A_six_sett_2005



A SINISTRA
Movimento Politico Antiliberista
BRINDISI

09 settembre  2005
Nell'e-mail di oggi:
·        <>In ricordo di Giovanni Rubino.  Socio fondatore del nostro
Movimento, uomo di pace e di impegno a favore dei più poveri. Un sito
appena aperto
<http://www.latiano.net/index.htm>http://www.latiano.net/index.htm lo
inizia a ricordare. Altro verrà fatto nei prossimi mesi per non disperdere
questo straordinario patrimonio di vita.
·        <>Storie di raccomandazioni annunciate Alla vigilia di un'apertura
di un grosso centro commerciale, alle porte di Brindisi, un imprenditore
lancia l'allarme di come i politici abbiano dirottato sul "privato" le loro
attenzioni per assunzioni di "favore". Noi abbiamo rilanciato questa
polemica chiedendo -e finora non ascoltando nulla - dov'è finita la
stagione del "cambiare rotta".
·        <>Le raccomandazioni in Italia. La questione morale è scoppiata
questa estate sulla stampa e temiamo rapidamente svanirà. Su l' "Espresso",
da oggi in edicola, documentate le raccomandazioni chieste e realizzate
alle Poste Italiane.
Giancarlo CANUTO - A SINISTRA - Brindisi


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GIOVANNI RUBINO NON E' PIU' CON NOI
Nelle primissime ore del 3 settembre Giovanni Rubino, attuale vice sindaco
di Latiano e co-fondatore del Movimento A Sinistra, si è spento nella sala
di rianimazione della clinica "Città di Lecce. Lì era stato ricoverato
d'urgenza l'11 di agosto per una ennesima crisi cardiaca che spinse i
medici ad intervenire a cuore aperto per la terza volta  nella sua giovane
vita. Con grande serenità e umana rassegnazione Giovanni ha atteso
l'intervento anticipato al 16 agosto per l'aggravarsi delle condizioni
cliniche. Poche ore prima scrisse un sms ai tantissimi suoi amici che
rimarrà impresso per sempre nella memoria di chi l'ha ricevuto ma permette,
a chi non lo conosceva, di coglierne una umanità ed una sensibilità fuori
dalla norma: «Sono quelli che ho incontrato in tutti questi anni. Mi
conforta sapere che, comunque vada, resterà qualcosa di me in voi. Vi
abbraccio.Giovanni».
L'intervento si protrasse per tutta la giornata perché molto complesso e
difficile, a giudizio dei medici tecnicamente riuscito. Fu portato in
rianimazione e qui tenuto, tranne brevi momenti, in coma farmacologico. Una
complicanza tipica da permanenza in condizioni assistite sembra abbia
questa volta stroncato la sua straordinaria capacità reattiva che già altre
volte l'aveva sottratto alla morte. Si è spento lentamente con la compagna
Paola, e Margherita e Fulvio suoi fratelli, al fianco.
Il tempo racconterà meglio la sua esistenza ma basta ricordare che nelle
ore successive all'ultimo intervento chirurgico ci fu bisogno di donazione
di sangue e la struttura del Perrino fu riempita di tanto generosi donatori
che fece rimanere sbalorditi gli stessi operatori sanitari.
Assessore alla Cultura giovanissimo fece parlare di Latiano oltre i confini
della piccola cittadina proprio per le iniziative d'avanguardia e di
livello culturale superiore per l'epoca. Sempre dentro i movimenti della
sinistra ambientalista e pacifista ha contribuito alla nascita, nel 1995,
del Movimento A Sinistra che raccoglie, in alcuni centri di Brindisi e
della sua provincia, soggetti che fanno politica dentro e fuori le
istituzioni ma che non trovano nei partiti nazionali della sinistra
radicale un riferimento pienamente coerente.
Il doposcuola, il teatro ed i corsi di serigrafia tutti per i ragazzi in
difficoltà ne hanno poi fatto da sfondo per un impegno in politica che non
ha mai cessato di radicarsi nella società specie in quella parte più ferita
e più debole.
La sua vita così intensamente vissuta sopravvivrà nella memoria di molti e
sarà esempio per chi vorrà proseguirla.


STORIE DI RACCOMANDAZIONI ANNUNCIATE
Nei giorni scorsi il Presidente di "Brindisi che produce" Franco Pennetta
commentando la prossima realizzazione di un centro commerciale alle porte
di Brindisi con la conseguente assunzione di 5\600 unità lavorative
esprimeva una preoccupazione: «ovviamente ci auguriamo che tutto ciò possa
avvenire nella massima trasparenza e non si finisca, come al solito, col
favorire gli amici degli amici». Denuncia coraggiosa e puntuale che pone un
problema e cioè quello delle assunzioni da parte di società private
pilotate da un clientelismo politico che quando non può (per mancanza di
occasioni) o teme (per le possibili conseguenze giudiziarie) di agire nei
settori pubblici tenta di pilotare assunzioni o altri vantaggi privati
attraverso scambi di "favori" più impalpabili e meno rischiosi ma
egualmente censurabili sul piano etico e politico anche se più
difficilmente perseguibili sul versante della responsabilità amministrativa
e penale. Questa forma di clientelismo dalle presunte "mani pulite" si
fonda su ambigue intese fra non edificanti espressioni di ambienti politici
e sindacali e soggetti privati i quali concedono il "favore"
dell'assunzione a fronte di implicite contropartite che talvolta comprimono
anche i diritti dei lavoratori.
La questione morale c'è, e come! E passa anche attraverso una epidemica
ripresa del clientelismo. Un fenomeno questo che si presenta da noi
particolarmente grave e che deve essere combattuto con la massima
determinazione disvelando l'inganno di chi, dispensando favori, li fa a
pochi amici privilegiati ed in sostanza soprattutto a se stesso e chi
contrasta questo sistema richiamando il dovere dell'imparzialità della
Pubblica Amministrazione e quello dell'adozione da parte di tutti, per la
decisione di assunzioni o per l'assegnazione di incarichi, di criteri
oggettivi e predeterminati. La svolta che il Paese attende nelle politiche
economiche e sociali ha come suo indispensabile presupposto, come sua
stella polare, la scelta di rimuovere mentalità, andazzi e metodi che si
pongono agli antipodi dei principi costituzionali e cositusicono quella
grave questione morale lucidamente denunciata a suo tempo da Enrico
Berlinguer, scoperchiata poi da alcune inchieste giudiziarie ma infine
accantonata da una strisciante e dilagante restaurazione.
Nella nostra provincia il fenomeno della "raccomandazione" non è mai
scomparso e dopo una breve parentesi di presa di coscienza e di
incoraggianti propositi il cittadino rischia oggi di essere nuovamente
trattato come suddito. In una recente vicenda balzata agli onori delle
cronache per incarichi professionali concessi e poi revocati da
un'Amministrazione pubblica, l'attenzione e la polemica si è finora
concentrata sulla legittimità di tale revoca e non sulla validità o meno
dei criteri adottati e delle scelte operate. Si sono aperti centri
commerciali e nuove attività di notevoli dimensioni ma alla gente non sono
apparsi convincenti e rassicuranti le logiche e le modalità per la
selezione dell'assunzione del personale.
Il "cambiare rotta" di oramai remota memoria si riferiva anche (e forse
soprattutto) alla questione morale. Qualcuno si sta accorgendo che la
"rotta" può tornare ad essere quella di prima? Noi del Movimento A Sinistra
cogliamo segni che ci fanno avvertire questo timore che denunciamo
pubblicamente non per facile moralismo ma per invitare tutti, istituzioni e
forze politiche e sociali, alla riflessione e alla vigilanza. E lo facciamo
ricordando il generoso e cristallino impegno profuso anche in questa
direzione dal nostro amico Giovanni Rubino che la malattia ci ha tolto ma
che continuerà a vivere tra noi attraverso il suo prezioso patrimonio di
sensibilità sociale e di moralità politica.
Mesagne, 09 settembre 2005
Giancarlo CANUTO
Coordinatore prov.le "A SINISTRA"



Sul settimanale "L'espresso" una inchiesta segnala centinaia di casi di
privilegio. I favori concessi anche a ministri e cardinali
Poste, la fiera delle raccomandazioni
Il posto a parenti, amici e conoscenti
In un file segreto le assunzioni chieste da politici e sindacalisti
di SILVIO BUZZANCA
<http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/cronaca/raccomandazioni/raccomandazioni/raccomandazioni.html>http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/cronaca/raccomandazioni/raccomandazioni/raccomandazioni.html

ROMA - Raccomandazioni, segnalazioni di casi umani, promozioni,
trasferimenti. E' una vera e propria miniera il materiale archiviato in
maniera pignola da Poste italiane sotto il nome di "Casi in evidenza
delicata". Un dossier, pieno di nomi di politici, sindacalisti, manager.
cardinali nel ruolo di "segnalatori" che L'espresso in edicola oggi
pubblica con ricco corredo di tabelle e tabelline. Sei pagine da cui
emerge, scrive il settimanale, "la mappa del privilegio di cui si è spesso
favoleggiato e che trova conferma in database e file con messaggi di posta
elettronica e bozze di lettere, indirizzari e minuziosi riepiloghi".
Un'inchiesta che conferma l'analisi di Mario Pirani pubblicata ieri da
Repubblica in cui si denunciava "la lottizzazione a tutti i livelli, la
spartizione a accanita fra i partner di ogni posto pubblico o parapubblico
a disposizione".
Il dossier pubblicato dall'Espresso, per esempio, racconta che il 21 aprile
2004 parte una lettera indirizzata al vicepremier Gianfranco Fini per
informarlo che la sua "richiesta di valorizzazione" dell'ingegnere P. T. è
andata a buon fine e che adesso il "segnalato" "ha un ruolo di maggiore
ampiezza manageriale in coerenza col profilo manageriale ed esperenziale
posseduto".
Un altro esempio? Nella primavera del 2005, poco prima delle elezioni
regionali, le Poste decidono di assumere a tempo determinato 100 persone e
si decide di ripartire la richiesta fra diverse società di lavoro
interinale. Ma il file registra un deciso intervento del ministero delle
Telecomunicazioni, nella persona di Massimo Condemi, capo di gabinetto del
ministro Gasparri, che invia 75 nominativi da inserire. Le Poste "bloccano"
così 60/65 posti per soddisfare le esigenze del ministero. Esigenze corpose
visto che "segnalano" anche Franco Medici e Giovanni Bruno, consiglieri di
Gasparri, e il capo della sua segreteria Ranieri Mamalchi. E Condemi ha una
parte nell'assunzione di Flaminia Volpi, nipote di un altro consigliere di
Gasparri: Franco Volpi.
Dal database emergono altri intrecci familiari: per esempio l'assunzione
della sorella del sottosegretario alle Riforme Aldo Brancher o quella del
nipote del sottosegretario all'Economia Mario Baldassarre. E nei file
compare anche il nome di Giulio Tremonti che segnala, insieme all'ex
consigliere di Poste italiane Francesco Valsecchi, il figlio di Alberto De
Ghislanzoni Cardoli, figlio di Giacomo, presidente forzista della
commissione Agricoltura della Camera. Segnalazione che va a buon fine. Un
intreccio fra politica e impresa che non risparmia nessuno: nemmeno i
sindacalisti delle Poste, presenti in forze fra i segnalatori. E c'è anche
il nome di Savino Pezzotta. O i cardinali presenti con Achille Sivestrini e
George Marie Cottier.
Ma la parte del leone la fanno i politici. Di centrodestra, ma anche di
centrosinistra. Per esempio ci sono i nomi di Clemente Mastella e Salvatore
Cardinale, ex ministro delle Telecomunicazioni. Quello di Michele Lauria,
ex sottosegretario, popolare. Appaiono anche Marco Follini, Carlo
Giovanardi ed Enrico La Loggia. C'è anche Walter Veltroni che perora
l'assunzione a tempo determinato per una signora che le Poste definiscono
"in una situazione familiare molto disagiata". Infine per dare un pizzico
di mistero c'è anche un soggetto misterioso, indicato con una semplice V:
maiuscola.
(9 settembre 2005)




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