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Texas: Francis Elaine Newton, possibile innocente, a due settimane dall'esecuzione - appello online su amnesty.it
- Subject: Texas: Francis Elaine Newton, possibile innocente, a due settimane dall'esecuzione - appello online su amnesty.it
- From: press at amnesty.it
- Date: Wed, 31 Aug 2005 13:36:28 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS100-2005 TEXAS: FRANCIS ELAINE NEWTON, POSSIBILE INNOCENTE, A DUE SETTIMANE DALL'ESECUZIONE. SU AMNESTY.IT UN APPELLO PER SALVARLE LA VITA E' prevista il 14 settembre in Texas l'esecuzione, tramite iniezione di veleno, di Francis Elaine Newton, una donna di colore condannata a morte nell'ottobre 1988 per l'assassinio di suo marito e dei suoi due figli, avvenuto nell'aprile 1987. Francis Newton e' stata giudicata colpevole sulla base di prove indiziarie e professa da sempre la propria innocenza. La Sezione Italiana di Amnesty International pubblica oggi sul proprio sito, www.amnesty.it, un appello rivolto alle autorita' texane, affinche' annullino la condanna a morte. Nel suo ultimo ricorso, il nuovo avvocato difensore di Newton ha denunciato una serie di irregolarita' giudiziarie verificatesi nel processo del 1988 e ha sottolineato che la prova usata per condannare Newton, che al contrario avrebbe potuto provare la sua innocenza, e' stata distrutta nel laboratorio del Dipartimento di polizia di Houston. Questo centro, secondo un'inchiesta interna del dipartimento, funziona talmente male che, nell'ottobre 2004, un giudice della Corte d'appello ha chiesto 'una moratoria di tutte le esecuzioni nei casi in cui la condanna si sia basata su prove analizzate dal laboratorio'. Ulteriori informazioni Il 7 aprile 1987, a seguito della segnalazione di una sparatoria, un agente di polizia entro' in un appartamento di Houston, trovandovi Francis Newton e sua cugina Sondra Nelms insieme a tre cadaveri: Adrian Newton, marito di Francis, e i due figli Alton di 7 anni e Farrah di 21 mesi. Durante il processo, Sondra Nelms dichiaro' che quella notte sua cugina aveva portato una borsa in un'altra abitazione, prima che entrambe si recassero a casa dei Newton, dove avrebbero rinvenuto i tre corpi. La borsa conteneva una pistola, che fu successivamente indicata come l'arma del triplice delitto. L'unica prova esibita a carico di Newton fu una traccia di nitriti, trovati su una sua maglietta e giudicati compatibili con i residui dell'esplosione di uno o piu' colpi di pistola. La pubblica accusa omise di informare la giuria sull'esistenza di una seconda pistola, rinvenuta sulla scena del delitto. La difesa, a sua volta, trascuro' di segnalare ai giurati il parere di un gruppo di periti, secondo i quali i nitriti erano particelle di un fertilizzante usato dallo zio di Newton che aveva ospitato nella propria casa, dotata di un ampio giardino, la piccola Farrah mentre la madre era al lavoro. Nel dicembre 2004, la nuova difesa di Newton riusci' a ottenere un primo rinvio dell'esecuzione per consentire di effettuare un nuovo test sulla maglietta. Ma, come e' poi emerso, la traccia di nitriti e' stata distrutta nel corso del primo test effettuato dal laboratorio della polizia di Houston. Sui vestiti, sulle mani o nell'automobile di Newton non furono mai riscontrati residui di sangue, sebbene fosse stato accertato che le tre vittime erano state uccise a bruciapelo. Residui di polvere da sparo non furono trovati sulle sue mani o sul suo maglione. Dal 1973, 121 condannati alla pena capitale negli Usa sono stati rilasciati dal braccio della morte perche' innocenti. FINE DEL COMUNICATO Roma, 31 agosto 2005 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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