Rapporto di Amnesty International sul Bangladesh:



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RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL SUL BANGLADESH: L'IMPUNITA' INCORAGGIA
CHI UCCIDE I DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI

La costante incapacita' dei governi del Bangladesh di fermare le uccisioni
di coloro che s'impegnano nella promozione dei diritti umani ha favorito
l'aumento di tali crimini in un clima di totale impunita'. Lo denuncia
Amnesty International in un rapporto pubblicato oggi, dal titolo
'Bangladesh: difensori dei diritti umani sotto attacco'.

Il rapporto denuncia gli arresti arbitrari, la tortura e le accuse
immotivate che colpiscono chi osa prendere la parola sulle violazioni dei
diritti umani nel paese. Queste persone subiscono regolarmente minacce di
morte e aggressioni e talvolta vengono assassinate. I responsabili sono
singoli o gruppi solitamente legati a bande criminali o partiti politici,
cosi' come sicari al soldo di politici locali.

'La mancanza d'azione da parte del governo ha creato un clima di impunita'
nel quale le aggressioni, le torture e gli assassini proseguono nel
silenzio e senza incontrare ostacoli' - ha dichiarato Madhu Malhotra, vice
direttore dei Programmi di Amnesty International. "Solo le autorita'
possono fermare gli abusi commessi da funzionari pubblici o sotto la
supervisione di questi ultimi e reprimere i crimini commessi dalle bande
armate'.

I difensori dei diritti umani e coloro che criticano le autorita' - tra
cui giornalisti, scrittori, accademici, avvocati e personale delle
organizzazioni non governative -  vengono frequentemente arrestati,
sottoposti a maltrattamenti e torture durante la detenzione e perseguitati
da accuse penali insussistenti.

Dal 2000, almeno otto persone che avevano denunciato le violazioni dei
diritti umani sono state assassinate a opera di persone ritenute legate a
bande criminali o a gruppi armati legati a partiti politici. Decine di
altri difensori dei diritti umani sono rimasti gravemente feriti, in
alcuni casi in modo permanente, e hanno bisogno di costanti cure mediche.
Alcuni giornalisti sono stati colpiti alle dita o alle mani, per impedir
loro di impugnare una penna.

La diffusione delle bande armate ha favorito l'insorgenza di una cultura
della violenza delle armi. Le formazioni armate sono sia gruppi di
'studenti' affiliati ai principali partiti politici, sia gruppi che si
definiscono Maoisti e che pare siano legati a singole personalita'
politiche. Chi prende posizione contro i partiti politici o contro singoli
esponenti politici rischia di finire nelle mani di queste bande.

'Le autorita' devono introdurre misure specifiche dirette a proteggere le
persone che vogliono occuparsi della situazione dei diritti umani nel
paese. e' loro diretta responsabilita' portare gli autori di fronte alla
giustizia, a prescindere se siano pubblici funzionari o membri delle bande
armate' - ha proseguito Madhu Malhotra.

Amnesty International chiede al governo del Bangladesh di prendere
provvedimenti per scongiurare gli arresti arbitrari e la tortura dei
difensori dei diritti umani e assicurare indagini rigorose sulle denunce
di minacce di morte rivolte alle persone che denunciano le violazioni dei
diritti umani nel paese.

FINE DEL COMUNICATO Roma, 23 agosto 2005

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Paola Nigrelli
Ufficio Stampa
Amnesty International - Sezione Italiana
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