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Nepal: i vigilantes aggravano la situazione dei diritti umani
- Subject: Nepal: i vigilantes aggravano la situazione dei diritti umani
- From: press at amnesty.it
- Date: Mon, 29 Aug 2005 13:09:39 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS94-2005 NEPAL: I VIGILANTES AGGRAVANO LA SITUAZIONE DEI DIRITTI UMANI, DENUNCIA UN RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL La presenza delle Forze di difesa dei villaggi - gruppi di vigilantes sostenuti dal governo - sta facendo aumentare il terrore e la violenza nei confronti della popolazione civile del Nepal. Lo denuncia un rapporto reso noto oggi da Amnesty International, basato su una recente missione di ricerca che l'organizzazione per i diritti umani ha condotto nel paese. Secondo Amnesty, la situazione dei diritti umani nelle zone rurali del Nepal continua a deteriorarsi e il paese rimane avvolto in un conflitto brutale, in corso da nove anni tra i ribelli maoisti e le forze di sicurezza. 'La creazione delle Forze di difesa dei villaggi ha significato la fine di ogni distinzione tra combattenti e non combattenti e l'aumento del numero delle vittime tra la popolazione civile. Mantenere la legge deve restare una responsabilita' dello Stato e non dei gruppi di vigilantes' - ha dichiarato Purna Sen, Direttore dei programmi per l'Asia e il Pacifico di Amnesty International. Le Forze di difesa dei villaggi hanno fatto la loro prima comparsa a febbraio, nel distretto della capitale Kathmandu, dove nel giro di una settimana la violenza provocata da questi gruppi ha causato 31 morti e la distruzione di 708 abitazioni. Da allora, i vigilantes hanno esteso le proprie attivita' ovunque, col sostegno del governo e delle forze di sicurezza. Abitanti dei villaggi hanno raccontato ad Amnesty International di essere stati terrorizzati dai membri di questi gruppi, che li hanno picchiati e costretti ad arruolarsi, hanno fatto irruzione in case private e sottoposto le donne a minacce sessuali. Il rapporto di Amnesty International mette in luce numerosi casi di violazioni dei diritti umani da parte sia dei maoisti che delle forze di sicurezza. I delegati dell'organizzazione hanno potuto visitare sospetti maoisti detenuti nelle basi militari e torturati per estorcere confessioni. 'La tortura da parte dell'esercito e' un fatto abituale e sistematico, che avviene in un contesto di assoluta impunita'. Gli stessi esponenti delle forze armate hanno ammesso di ricorrervi per ottenere confessioni' - ha aggiunto Sen. Nel corso della sua visita, la delegazione di Amnesty International ha raccolto le prove di numerose ed efferate atrocita' da parte dei maoisti, tra cui il rapimento e l'uccisione di civili e di personale non armato delle forze di sicurezza. 'Nonostante dichiarino a parole di rispettare le Convenzioni di Ginevra, i maoisti mostrano sul campo ben poca osservanza di queste norme. Gli abusi commessi da tutte le parti coinvolte nel conflitto stanno lasciando un'eredita' di migliaia di vite distrutte e di un paese dominato dalla violenza' - ha concluso Purna Sen. FINE DEL COMUNICATO Roma, 3 agosto 2005 Il rapporto Nepal: fractured country, shattered lives e' disponibile presso l'indirizzo Internet: http://web.amnesty.library/index/engasa310632005 e l'Ufficio stampa di Amnesty International Italia Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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