[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Invito a partecipare alla rassegna di film "CAPOLAVORI DISSEPOLTI" I grandi film della storia del cinema -dal 6/7 al 27/7/2005 c/o ARCI Martiri di Turro Via Rovetta 14 - Milano - Ingresso libero
- Subject: Invito a partecipare alla rassegna di film "CAPOLAVORI DISSEPOLTI" I grandi film della storia del cinema -dal 6/7 al 27/7/2005 c/o ARCI Martiri di Turro Via Rovetta 14 - Milano - Ingresso libero
- From: "Associazione La Conta" <laconta at interfree.it>
- Date: Mon, 4 Jul 2005 11:10:19 +0200
Desideriamo invitarVi a partecipare alla Rassegna di Film "CAPOLAVORI DISSEPOLTI" - I grandi film della storia del cinema, organizzata da ARCI Martiri di Turro e dall' Associazione La Conta che ci sarà, con ingresso libero e gratuito, a partire da mercoledì 6 luglio 2005, alle ore 21,15, nel cortile degl murales e dei gelsomini del Circolo ARCI Martiri di Turro - Via Rovetta, 14 a Milano, come meglio indicato nella copia del volantino che riportiamo di seguito. In particolare ci sarà: mercoledì 6 luglio 2005 alle ore 21,15 - L'ARPA BIRMANA di Kon Ichikawa - 1956 mercoledì 13 luglio 2005 alle ore 21,15 - LA PASSIONE DI GIOVANNA D'ARCO di Carl Theodor Dreyer - 1928 mercoledì 20 luglio 2005 alle ore 21,15 - IL SETTIMO SIGILLO di Ingmar Bergman - 1956 mercoledì 27 luglio 2005 alle ore 21,15 - L'ANGELO STERMINATORE di Luisi Bunuel -1962 Quattro film splendidi e assolutamente fondamentali per la storia del cinema, oggi pressoché introvabili, ma capaci di darci ancora grandi emozioni. Saranno presentati da Tito Saffioti, dell'Associazione La Conta. Vi siamo grati se vorrete dare diffusione elettronica all'iniziativa di cui sopra e/o diffondere la stessa tra le persone che ne possono essere interessate. Vi ringraziamo in anticipo. Ciao, Associazione "La Conta" ARCI Ass.ne LA CONTA-ONLUS Martiri di Turro Storie e culture delle genti del mondo VI INVITANO alla RASSEGNA DI FILM “CAPOLAVORI DISSEPOLTI” I grandi film della storia del cinema mercoledì 6 luglio 2005 “L’ARPA BIRMANA” di Kon Ichikawa - 1956 mercoledì 13 luglio 2005 “LA PASSIONE DI GIOVANNA D’ARCO” di Carl Theodor Dreyer -1928 mercoledì 20 luglio 2005 “IL SETTIMO SIGILLO”di Igmar Bergman - 1956 mercoledì 27 luglio 2005 “L’ANGELO STERMINATORE”di Luis Bunuel - 1962 le proiezioni dei film saranno presentate da: TITO SAFFIOTI - Associazione La Conta alle ore 21,15 nel cortile del murales e dei gelsomini c/o ARCI Martiri di Turro - Via Rovetta, 14 Milano INGRESSO LIBERO E GRATUITO Info: Ass.ne “La Conta” ONLUS – Via Bagutta, 12– Milano – e mail: <mailto:laconta at interfree.it>laconta at interfree.it e Circolo ARCI Martiri di Turro Via Rovetta, 14 – Milano tel. 02 2610933 – <http://www.martiriditurro.com/>www.martiriditurro.com- e mail:<mailto:martiriditurro at tin.it>martiriditurro at tin.it - o O o - L’Arpa Birmana – di Kon Ichikawa L’arpa birmana racconta del soldato Mizushima (Shôji Yasui) che, dopo travagliate vicissitudini prima del rimpatrio forzato dal fronte birmano nel luglio 1945, nelle quali resta ferito ed isolato dal proprio reparto (siamo alla vigilia delle atomiche su Hiroshima e Nagasaki e della resa incondizionata), si traveste da bonzo buddista e, attraversando la Birmania, comincia a girovagare, dapprima cercando di ritrovare il proprio reparto, e poi credendo sinceramente al suo nuovo ruolo, seppellendo i commilitoni uccisi in combattimento. L’uomo, in questo viaggio che è geografico, ma anche spirituale, ricorda gli orrori del conflitto, a cominciare da quello che vede un comandante dell’esercito giapponese (Rentaro Mikuni), intransigente nella propria fedeltà militaresca, portare alla morte tutti i suoi soldati, piuttosto che accettare la resa al nemico. Mizushima è, ovviamente, l’unico sopravvissuto: dopo i furori della guerra e della morte, al bonzo non resta che la ricerca del silenzio e la compagnia di un pappagallo e di un’arpa, strumento che gli è caro, con il quale salvava la vita ai suoi compagni in divisa, suonandola per avvisarli della presenza o meno del nemico. E' un grido contro la guerra e i suoi orrori, e il canto accompagnato dalla sua arpa ne fa un personaggio rapito dalla penna di un poeta. Un capolavoro!! LA PASSIONE DI GIOVANNA D’ARCO di Carl Theodor Dreyer Processo e morte sul rogo di Jeanne d'Arc (1412-31), giovane contadina lorenese, concentrati in un sola giornata (14 febbraio 1431): la Pulzella d'Orléans raccontata come vittima e martire, donna che soffre, opponendo intelligenza, umiltà e la sua solitudine ai giudici di Rouen. Uno dei capolavori del muto, e un vertice nella carriera del danese Dreyer che si serve del primo piano per risolvere l'arduo problema del film storico: col primo piano compensa il tempo con lo spazio e riporta al presente lontani fatti storici: il volto umano come specchio dell'anima e del suo destino. Fondato sulla plasticità dell'inquadratura e sui valori ritmici del montaggio, è in un certo senso il capolavoro dell'espressionismo e, forse, l'unico film espressionista non contaminato da quello letterario e teatrale. Splendido bianconero di Rudolf Maté. La 1ª edizione durava 110 minuti circa (2210 m); nel 1952 fu rieditata, senza scrupoli filologici, in 85 minuti da G.M. Lo Duca con l'aggiunta di una colonna sonora e musiche di Albinoni, Vivaldi, Scarlatti, Bach. Nel 1981, in un istituto psichiatrico norvegese, fu ritrovata una copia, proveniente dal negativo originale distrutto in un incendio, che ha dato origine a una 3ª edizione più completa. IL SETTIMO SIGILLO di Ingmar Bergman Si tratta di un vero e proprio capolavoro (premio speciale della giuria a Cannes nel 1957), che certamente ha saputo significare, per l'autore, un certo tipo di immaginario fantastico. La Morte di Bergman, quel "pagliaccio bianco" come lo stesso regista l'ha definito, ha saputo senz'altro colpire lo spettatore, allora come oggi, con quell'immagine tanto semplice quanto penetrante. La storia in sé ci racconta del ritorno a casa di un Cavaliere crociato, Antonius Block, che colpito dalla peste è destinato a morire. Un'idea però allungherà la sua vita fino al ritorno al proprio maniero, ossia giocare una partita a scacchi con Morte... la partita durerà l'intero viaggio, durante il quale il Cavaliere avrà modo di interrogare se stesso e Morte sul senso della vita, accompagnato da un seguito di personaggi raccolti via via per strada e che danno un'affresco dell'umanità, dallo scettico e navigato scudiero Jons ai semplici e devoti giullari Jof e Mia. Il film si chiude con la silhouette dei protagonisti che danzano assieme alla morte sullo sfondo del cielo bigio... sequenza che lo stesso Bergman riferisce essere stata concepita e realizzata a riprese ormai ultimate, ispirato dalle condizioni metereologiche sul set ormai in via di smantellamento. Uno dei maggiori pregi della pellicola è senz'altro un'elevata potenza visiva ed espressiva, grazie anche ad un'ottima fotografia e ad un raffinato bianco e nero, che una regia intelligente ed accorta ha saputo sfruttare ottimamente, giocando con luci ed ombre in modo da rendere ogni immagine un quadretto che resta impresso negli occhi dello spettatore. Mirabile, da questo punto di vista, la scena in cui nella foresta Antonius attende la Morte, seduto dinanzi alla scacchiera, col il capo chino e la mantella avvolta: un Cavaliere stanco che sa di dover prima o poi fare i conti col proprio destino. Altro punto da assegnare al regista è tutta la sequenza dell'arrivo dei flagellanti, che interrompono la festa messa in scena da Jof e la sua compagnia, in un contrasto che trasmette tutto l'orrore e l'angoscia di una Morte che incombe sulla vita degli uomini. L’ANGELO STERMINATORE di Luis Bunuel Tratto da un soggetto teatrale scritto da José Bergamin intitolato Los naufragos e sceneggiato oltre che dallo stesso Buñuel anche da Luis Arcoriza, L’Angelo Sterminatore è uno dei film più belli diretti dal grande maestro spagnolo. La trama è solo un pretesto per scavare nei meandri della psicologia umana del mondo borghese la cui morale, per Buñuel, diventa antimorale. Dopo una prima teatrale, una comitiva dell'alta borghesia viene invitata a cena in una villa di amici. Sul tardi, mentre ascoltano una pianista, si accorgono che la servitù si è inspiegabilmente eclissata. Cercano di uscire dalla villa ma qualcosa li trattiene. Sono prigionieri di loro stessi e improvvisamente si ritrovano, quasi fosse il giorno dell'Apocalisse, a piangere sul loro destino. La situazione si fa sempre più tesa, i loro dialoghi sempre più amari e violenti fino al "sacrificio carnale" di una giovane ragazza che viene posseduta dal loro ospite. Solo allora crederanno di essersi liberati dal loro incubo. - o O o - Nota bene: L’Associazione La Conta O.N.L.U.S. utilizza la posta elettronica solo per diffondere messaggi di informazioni e comunicazioni sulle proprie attività culturali e di solidarietà sociale nonché di associazioni e/o altre realtà con le quali la stessa collabora, senza fini di lucro. In relazione alle Leggi 675/96, n 196/2003 e successive modifiche di tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento di dati personali, si precisa che gli indirizzi e-mail provengono da nostri soci, da conoscenze personali di amici/che e conoscenti, da contatti avuti in occasione delle nostre attività, dalla rete o da elenchi e servizi di pubblico dominio. Se questo messaggio vi è giunto per errore o non desiderate ricevere altre comunicazioni è sufficiente rispondere alla presente e-mail con la parola "cancella" e provvederemo immediatamente a togliere il vostro indirizzo dall'elenco.
- Prev by Date: no cpt
- Next by Date: Fw: Chiudere i CPT
- Previous by thread: no cpt
- Next by thread: Fw: Chiudere i CPT
- Indice: