notizie DeriveApprodi settembre



Gentile amica/o,


Ecco le novità in libreria dal 20 settembre; Le schede complete sul nostro
sito www.deriveapprodi.org



Guido Borio, Francesca Pozzi, Gigi Roggero (a cura di)
Gli Operaisti
pp 350
euro 20,00
Isbn 88-88738-76-2


In Italia, alla fine degli anni Cinquanta, un ristretto gruppo di raffinati
intellettuali inaugura con la rivista "Quaderni rossi" un percorso di
pensiero critico nei confronti dell'ortodossia marxista che segnerà in modo
indelebile i destini dei movimenti sociali dei decenni successivi. Gli
operaisti sono passati alla storia come gli autentici innovatori della
politica come azione rivoluzionaria. I loro detrattori li hanno invece
bollati come i "cattivi maestri", ispiratori di teorie e pratiche
estremistiche, parti delle quali sfociate poi nel terrorismo di fine anni
Settanta. Delle tesi operaiste si sono cibate le lotte studentesche del '68
e quelle operaie dell'autunno caldo. Da esse hanno avuto origine i gruppi
extraparlamentari più significativi come Lotta Continua e Potere Operaio,
il rinnovamento delle forme di organizzazione sindacale, l'esperienza
dell'Autonomia operaia, la nascita di riviste, giornali, case editrici. Il
pensiero operaista ha conosciuto, al proprio interno, rotture, salti,
discontinuità, ma ciò che l'ha sempre caratterizzato è la dimostrata
metodologia di analisi scientifica delle trasformazioni sociali. Quel
pensiero e quel metodo esistono ancora oggi. Ne è prova l'influenza che è
riuscito a esercitare sui movimenti internazionali nati nel 1999 a Seattle.
In questo libro gli operaisti si raccontano in prima persona, nella forma
di autobiografie che riescono a comporre la narrazione di uno straordinario
viaggio di pensieri e azioni tese alla ricerca di relazioni sociali più
libere e democratiche.
Tra gli altri: Mario Tronti, Alberto Asor Rosa, Toni Negri, Romano Alquati,
Franco Berardi (Bifo), Lapo Berti, Sergio Bologna, Bruno Cartosio, Giairo
Daghini, Alisa Del Re, Rita Di Leo, Carlo Formenti, Ferruccio Gambino,
Christian Marazzi, Franco Piperno, Marco Revelli, Vittorio Rieser, Paolo
Virno.

Gli autori

Guido Borio (Torino, 1954) lavora nel campo delle cooperative sociali;
Francesca Pozzi (Como, 1973) è ricercatrice sociale; Gigi Roggero (Casale
Monferrato, 1973) è ricercatore sociale



Florent Latrive
Sul buon uso della pirateria
Propietà intellettuale e libero accesso nell'ecosistema della conoscenza
pp 146
euro 13,00
Isbn 88-88738-75-4


La campagna contro la "pirateria" informatica e il furto digitale è
iniziata. E tutti ne sono coinvolti. Chiunque abbia un computer e un
accesso a internet sicuramente possiede anche qualche programma "illegale',
qualche brano musicale sottratto alla rete, qualche immagine protetta da
copyright scaricata. Le major e le case di produzione chiedono a gran voce
che questo tipo di "furto" venga punito come il furto di qualunque altra
merce materiale. Per loro scaricare un brano musicale da internet equivale
a rubare.
Contro migliaia di naviganti si sta preparando la campagna di
criminalizzazione più grande del secolo a venire e siamo solo agli inizi.
Ma qual è la posta in gioco nascosta nella battaglia sulla difesa della
proprietà intellettuale? I suoi paradossi sono sotto gli occhi di tutti: i
brevetti sui medicinali non consentono di produrre farmaci a prezzi
inferiori e un'intero pezzo di mondo muore per le malattie più banali; il
copyright sui libri non consente di fotocopiare nemmeno quelli fuori
commercio e non più accessibili al pubblico, compromettendo la cultura e la
sua circolazione; chi utilizza programmi di scambio peer-to-peer (per
musica o film ad esempio) è suscettibile della stessa punizione di chi
riproduce migliaia di CD su larga scala.
Di certo la criminalizzazione e la strategia punitiva adottata dalle grandi
case di produzione (musicali, cinematografiche, farmaceutiche,
informatiche) non ha vasto respiro. Poiché per la prima volta nella storia
per poter godere dell'innovazione e del progresso tecnico occorre pagare.
Quali saranno le ripercussioni sociali di questa strategia sulla sfera
pubblica?
Per Florent Latrive occorre riformulare il problema della proprietà
intellettuale, trovare una mediazione tra la diffusione sociale di
tecnologie e conoscenze e il diritto di creativi e ideatori a godere della
propria innovazione. Ignorando le pretese degli intermediari e dei grandi
produttori e rifiutando di sottomettersi al loro diktat.

L'autore

Florent Latrive lavora come giornalista presso il quotidiano francese
"Libération". È autore di numerose pubblicazioni su brevetti, copyright e
software libero.



Valerio Evangelisti
Gli sbirri alla lanterna
La plebe giacobina bolognese (1792-1797)
pp  160
euro 12,00
isbn 88-88738-78-9


E' il 1789 e gli echi della Rivoluzione francese si fanno sentire anche in
Italia. In particolare a Bologna dove gruppi di plebei danno vita a
cospirazioni di preciso segno democratico. Qualche anno dopo, quando
Napoleone e le sue truppe discendono la penisola, si assiste alla nascita
di un movimento giacobino emiliano, sanguigno e popolare. Tale movimento fa
leva sui bisogni egualitari del terzo stato e sulle sue istanze di
partecipazione.
Valerio Evangelisti ricostruisce il tentativo di istituzione di una
repubblica popolare che, diversamente da quanto credano gli storici, non
muove da intellettuali e strati borghesi. Protagonista di questo libro è
quella "plebe" che alcuni storici non disdegnano di descrivere come oziosa,
disoccupata, indigente e canaglia. Un soggetto insubordinato sul quale gli
"sbirri", appunto, tentano di mantenere il controllo.
Attraverso un preciso e attento vaglio delle fonti storiografiche
Evangelisti ridà voce a quella plebe bolognese che qui parla in prima
persona, quando i verbali dei tribunali e dei loro giudici e cancellieri
non arrivano a soffocare l'esuberanza e la spontaneità degli inquisiti.
In questo libro Valerio Evangelisti mette al servizio del lavoro storico il
proprio talento narrativo e letterario, nel tentativo di riportare la plebe
sul palcoscenico della storia.

L'autore

Valerio Evangelisti nato a Bologna nel 1952 è laureato in Scienze
politiche. Dopo avere pubblicato cinque volumi e una quarantina di saggi di
argomento storico, si è dedicato interamente alla narrativa. Nel 1994 è
uscito il suo primo romanzo, Nicolas Eymerich, che ha vinto il Premio
Urania. Sono seguiti Le catene di Eymerich (1995), Il corpo e il sangue di
Eymerich (1996), Il mistero dell'inquisitore Eymerich (1996); Cherudek
(1997), Picatrix, la scala per l'inferno (1998), Il castello di Eymerich
(2001), pubblicati da Mondadori. L'antologia Metallo urlante (1998) e il
romanzo Black Flag (2002) sono stati pubblicati da Einaudi. Nel 1999 è
uscito in tre volumi, anch'esso presso Mondadori, Magus. Il romanzo di
Nostradamus, tradotto in nove lingue e in tre continenti. Ha diretto per un
decennio "Progetto Memoria - Rivista di storia dell'antagonismo sociale". è
ora direttore editoriale di "Carmilla", pubblicazione dedicata alla
narrativa fantastica e alla critica politica. Collabora all'edizione
francese di "Le Monde Diplomatique". è presidente dell'Archivio Storico
della Nuova Sinistra "Marco Pezzi" di Bologna.




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nicolas martino
ufficio stampa DeriveApprodi
tel 06/85831785 fax 06/8554602
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"immaginate la mia sorpresa, meglio, la mia costernazione, quando, senza
scomporsi e quasi tra sé e sè, Bartleby con voce singolarmente mite, ma
ferma, replicò: "Avrei preferenza di no"

"in girum imus nocte et consumimur igni"