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Immigrazione: replica del presidente Marco Bertotto alle affermazioni del ministro Pisanu
- Subject: Immigrazione: replica del presidente Marco Bertotto alle affermazioni del ministro Pisanu
- From: press at amnesty.it
- Date: Mon, 18 Apr 2005 13:17:31 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS53-2005 IMMIGRAZIONE: DICHIARAZIONE DI MARCO BERTOTTO, PRESIDENTE DELLA SEZIONE ITALIANA DI AMNESTY INTERNATIONAL, IN MERITO ALLE AFFERMAZIONI DEL MINISTRO DELL'INTERNO PISANU In merito alle affermazioni del ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, cosi' come riportate oggi dalle agenzie di stampa, secondo cui Amnesty International esprime 'posizioni pregiudiziali nei confronti del governo italiano in tema di immigrazione', Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana dell'associazione, ha replicato: 'Ripetiamo al ministro Pisanu quanto gia' detto ieri all'europarlamentare Stefano Zappala', cioe' che sbaglia a parlare di pregiudizio. Quello di Amnesty International e' un 'post-giudizio' basato sull'osservazione dello scarto esistente tra le norme del diritto internazionale in materia di rifugiati e la prassi ormai ricorrente delle autorita' italiane di effettuare deportazioni di cittadini stranieri verso paesi, come la Libia e l'Egitto, che notoriamente non rispettano i diritti umani e in particolare i diritti dei rifugiati'. 'Cogliamo l'occasione' ha aggiunto Bertotto 'per riproporre al ministro Pisanu alcune domande alle quali non ha mai risposto, nonostante le nostre numerose lettere e richieste di incontro rimaste fino ad oggi inascoltate. Perche' non viene reso pubblico il contenuto dell'intesa con la Libia, sulla base della quale stanno avvenendo le deportazioni? Com'e' possibile che in pochissimi giorni, come sarebbe accaduto a fine marzo, 559 cittadini stranieri vengano identificati e ricevano un decreto di respingimento individuale in una lingua a loro conosciuta, come prevedono le norme italiane? Come vengono garantiti l'accesso alle procedure di richiesta di asilo e la tutela legale dei cittadini stranieri trattenuti a Lampedusa e negli altri centri? Ha letto i rapporti di Amnesty International - che gli sono stati puntualmente inviati - in cui si denuncia il fatto che i cittadini stranieri respinti in Libia non riceveranno un esame individuale delle domande di asilo, rischiano di essere detenuti arbitrariamente e in isolamento, in campi con condizioni di vita estremamente misere e in cui l'Alto Commissariato dell'Onu per i rifugiati (Acnur) non ha accesso? Sa che l'ingresso di investigatori libici nel centro di Lampedusa durante le procedure di identificazione, com'e' accaduto lo scorso marzo, ha costituito una violazione del diritto internazionale perche' ha messo a rischio eventuali richiedenti asilo libici?'. 'Se veramente, come il ministro ha piu' volte sostenuto, nei centri per stranieri tutte le norme in materia di diritti umani sono rispettate' ha concluso il presidente della Sezione Italiana 'allora invitiamo il ministro Pisanu a consentire l'ingresso non solo all'Acnur, ma anche ai ricercatori di Amnesty International'. FINE DEL COMUNICATO Roma, 15 aprile 2005 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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