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messico e nuvole
- Subject: messico e nuvole
- From: "giusticlaudio" <giusticlaudio at aliceposta.it>
- Date: Mon, 4 Jul 2005 10:09:24 +0200
<mailto:giusticlaudio at aliceposta.it>giusticlaudio at aliceposta.it MESSICO E NUVOLE Forlì, 29 giugno 2005, Furman Day. Elisabetta Zamparutti, di Nessuno tocchi Caino, non ha gradito le mie ultime critiche. Questa E' la mia risposta. Di seguito troverete il testo della sua e-mail. Gentile Signora Zamparutti: La ringrazio per avere utilizzato, rivolgendosi alla mia augusta persona, il titolo di Dottore. Ci tengo molto. L'ho conquistato, con grande fatica e in tempi non sospetti, grazie a una splendida tesi sul dissenso sovietico. Sono anche molto lieto che, dopo tanti anni, qualcuno di NTC esca dalla torre d'avorio e si confronti con chi, al contrario di Voi, fa parte della World Coalition Against the Death Penalty. Penso che avreste dovuto farlo anche in passato e che sarete costretti a farlo di nuovo in futuro. Cara Signora Zamparutti, Non mi permetterei mai di dire che il Messico E' un paese abolizionista totale se non fosse Amnesty International ad affermarlo. <http://web.amnesty.org/pages/deathpenalty-countries-eng>http://web.amnesty.org/pages/deathpenalty-countries-eng "Mexico abolished the death penalty for all crimes in April 2005" Lei evidentemente confonde l'abolizione delle leggi che consentono la pena di morte con la scomparsa della "pena di morte" dalla costituzione. Se Lei avesse ragione anche l'Italia non sarebbe un paese abolizionista totale dato che, grazie al governo Berlusconi, la revisione costituzionale, che doveva far sparire la "pena di morte" dalla nostra carta fondamentale, E' stata bloccata. In quello che Lei chiama rapporto si legge che: "La Cina prevede due tipi di sentenza capitale: l'esecuzione immediata e la condanna "con sospensione" della pena per due anni, che diventa definitiva qualora il condannato abbia commesso altri reati durante il periodo di sospensione." Credo che quelli che Lei definisce "modesti lettori" capirebbero la differenza con la "buona condotta in carcere". Lei mi ha inviato una lunga serie di lanci d'agenzia relativi al Massachusetts, ma in quello che si ostina a chiamare rapporto non ve n'E' traccia. Lo stesso vale per il Maryland. Rimangono quindi valide tutte le mie critiche. Sul sistema giudiziario americano Lei fa una confusione in cui E' impossibile mettere ordine. Mi limito quindi a ricordare ai nostri lettori che, dalla sentenza Ring in avanti, la pena di morte E' decisa solo da una giuria e, con la parziale esclusione di Alabama e Florida, all'unanimità ("If the jurors cannot agree unanimously upon a sentence, they are considered deadlocked and a mistrial is ordered" VICTOR STREIB, "Death Penalty", St Paul MN, West Group, 2003, p. 173), e che, prima della sentenza Ring, in Arizona, Idaho e Montana la sentenza era decisa da un giudice, in Colorado e Nebraska da un panel di tre giudici, mentre in Alabama, Florida, Delaware e Indiana, il giudice poteva anche ribaltare la decisione, presa a maggioranza, dalla giuria. Irrilevante E' il fatto che la sentenza venga poi pronunciata da un giudice togato. Attualmente E' cosa dubbia che Alabama e Florida possano mantenere la decisione presa a maggioranza dalla giuria e confermata dal giudice. (ROBERT M. BOHM "Deathquest II" Cincinnati, Anderson pub. 2003, p. 47). Al contrario di quanto Lei afferma le possibilità di appello erano tutt'altro che infinite ben prima che la sentenza Teague e la AEDPA le riducessero ulteriormente. Lei fa inoltre una serie di affermazioni incredibilmente lontane dalla triste realtà dei fatti. L'appello americano E' un intricato ginepraio nel quale i Caini si sono persi da molto tempo. Nella versione inglese del vostro rapportino non si parla mai di Harmless Error, New Rule, Procedural Default e Finality. Senza contare poi che non avete idea di cosa sia l'appello habeas corpus: ma forse E' meglio. Infine, gentile Signora Zamparutti, sono lieto di sapere che non avete intenzione di metterVi in concorrenza con la mia augusta persona: avete ragione, potreste farVi male. Tuttavia, visto che in diverse occasioni, avete modificato le Vostre bislacche affermazioni sulla base delle mie critiche: confido che continuerete a farlo anche in futuro. Approfitto dell'occasione per invitare Lei e gli altri Caini al seminario sulla pena di morte che terrò a partire dal 22 ottobre. A presto. Suo Dott. Claudio Giusti Socio fondatore della World Coalition Against the Death Penalty TESTO DELL'E-MAIL CHE NON E' PIACIUTA ALLA SIGNORA ZAMPARUTTI AL SOLITO Nessuno tocchi Caino ha presentato il solito rapportino. Dico "il solito" perché contiene "le solite" stupidaggini: in parte nuove e in parte riciclate. Fra le nuove il Massachusetts dove, all'insaputa dei radicali, il governatore sta tentando di reintrodurre la pena capitale. Viene poi il Maryland ove, dopo avere bofonchiato di moratorie, i Caini giudiziosamente dimenticano che l'esecuzione di Steven Oken ha chiuso ogni speranza. Infine il Messico che, alle spalle della Zamparutti, E' passato fra gli abolizionisti totali. Le scemenze riciclate sono "le solite" idiozie sulla Cina e gli Stati Uniti di cui Vi ho già parlato infinite volte. Anche se NTC non lo dice E' Singapore ad avere il più alto numero di esecuzioni e la Moratoria alle Nazioni Unite produrrà solo guai. Lo scritto che segue E' di qualche tempo fa e contiene "le solite" critiche, ma anche le scempiaggini sono sempre quelle. PENA DI MORTE, QUISQUILIE, PINZILLACCHERE E NTC. Anche quest'anno quelli di Nessuno tocchi Caino hanno fatto i salti mortali per non farci rimpiangere il delirio pannelliano, ma non ce l'hanno fatta. Sono però riusciti a dimostrare che nemmeno loro sono in grado di capire quello che scrivono. Incuranti del ridicolo, dopo le rituali pinzillacchere sulla Cina, hanno riesumato il loro cavallo di battaglia: le quisquilie sugli Stati Uniti. Prima hanno scritto che le condanne a morte sono emesse dai giudici, poi che una sentenza della Corte Suprema prevede che solo le giurie possano decidere della vita o della morte. Gli USA: "La procedura penale statunitense divide un processo per omicidio in due fasi distinte. Nella prima fase (la sentenza) una giuria popolare decide se l'imputato E' innocente o colpevole. Durante la seconda fase (la condanna) un giudice, oppure una corte formata da 3 giudici (a seconda degli stati) valuta le circostanze aggravanti e attenuanti e decide la condanna. Anche gli appelli sono divisi in due fasi: quelli su innocenza o colpevolezza e quelli sull'entità della condanna." (…) "Nel caso Ring vs Arizona i giudici della Corte [Suprema] hanno stabilito l'incostituzionalità delle norme che attribuiscono ad un giudice monocratico o una giuria di giudici, anziché a una giuria popolare, la valutazione delle circostanze aggravanti e attenuanti e la decisione della pena nei casi capitali. La sentenza incide nella seconda fase del procedimento penale americano, quella che attiene alla pena. " La profondità del loro stato confusionale E' evidente. I Caini brancolano nel buio. Ignorano che la prima fase del dibattimento si chiude con il verdetto: colpevole o non colpevole, e che E' la seconda fase (prevista solo per l'omicidio capitale) a concludersi con la sentenza: vita o morte. I poveri tapini non sanno, ma non sono gli unici, che le giurie decidono all'unanimità sia il verdetto che la sentenza (non entro in dettagli troppo tecnici e vi rimando al mio "chiacchiere e distintivo"), e non hanno la più pallida idea di come funziona l'appello americano. In quel paese gli appelli per le condanne capitali si dividono in diretti e habeas corpus (statale e federale) e possono portare all'annullamento del verdetto, e quindi a un nuovo processo, o all'annullamento della sola sentenza. In essi non si dibatte di innocenza o colpevolezza, perché la presunzione d'innocenza (sempre ci sia stata) E' caduta dopo il primo e unico giudizio di merito. Nell'appello (non automatico nemmeno per le condanne a morte) E' il condannato a dover dimostrare che al processo ci sono stati errori così gravi e numerosi da richiederne l'annullamento. La Cina: "La Cina prevede due tipi di sentenza capitale: l'esecuzione immediata e la condanna "con sospensione" della pena per 2 anni, che diventa definitiva qualora il condannato abbia commesso altri reati durante il periodo di sospensione." Mi E' impossibile capire dove abbiano scovato una tale oscena nefandezza, comunque le cose stanno così: se il condannato che ha ricevuto la sospensione dimostra di essere pentito ed avviato sulla via della riforma la sentenza di morte E' commutata nel carcere. (Cfr: Amnesty International. China, No One is Safe. ASA 17/01/1996 e People's Republic of China Executed "according to law"? ASA 17/003/2004) TESTO DELL'E-MAIL DELLA SIGNORA ZAMPARUTTI Caro signor Giusti, anzi, come sembra tener a precisare, Dottor Giusti, ci E' giunto un Suo messaggio che, verso la conclusione, avverte: "Può darsi che qualcuno di voi sia finito per sbaglio nella mia rubrica". Essere finiti per sbaglio o meno nella Sua rubrica non ci preoccupa, ci preoccupo un po' di più le stravaganti idee che sono finite per sbaglio nella sua testa. NtC pubblica oltre 200 pagine l'anno di costanti aggiornamenti sulla pena di morte negli USA. Può darsi che essi contengano qualche piccola imperfezione. Quelle che però segnala lei non lo sono. Massachussetts Lei ritiene che i poveri scemi caini non si siano accorti che qualcuno, il governatore, stia tentando di reintrodurre la pena di morte in Massachussetts. Spiace deluderla: alle date che seguono troverà i dettagliati articoli che seguono. Per il resto, per fortuna, la sola volontà del governatore non E' sufficiente a reintrodurre la pena di morte. Dichiarazioni dei singoli politici ce ne sono sempre molte, e per scelta non annoiamo i nostri lettori fino a quando non passano dallo stadio di propaganda a quello più preoccupante di iniziativa politica con qualche possibilità di venir accettata. Seguiamo attentamente la questione, e appena non il governatore ma il parlamento si sarà indirizzato sulla brutta via, segnaleremo il fatto. [QUI SEGUE UNA LUNGA SERIE DI LANCI D'AGENZIA CHE SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE. SEMPRE CHE ABBIATE TEMPO DA PERDERE]. Maryland Lei ritiene che i caini, dopo aver "bofonchiato di moratorie", non si siano accorti che c'E' stata una esecuzione che avrebbe rovinato tutto. Lei capirà che se ogni volta che c'E' una esecuzione dovessimo rinunciare all'idea che prima o poi una moratoria possa passare, avremmo chiuso da un pezzo. Comunque noi abbiamo adeguatamente segnalato sia i meritori tentativi di arrivare ad una moratoria legale (e non solo de facto), ed anche il suo fallimento. Noterà, se ne ha voglia, che avevamo anche segnalato l'intenzione del governatore di porre il veto nel caso la moratoria fosse stata approvata dal parlamento. [COME SOPRA] Messico Si documenti dottor Giusti: il Messico non E' affatto passato formalmente (ancora) tra gli abolizionisti totali. Il 23 giugno 2005, la Camera dei Deputati messicana ha approvato un emendamento che elimina la pena capitale dalla Costituzione, inserendo a chiare lettere una sua proibizione. Il 18 marzo 2005 era passato al Senato in seconda lettura, ma la riforma costituzionale necessita ora dell'approvazione da parte dei parlamenti di due terzi dei 31 stati della federazione messicana, dopo di che il Messico diverrà un paese totalmente abolizionista. Cina PerchE' la sospensione di due anni si traduca in una commutazione della pena di morte, E' necessario che si sia determinata una - diremmo noi - "buona condotta in carcere" nel periodo di sospensione, il che si misura obiettivamente solo con il fatto che il detenuto non abbia compiuto in carcere atti illegittimi o illegali. Insomma, dottor Giusti, pur nell'esigenza di semplificare la vita ai nostri modesti lettori, che non sono né intelligenti né ferrati come Lei, noi facciamo un discreto lavoro di divulgazione, con un più che accettabile compromesso tra esattezza, brevità, e soprattutto comprensibilità. Condanne emesse da giudici Lei poi si confonde un po' con le date e un po' con i concetti rispetto alla sentenza del 24 giugno 2002 della Corte Suprema degli Stati Uniti secondo la quale la presenza delle aggravanti che portano alla condanna a morte deve essere verificata da una giuria popolare, non da un giudice o una giuria di giudici. Noi abbiamo riportato sia la sentenza, che le varie successive applicazioni. Legga bene le righe qui sopra con cui noi, cercando di essere esatti ma anche concisi, abbiamo riportato la notizia: non E' affatto vietato ad un giudice o ad una giuria di condannare a morte un imputato. Gli E' stato vietato, dal 24 giugno 2002, di modificare il capo di imputazione rispetto a quello che in italiano si chiamerebbe "rinvio a giudizio". Contestare ad un imputato aggravanti che non erano previste al momento del rinvio a giudizio può essere fatto solo sottoponendole prima ad una giuria popolare, che le deve approvare "oltre ogni ragionevole dubbio". Se leggesse le nostre schede dei singoli 38 stati in cui la pena di morte E' in vigore, scoprirebbe che la legislazione E' molto differenziata, e a proposito di "giudici che emettono condanne a morte" troverebbe, vecchio di solo un mese, il seguente esempio: In Nebraska, il 16 maggio 2005 (troverà la notizia sul nostro sito) E' stata una giuria composta da tre giudici a confermare la raccomandazione espressa da una giuria popolare, condannando a morte Jeffrey Hessler. Noti inoltre altre notizie: 5 febbraio 2004 - Ohio - Una corte composta da tre giudici della Butler County Common Pleas Court ha emesso una condanna morte contro Donald Ketterer, 54 anni. Ketterer la settimana scorsa aveva sottoscritto una dichiarazione di colpevolezza riguardo l'omicidio di un uomo di 85 anni, Lawrence Sanders, commesso nel febbraio dello scorso anno nel corso di una rapina. Ketterer aveva anche rinunciato al diritto ad essere giudicato da una giuria popolare. (fonti: WHIO TV News) 28 aprile 2004 - North Carolina - A Richmond la 4th U.S. Circuit Court of Appeals in seduta plenaria ha modificato la decisione presa lo scorso anno (vedi 5 febbraio 2003) da tre giudici della stessa corte di annullare la condanna a morte di Timothy Lanier Allen. Lo scorso anno era stato deciso l'annullamento della condanna ritenendo che nel processo di formazione della giuria popolare la pubblica accusa aveva tenuto un atteggiamento razzista avendo volutamente escluso tutti i neri, in un processo in cui l'imputato, nero, era accusato di aver ucciso il poliziotto Raymond Worley, bianco, nel 1985. Nella decisione odierna l'accusa di pregiudizio razziale non E' stata accettata, ma ugualmente la corte ha ritenuto dii confermare l'annullamento della condanna a morte perché le istruzioni date alla giuria popolare nel corso del processo non erano adeguate. Il processo torna alla Halifax County. (fonti: Associated Press) Lei poi ci bacchetta, sostenendo che le condanne a morte sono emesse solo all'unanimità, e solo dalle giurie popolari. Con una certa preveggenza, dichiara di non voler entrare in "dettagli troppo tecnici", e preferisce tagliar corto. Fa bene a non entrare in "dettagli troppo tecnici", perché Lei E' vistosamente fuori strada. Per prima cosa, ad esempio, SEMPRE negli USA le condanne a morte sono formalmente emesse da giudici, SEMPRE. Il termine corrente che usano gli americani E' "una giuria popolare ha espresso la raccomandazione che X venga condannato a morte". In alcuni stati invece la formula E' effettivamente "la giuria popolare ha deciso la condanna a morte di X", ma che si tratti di raccomandazione o di condanna, rimane il fatto che la condanna formale, e anche a rigor di logica e di rudimenti elementari di diritto, non può non essere affidata ad un giudice togato, o come ancora succede in alcuni stati, ad una corte composta da tre giudici. Il quale giudice, per legge, deve tenere "in grande considerazione" il parere della giuria popolare, ma può, in molti stati, effettuare un "overule", ossia "scavalcare" la giuria popolare, sia diminuendo la pena rispetto a quella decisa dalla giuria, sia aumentandola. Le segnalo alcuni esempi tra le centinaia che potrebbe trovare sul nostro sito: 7 maggio 2005 - Mississippi - La giudice Dale Harkey ha accolto la raccomandazione espressa ieri da una giuria popolare della George County, ed ha condannato a morte Joseph Bishop Goff. Goff, 29 anni, E' accusato di aver ucciso, il 27 agosto 2004, Brandy Stewart Yates, 29 anni. (fonti: Associated Press) 13 maggio 2005 - Florida - A Bartow, il giudice Roger Alcott ha accolto la raccomandazione espressa all'unanimità da una giuria popolare della Polk County, ed ha condannato a morte Harold Blake. Blake E' accusato di aver ucciso il 12 agosto 2002, nel corso di una rapina, Maheshkumar Patel, 37 anni. (fonti: Tampa Bay Online) 16 maggio 2005 - California - Una giuria popolare della Orange County ha deciso la condanna a morte di Alejandro Avila, 30 anni. Il 28 aprile Avila era stato riconosciuto colpevole del rapimento, delle molestie sessuali e dell'uccisione di una bambina di 5 anni, Samantha Runnion. La bambina fu rapita dal giardino della sua abitazione il 15 luglio 2002. il giudice William Froeberg formalizzerà la sentenza il 22 luglio. (fonti: Associated Press) 3 giugno 2005 - Delaware - Il giudice William C. Carpenter Jr. della New Castle County Superior Court ha deciso di non seguire la raccomandazione espressa dalla giuria popolare, ed ha condannato all'ergastolo Michael E. Keyser, 24 anni. Lo scorso novembre Keyser era stato riconosciuto colpevole di aver ucciso, il 29 settembre 2003, assieme ad un complice, una ragazza di 16 anni, Kimberly Holton. La settimana successiva la stessa giuria popolare aveva votato 10-2 a favore della condanna a morte. Il giudice Carpenter ha invece deciso per una condanna minore, ritenendo che l'imputato sia stato veritiero nell'attribuirsi un ruolo minore nell'omicidio, omicidio peraltro in contrasto con la precedente condotta di Keyser. [...] Secondo la legge del Delaware, il giudice deve dare "grande importanza" al parere della giuria popolare, cosa che il giudice Carpenter assicura di aver fatto.(fonti: Delaware State News) 8 giugno 2005 - Connecticut - Al termine della ripetizione del processo, Todd Rizzo E' stato di nuovo condannato a morte. Era stato condannato una prima volta nel 1999 dopo aver confessato l'omicidio di un ragazzo di 13 anni, Stanley Edwards IV, commesso il 30 settembre 1997. Il 6 ottobre 2003 (vedi) La Corte Suprema di stato aveva annullato la condanna a morte (non il verdetto di colpevolezza) rilevando irregolarità nel modo in cui la giuria popolare aveva valutato le attenuanti e soprattutto le aggravanti, che dovrebbero essere riscontrate "oltre il ragionevole dubbio". Todd, per questo processo, aveva deciso di farsi giudicare da una corte composta da 3 giudici e non dalla giuria popolare. La corte, composta dai giudici Salvatore C. Agati, Thomas V. O'Keefe Jr. e William T. Cremins, ha ritenuto che le aggravanti potessero essere applicate "oltre il ragionevole dubbio", ed ha quindi emesso una nuova condanna a morte, che sarà formalizzata il 23 giugno. (fonti: Associated Press) 17 giugno 2005 - Alabama - Al termine della ripetizione della fase di sentenza (quella in cui viene determinata l'entità della pena), George Martin E' stato di nuovo condannato a morte. Martin E' accusato di aver ucciso, nell'ottobre 1995, la propria moglie, Hammoleketh Jackson Martin, 33 anni, per intascare l'assicurazione sulla vita. Processato nel maggio 2000, una giuria popolare aveva raccomandato 8-4 che Martin venisse condannato all'ergastolo senza condizionale. Nel luglio di quell'anno, invece, il giudice Ferrill McRae della Mobile County Circuit Court, aveva emesso una condanna a morte, ritenendo che le modalità dell'omicidio, la donna era stata arsa viva, costituissero automaticamente l'aggravante della "particolare odiosità, atrocità o crudeltà". Lo scorso anno la Corte Suprema di stato aveva ordinato la ripetizione della fase di sentenza, ricordando al giudice il dovere di tenere in "grande considerazione" l'opinione della giuria popolare, che sostanzialmente equivale ad una circostanza attenuante in grado di controbilanciare le aggravanti. Venerdì il giudice McRae ha detto di aver riflettuto bene su tutti gli elementi del processo e sulle raccomandazioni indirizzategli dalla Corte Suprema, ma di ritenere tuttora che "la morte E' l'unica sentenza appropriata". Martin, ex poliziotto, ha ora 47 anni. (fonti: Mobile Register, Montgomery Advertiser) Come vede, il parere di una giuria popolare deve essere sempre ratificato da un giudice, in TUTTI gli stati. Lei sbaglia vistosamente anche quando asserisce che le condanne devono essere emesse all'unanimità. Se avesse tempo di leggere i nostri aggiornamenti, scoprirebbe che spesso le cronache dei giornali americani ci permettono di citare quanti dei 12 giurati popolari hanno votato per la condanna a morte, e quanti contro. Ad esempio: 29 aprile 2005 - Florida - una giuria popolare ha espresso 9-3 la raccomandazione che Andrew Michael Gosciminski venga condannato a morte. Il giudice Burton Conner formalizzerà la sentenza il 7 giugno. (fonti: TCPalmCoast)". 4 marzo 2005 - Alabama - Una giuria popolare della Bessemer County ha espresso 11-1 la raccomandazione che Aundra Marshall venga condannato a morte per gli omicidi di Clarence R- Kile, 48 anni, e sua moglie Allison Kile, 39 anni, avvenuti nel febbraio 2004. La giudice Teresa Petelos, del Jefferson County Circuit, ha fissato al 22 aprile la data di formalizzazione della sentenza. (fonti: Associated Press) Lei poi cerca di insegnarci il meccanismo degli appelli. Nella parte in inglese troverà tutti i termini "tecnici" giusti, perché immaginiamo che a leggere la versione inglese del sito siano persone che conoscono il sistema penale anglosassone. Nella versione in italiano, partendo dal presupposto che il nostro sistema giudiziario E' molto diverso, usiamo delle "semplificazioni", che di solito vengono commentate positivamente dai nostri consultatori. Noi spieghiamo sempre che c'E' una fase in cui viene decisa la condanna o meno (the verdict phase), e poi, in caso di condanna, la fase successiva, quella in cui viene decisa la pena (the penalty phase). E spieghiamo ovviamente che anche per gli appelli si segue lo stesso schema: a differenza del sistema italiano, in cui l'imputato chiede in una unica istanza di rivedere sia il verdetto di colpevolezza che l'entità della pena, nel sistema americano le due cose marciano separate. La cosa di solito E' molto favorevole per l'imputato, perché, in America, gli mette a disposizione un numero quasi infinito di possibili appelli, visto che può chiedere di riesaminare ogni singola prova che ha portato alla sua condanna, e ogni singola attenuante o aggravante che ha determinato la pena. In conclusione e a proposito di perdita di tempo, questa E' la prima e sarà anche l'ultima volta che replichiamo in maniera dettagliata alla mole di critiche, mistificazioni, insulti che lei da qualche anno riversa sulla nostra attività che non sarà certamente perfetta in tutti i suoi aspetti ma credo sia almeno degna di rispetto. Lei mostra di essere un maniaco della pena di morte (soprattutto di quella americana), ma noi, stia sicuro, non entreremo mai in concorrenza con lei. E' arrivata l'estate: se le E' possibile, si riposi un po'. Elisabetta Zamparutti P.S. La pregherei di inoltrare questo testo a tutti i destinatari - che conosce solo lei - della mail che E' arrivata anche a me. Può darsi che qualcuno di voi sia finito per sbaglio nella mia rubrica. Some of you can receive my letter by mistake. PASS IT ON! FATE CIRCOLARE QUESTO MESSAGGIO! Non dimenticate mai che la lotta per i diritti umani e contro la pena di morte E' la stessa in tutto il mondo Never forget that the fight for human rights and against the death penalty is the same in all the world COMITATO "3 LUGLIO 1849" Per i diritti umani, contro la pena di morte Membro fondatore della World Coalition Against Death Penalty COMMITTEE "3rd JULY 1849" For human rights, against the death penalty Founding member of the World Coalition Against Death Penalty c/o DOTT. CLAUDIO GIUSTI VIA DON MINZONI 40, 47100 FORLI'. ITALIA TEL. 39/0543/401562 39/340/4872522 e-mail <mailto:giusticlaudio at aliceposta.it>giusticlaudio at aliceposta.it <http://www.ambienteweb.org/modules.php?name=News&new_topic=21>http://www.ambienteweb.org/modules.php?name=News&new_topic=21 <http://controlapenadimorte.splinder.com/>http://controlapenadimorte.splinder.com/ <http://www.agliincrocideiventi.it/Index.htm>http://www.agliincrocideiventi.it/Index.htm <http://www.flipnews.org/italia/antonio_russo/index_diritti_umani.htm>http://www.flipnews.org/italia/antonio_russo/index_diritti_umani.htm La Repubblica Romana fu il primo stato sovrano a scrivere nella propria costituzione l'abolizione totale della pena di morte, il 3 luglio 1849. Il Comitato, ispirandosi alla tradizione libertaria ed abolizionista del nostro Paese, si batte contro la pena di morte e per il rispetto dei diritti umani indicati agli articoli 2 - 21 della Dichiarazione Universale. The Roman Republic was the first state to write in its constitution the total abolition of the death penalty, on 3rd July 1849. This Committee follows this tradition fighting against the death penalty and for the human rights listed in the articles 2-21 of the Universal Declaration of 10th December 1948.
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