diario di Annet Henneman (Napule, entrata nel CPT Pontegaleria...)




Teatro di Nascosto - Hidden Theatre
Centro interculturale di Porto Franco della Regione Toscana
Accademia di Teatro Reportage per richiedenti asilo e rifugiati



Dal diario di Annet Henneman
-Napule (4--7-05)
-Entrata nel CPT Pontegaleria in 20 persone tra parlamentari, senatori,
avvocati e tradutori) 5-7-2005 -Partecipazione allo sciopero della fame in
staffetta per la libertà di stampa, i diritti degli immigranti e
 la chiusura dei CPT, promosso da Stefano Mencherini.
-7-7-05


From the diary of Annet Henneman
-Napels (4-7-05)
-Entrance in the detention centre Pontegaleria in Roma with about 20
parliamentarians, senators,
 laywers and  translaters. (5-7-05)
-Partecipation in the campain of Stefano Mencherini, a hungerstrike for
liberty of press  and  rights for immigrants , refugees and the closing of
detention centres -7-7-2005
English text under the Italian


4-7-05
Napule
(Per strada da Caserta al Quartiere Spagnolo dove faremo "Vite Sospese")

pulman 116 da Cercola a Piazza Garibaldi.
salta, scuote
strada rotta
pulman malandato
mi sento a casa
non ci si può stare "da fuori" a Napoli
una volta che ci sei
ci stai dentro
dentro i rumori di traffico
di motorini
di voci
dentro i profumi
i vicoli
dove la gente cerca sollievo dal caldo
per le strade
sui balconi
nel metro vedo il ragazzo che
studia tutte le borse
delle persone sulla scala mobile intorno a lui
sento il "tz tz" dietro di me
il suono che fanno gli uomini con la lingua
quando passo le bancherelle
Nel metro un uomo sviene
sdraiato per terra
forse dal caldo
tre poliziotti lo aiutono ad alzarsi
passo all'altro binario e da lontano vedo
che un agente passa sulla testa dell'uomo
pezzetto per pezzetto
un fazzoletto bagnato
quasi con tenerezza
un atto d'amore dolce
inaspettato
l'uomo scivola giù una altra volta
rallentato
sulla pancia, sostenuto dai tre agenti
arriva aiuto, portano un lettino
lo sdraiano sopra
arriva mio treno, salgo
siamo tutti sudati
sotto quel caldo afoso
scendo a Monte Santo
e cammino dritto
dentro quella Napoli dei vicoli
degli odori,
di quella Napule
che negli anni mi è diventata
così cara
così familiare

5-7-2005
Pontegaleria (CPT a Roma)

Fuori una dimostrazione con tanti stranieri e persone
che lavorano per i diritti umani e contro i CPT
che cercano di avvicinarsi
a chi è diventato il più debole nella nostra società democratica
perdendo la libertà
perché senza documento
senza più voce che può arrivare
fuori del muro
di questo carcere
dove stanno tante donne
tanti uomini
che si chiedono continuamente
perché sono lì
perché "non siamo criminali"

Parte maschile:
ci parlano
da dietro le sbarre
tra chi è lì
tanti rumeni
tutti  da 6/7 giorni
forse vittime di una stampa
che sembra(?) di volere fare intendere
che noi donne rischiamo tanti stupri
da questi stranieri che vengono
da Marocco, Romania e altri paesi lontani...
Tanti lavoravano in nero
(e chi permette questo lavoro?)
hanno una moglie, figli
e sperano di uscire a giorni
senza sapere che stanno lì
ad aspettare un aereo che li riporterà
da dove sono venuti
seguendo una legge
che non da dignità
a chi cerca una vita migliore

Parte femminile:
Ci fanno stare in mezzo a loro
senza essere divise dalle sbarre
e in pocchissimo tempo
ci vengono vicine
e arrivano le loro storie
che sono la conseguenza di una legge
che discrimina la persona
extra comunitaria
che vuole stare in Italia, in Europa
per qualunque ragione sia
e che solo per miracolo
potrebbe avere un visto nel passaporto
se ce l'ha...
flash di voci, facce, bocche che parlano
quante donne giovani
donne dalla Moldavia
dalla Romania (anche qua tante)
dalla Colombia
una donna piange
un'altra dice: "lei è incinta"
"lei ha permesso di soggiorno"
parla per chi non parla la lingua italiana
un'altra dice che è stata violentata
che era andata dalla polizia per denunciare
e che la polizia l'ha portata lì
perché senza documenti
e allora senza difesa e diritto
dice: "lui è ancora libero, io sono qua..."
sguardi rassegnati di chi sa che con questa legge
non ci sarà altra realtà che l'espulsione
sguardi rabbiosi di chi sente l'ingiustizia
sulla sua pelle
ma non si arrende
storie, sono tutte storie diverse
e nello stesso momento
uguali
di donne
che non hanno il diritto
di crearsi una vita come vorebbero


6-7-2005
Oggi non mangio
Oggi è una giornata di riflessione
lo stomaco vuoto porta un silenzio dentro
una tranquillità che conosco
delle volte che ho partecipato ai ramadan
per solidarietà
perché eravamo tutti nella stessa casa
e volevo sapere
e mi piacevano quelle giornate di introspezione

oggi non mangio
perché partecipo allo sciopero della fame in staffetta
promosso da Stefano Mencherini
che ha fatto un documentario
che nessuna televisione ha voluto mettere in onda,
un documentario approfondito, lungo, che racconta
quello che stiamo raccontando da tanto tempo anche noi
teatro di nascosto
racconta di corpi persi
durante viaggi pericolosi
cadaveri
di persone sconosciute, sotterrate
nelle terre d'Italia,
senza nome
cadaveri
che vengono da barche malfatte
da soffocamenti sui camion
cadaveri
di persone che cercavano disperatamente un futuro
un documentario "Mare Nostrum"
che racconta di ingiustizie
di persone che non hanno diritti come noi
del mondo europeo
ma che come extra comunitari
diventano
i senza documento
i senza futuro
i senza passato
per chi guarda
con lo sguardo da fuori
di chi ha vissuto qui

Mare Nostrum si può vedere su Internet sul sito di Stefano Mencherini
(www.stefanomencherini.org)

7-7-2005
Non so cosa dire. Mi addolora questo mondo di crudeltà che non sembra mai
finire. Mi addolora il dolore che stanno vivendo in tanti. Ma un impotenza
e rabbia mi assale. Perché chi parla dei morti innocenti in Iraq (e molti
altri paesi), morti che non sono mai stati contati ufficialmente, mentre
per "i nostri" si conta minuto per minuto, uno per uno.