[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Mehmet Tarhan - Risposta Commissione europea
- Subject: Mehmet Tarhan - Risposta Commissione europea
- From: "Vittorio" <vagnoletto at lilacedius.it>
- Date: Tue, 20 Sep 2005 15:43:45 +0200
In occasione della II Conferenza Internazionale su "Unione Europea, Turchia e Kurdi" organizzata dal gruppo GUE - Sinistra unitaria europea e in corso di svolgimento a Bruxelles (19-20 sett 2005) presso il Parlamento Europeo (<http://www.europarl.eu.int/gue>www.europarl.eu.int/gue), spero di far cosa utile nell'inviarvi l'interrogazione di Vittorio Agnoletto e la risposta della Commissione europea sul caso Mehmet Tahran. Cordialmente, Giosuè De Salvo ************************************* E-2860/05 INTERROGAZIONE SCRITTA di Vittorio Agnoletto (GUE/NGL) alla Commissione Oggetto: Arresto del cittadino turco Mehmet Tarhan e diritto all'obiezione di coscienza in Turchia Il cittadino turco Mehmet Tarhan è un attivista gay: il 27 ottobre 2001 si è dichiarato "obiettore di coscienza" rifiutandosi di sottomettersi al servizio militare obbligatorio nelle Forze Armate turche. Nell'Unione europea il diritto all'obiezione di coscienza al servizio militare si prefigura nei fatti come uno dei diritti fondamentali della persona e fa parte del patrimonio politico, culturale e di civiltà che l'UE propone ai paesi dell'allargamento, fra cui la Turchia. Mehmet Tarhan rifiuta di prestare servizio militare anche perché potrebbe facilmente essere mandato nella regione curda della Turchia e gli potrebbe essere ordinato di sparare a civili, donne, bambini e uomini. Mehmet Tarhan è stato arrestato l'8 aprile 2005 ed è stato trasferito alla prigione militare di Sivas dove ha iniziato uno sciopero politico della fame. È accusato ai sensi dell'articolo 88 del Codice penale militare turco, ovvero di "insubordinazione davanti al comando", e può essere condannato fino a cinque anni di prigione. Il sig. Tarhan è stato oggetto di torture e sevizie in carcere, anche da parte delle autorità legali che amministrano il carcere. Alcuni sostenitori del sig. Tarhan sono stati anch'essi arrestati, intimiditi e poi rilasciati. Non ritiene la Commissione che il diritto all'obiezione di coscienza faccia politicamente parte integrante dei "criteri politici di Copenaghen" e che quindi il suo riconoscimento diventi un obbligo per la Turchia? Non ritiene la Commissione che il sig. Tarhan debba essere immediatamente scarcerato, alla luce della sua situazione personale e delle sue legittime convinzioni politiche? Tenendo conto della valenza politica del caso, quali sono i passi che la Commissione intende compiere per assicurarsi delle condizioni di salute e di trattamento di Mehmet Tarhan? *********************************** E-2860/05EN E-2869/05EN Risposta data dal sig. Rehn in nome della Commissione (12.9.2005) La Commissione conosce le vicende del sig. Mehmet Tarhan, al quale è stato contestato il reato di insubordinazione ai sensi dell'articolo 88 del Codice penale militare turco. Il caso sembra presentare una serie di aspetti rilevanti dal punto di vista della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e il sig. Tarhan o i suoi legali potrebbero valutare un eventuale ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo, se e quando saranno esauriti tutti i mezzi di ricorso nazionali La Turchia non riconosce il diritto all'obiezione di coscienza al servizio militare obbligatorio e non prevede l'alternativa del servizio civile. Ciò non è conforme alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, la quale stabilisce: "Il diritto all'obiezione di coscienza è riconosciuto secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l'esercizio." La Commissione continuerà a sorvegliare attentamente l'adeguamento della Turchia ai criteri politici di Copenaghen, tra cui i diritti umani, e presenterà la sua valutazione nella relazione periodica 2005 sulla Turchia che verrà pubblicata nel novembre 2005.
- Prev by Date: Agnoletto dalla Seconda conferenza internazionale sull'U "e, la Turchia e i curdi: «I diritti umani non sono mer" ce di scambio»
- Next by Date: Re: Infiltrazioni Filosioniste sulle liste di movimento (era in risposta alla Fait)
- Previous by thread: Agnoletto dalla Seconda conferenza internazionale sull'U "e, la Turchia e i curdi: «I diritti umani non sono mer" ce di scambio»
- Next by thread: Yosh Amishav
- Indice: