quelle del presidente iraniano, come solo parole
sono quelle di cui si stanno riempiendo la bocca gli organizzatori
della fiaccolata a Roma a favore di Israele.
E mentre tutte queste persone stanno parlando, cè chi fa i fatti. E
sono fatti estremamente violenti.
Molto probabilmente, mentre in Italia si sta svolgendo la
manifestazione davanti allambasciata iraniana contro le minacce
verbali di Ahmadinejad, nella striscia di Gaza si sta consumando
lennesima tragedia ai danni di innocenti civili palestinesi.
Da quando i coloni israeliani e l'esercito israeliano si sono ritirati
da Gaza, la striscia è stata soggetta ad attacchi senza sosta e a
punizioni collettive insopportabili.
Questi attacchi si stanno svolgendo attraverso tre forme
principali11 Alcune informazioni sono prese da The Palestine Monitor .
La prima si svolge mediante bombardamenti con F-16, elicotteri
Apache, e carri armati: questi attacchi prendono nel mirino le
infrastrutture civili come case, negozi, strade, e pochi giorni fa
sono state prese di mira una scuola ed un'organizzazione
caritatevole. Otto persone sono state uccise, tra cui due ragazzi e
il direttore della scuola, che si trovavano nella zona quando i
bombardieri israeliani hanno attaccato allo scopo di uccidere, a
loro dire, un ricercato per terrorismo.
La seconda forma è rappresentata dai cosiddetti booms sonici:
aerei che volano a bassa quota ma a velocità supersonica. Questo
causa rumori insopportabili e effetti simili ad un terremoto; rompe
bicchieri e piatti, causa danni alla struttura delle case, infrange i
vetri delle finestre ecc. Non cè differenza rispetto ai rumori
provocati dai bombardamenti veri. Tutto questo suscita terrore e
può portare danni psicologici permanenti, soprattutto per i
bambini che spesso diventano isterici. Effetti immediati includono
mal di testa, perdita dell'udito, vertigini e nausea. Pazienti con
problemi cardiovascolari sono particolarmente vulnerabili perché
la paura causa un incremento repentino di adrenalina, che
potrebbe essere fatale. Lo choc può anche causare aborti. I booms
sonici sono alcune delle forme più violente e terrificanti di
punizione collettiva contro civili. In alcune notti queste punizioni
iniziano alle 23.00 e si ripetono ogni ora per tutta la notte.
La terza forma è proprio la prigione gigante che oggi
rappresenta la striscia di Gaza. Le restrizioni al movimento dei
palestinesi sono aumentate da quando si è verificato il ritiro dei
coloni e il disimpegno dellesercito israeliano da Gaza. Medicins
du Monde (MDM) ha dichiarato in un comunicato stampa che
l'accesso ristretto verso Israele attraverso Erez e verso lEgitto
attraverso Rafah aveva negato a molti palestinesi l'accesso a cure
specializzate in questi paesi. Persone che hanno bisogno di
interventi al cuore, dialisi, chemioterapia, ecc. sono
particolarmente a disagio. L'accesso ristretto priva la popolazione
civile e centinaia di pazienti del loro diritto alla salute,
riconosciuto dalla legge internazionale umanitaria, la quale
condanna l'uso della punizione collettiva contro popolazioni civili.
Ecco, questi sono i fatti, che sono lasciati ben nascosti dietro i
milioni di parole della pur giusta indignazione per le minacce
dellultimo presidente fondamentalista di turno. Mentre la
televisione di stato trasmette in diretta una manifestazione
sponsorizzata da un governo, che non solo continua nei fatti a
partecipare ad unoccupazione in Iraq, ma che conta tra i suoi
componenti più di un intollerante razzista, le notizie sui morti
innocenti palestinesi compaiono ormai solo su qualche giornale e
neanche sempre. Lo strazio di un popolo, tra laltro ancora senza
uno stato, meriterebbe molto di più di un trafiletto nelle pagine
interne di qualche quotidiano.
Non dimentichiamo ovviamente che numerosi israeliani innocenti
sono caduti ad opera della follia terroristica di radice islamica. Ma
come il presidente Ahmadinejad rappresenta oggi il peggior
nemico per il popolo iraniano, il governo israeliano rappresenta
oggi il peggior nemico per gli ebrei. E non a parole, ma nei fatti.
Roma, 4 novembre 2005
Marina Larena
Segretario generale del Partito Umanista
Carlo Olivieri
Segreteria Programma nazionale del P.U.
1
- Follow-Ups:
- Da action for peace
- From: "stellecadenti" <stellecadenti at stellecadenti.org>
- Da action for peace
- Prev by Date: LA FINESTRA DELLE INIZIATIVE LOCALI 38/2005
- Next by Date: Presidente cinese in visita in Germania (10-12 novembre): maggiore impegno per i diritti umani nella politica verso la Cina!
- Previous by thread: LA FINESTRA DELLE INIZIATIVE LOCALI 38/2005
- Next by thread: Da action for peace
- Indice: