trasformare la Fiat in una public company. Messaggio da inviare e diffondere se condiviso



 
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
 
Cari amici,
                     il Movimento ha preparato quest'altro documento per il recupero del patrimonio sociale della Fiat; che ha inviato ai segretari dei tre maggiori sindacati confederali, e dei corrispettivi metalmeccanici; e che v'invita a inviare e diffondere, anche modificandolo. Gli indirizzi email sono i seguenti:
 
Gli indirizzi postali:
CGIL Corso d'Italia 25, 00198 Roma
FIOM Corso Trieste 36, 00198 Roma
CISL Via Po 21, 00198 Roma
FIM Corso Trieste 36, 00198 Roma
UIL Via Lucullo 6, 00187 Roma
Uilm Corso Trieste 36, 00198 Roma
 
Basta anche inviarlo a un solo sindacato, alla CGIL o alla FIOM ad esempio. L'importante è raggiungere una consistente forza di pressione.
Un saluto fraterno
                                         da Arrigo Colombo 
 

Centro Interdipartimentale di Ricerca sull‘Utopia

Università di Lecce

Movimento per la società di Giustizia e per la Speranza

 

 

 

Ai Segretari dei Sindacati Confederali CGIL, CISL, UIL

Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta, Luigi Angeletti

Ai Segretari dei Sindacati Metalmeccanici FIOM, FIM, UILM

Gianni Rinaldini, Giorgio Caprioli, Antonino Ragazzi

e p.c. a Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola

 

È tempo di trasformare la Fiat in una Public company

 

Il Movimento si richiama al documento inviato al Sindacato il 13 gennaio scorso sul tema “la vicenda della Fiat e la responsabilità del sindacato”; centrato nel principio che l’impresa, e tanto più la grande impresa, non è degli azionisti né dei padroni ma è un patrimonio  sociale; e nella constatazione, difficilmente confutabile, che né i lavoratori né il sindacato non l’hanno mai veramente capito, e non vi si sono mai impegnati.

 

Il Sindacato deve assumersi le sue responsabilità; e proprio nei riguardi della Fiat, che è la più grande impresa italiana, e l’unica impresa automobilistica. Il momento è difficile, c’è un calo in tutta la produzione, e sarebbe per la nazione una vera sciagura se perdessimo questa impresa chiave.

Il Movimento avanza una triplice proposta.

 

La prima, coerentemente col principio dell’impresa come patrimonio sociale, è la trasformazione della Fiat in una Public company, cogliendo il momento in cui le banche dovranno trasformare i loro prestiti in azioni; e premendo affinché questo avvenga, in quanto le banche, che raccolgono il denaro dei cittadini, rappresentano già una parte sociale. Con le banche dovrebbero entrare la Regione Piemonte e il Comune di Torino; e, possibilmente, il Sindacato stesso.

 

La  seconda concerne l’intervento dello Stato che, come da più parti si propone, potrebbe operare attraverso la creazione di un centro di eccellenza per la ricerca, l’innovazione, il design; per lo sviluppo di un motore ecologico; centro che sarebbe pure al servizio della Fiat. Potrebbe anche fissare tempi più ristretti per l’eliminazione di motori inquinanti. E il Sindacato dovrebbe premere in tal senso.

 

La terza concerne una campagna di sensibilizzazione dell’italiano nei riguardi del prodotto nazionale Fiat; campagna che rientrerebbe poi in un corretto ulteriore sviluppo della coscienza nazionale; che da noi è debole (si veda l’azione del presidente Ciampi in proposito). Se ad esempio la si confronta con la Francia o con la Germania; dove ha un effetto visibile proprio anche nell’acquisto del prodotto automobile. Di questa campagna il Sindacato potrebbe farsi promotore, assieme ad altre forze; e sarebbe sempre collegata alla Public company, dove il Sindacato sente l’impresa come sua.

 

Lecce, il 10 aprile 2005

                                                                     Per il Movimento, il Responsabile

                                                                              Prof. Arrigo Colombo   

                            

 

Coordinamento: Arrigo Colombo, Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

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