Nepal: "La presenza di osservatori Onu sui diritti umani è un passo avanti"



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COMUNICATO STAMPA
CS50-2005

NEPAL: 'LA PRESENZA DI OSSERVATORI ONU SUI DIRITTI UMANI E' UN PASSO
AVANTI', DICHIARA AMNESTY INTERNATIONAL

Amnesty International, insieme a Human Rights Watch e alla Commissione
internazionale dei giuristi, ha espresso apprezzamento per la firma di un
Memorandum d'intesa tra il governo del Nepal e l'Alta commissaria delle
Nazioni Unite per i diritti umani, che prevede una presenza internazionale
sui diritti umani all'interno del paese.

L'accordo stabilisce anche l'istituzione di uffici dell'Onu nella capitale
Kathmandu e in altri centri minori, con l'obiettivo di individuare le
responsabilita' degli abusi dei diritti umani e prevenire ulteriori
violazioni da parte sia del governo che dei ribelli maoisti, protagonisti
di una guerra civile che va avanti dal 1996.

Secondo le tre organizzazioni, la rapida e piena attuazione dell'accordo
e' vitale per fermare l'ondata di abusi commessi dalle forze di sicurezza
e dai maoisti. Il personale dell'Onu dovra' avere piena liberta' di
movimento in ogni zona del Nepal, con funzione non solo di osservazione ma
anche di indagine e di segnalazione su ogni denuncia relativa ad abusi
commessi da ambo le parti.

La popolazione civile nepalese, specialmente nei centri rurali interni,
subisce gravi violazioni dei diritti umani, terrore e violenza da molti
anni. La situazione si e' aggravata da quando, il 1° febbraio, il re ha
assunto pieni poteri, sospendendo i diritti umani fondamentali e
scatenando la repressione contro la societa' civile. L'avvio di
un'efficace operazione dell'Onu potra' contribuire a proteggere la
popolazione.

La vivace societa' civile nepalese continua a svolgere un ruolo essenziale
nella promozione e nella protezione dei diritti umani e nella denuncia
degli abusi. E' essenziale che l'Onu l'assista con la tutela e il sostegno
necessari.

Il 5 aprile i maoisti hanno pubblicamente sollecitato una presenza
internazionale e si sono impegnati a fornire la propria cooperazione.

'Ora abbiamo un chiaro impegno da parte dei maoisti e del governo, che
deve tradursi in una piena ed effettiva cooperazione con le Nazioni Unite.
I maoisti si sono resi protagonisti di atti brutali contro i civili.
Questo e' il primo test per verificare se le loro promesse di operare in
linea con il diritto internazionale saranno messe in pratica' ? ha
dichiarato Paolo Pignocchi, responsabile dell'Unita' di Crisi della
Sezione Italiana di Amnesty International.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 13 aprile 2005

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it



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