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Cooperazione Ue-Libia: nessuna garanzia per i rifugiati, accusa Amnesty International
- Subject: Cooperazione Ue-Libia: nessuna garanzia per i rifugiati, accusa Amnesty International
- From: press at amnesty.it
- Date: Tue, 12 Apr 2005 13:09:27 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS49-2005 COOPERAZIONE UNIONE EUROPEA - LIBIA: NESSUNA GARANZIA PER I RIFUGIATI, ACCUSA AMNESTY INTERNATIONAL In vista della discussione in ambito europeo sul rafforzamento della cooperazione con la Libia sull'immigrazione illegale, Amnesty International ha diffuso oggi un documento in cui deplora il trattamento dei rifugiati e dei migranti illegali nel paese africano. Secondo quanto appreso da Amnesty International, i ministri degli Affari interni e della Giustizia valuteranno la futura cooperazione con la Libia in tema di immigrazione illegale sulla base di un rapporto della Commissione europea, frutto di una missione svolta alla fine dello scorso anno in Libia. Amnesty International ha chiesto che questo rapporto sia reso pubblico in modo da permettere un dialogo tra tutte le parti interessate, compreso il Parlamento europeo. 'L'Ue deve riconoscere che in Libia non esiste praticamente alcuna garanzia sui diritti dei rifugiati. Le autorita' di Tripoli non consentono all'Alto commissariato per i rifugiati dell'Onu di operare in modo adeguato all'interno del paese e le persone deportate in Libia dall'Europa vanno incontro a condizioni detentive degradanti e ad ulteriori espulsioni verso paesi dove possono rischiare la prigione e la tortura' ? ha dichiarato Dick Oosting, direttore dell'Ufficio di Amnesty International presso l'Ue. 'In questo contesto' ? ha proseguito Oosting ? 'le deportazioni dei cosiddetti 'immigrati irregolari' verso la Libia, nelle modalita' con cui sono state ripetutamente eseguite dagli Stati membri dell'Ue, in particolare da Italia e Malta, devono essere immediatamente fermate, poiche' possono costituire una violazione degli obblighi di diritto internazionale degli Stati membri'. Nel suo documento, Amnesty International si dice preoccupata per lo sviluppo di meccanismi di cooperazione 'ad hoc' con la Libia da parte dell'Ue e dei suoi Stati membri sull'immigrazione illegale, senza adeguate garanzie sui diritti umani. 'Cio' indebolirebbe la credibilita' del 'Processo di Barcellona' con i paesi del Mediterraneo che ha tra i suoi obiettivi quello di rafforzare il rispetto dei diritti umani in tutta la regione' ? ha sottolineato Oosting. 'Se l'Ue vuole relazionarsi con la Libia, il dialogo e la cooperazione dovranno includere il rispetto dei diritti umani come condizione chiara e imprescindibile'. FINE DEL COMUNICATO Brussels / Roma, 12 aprile 2005 Il documento con le preoccupazioni di Amnesty International per il trattamento dei rifugiati e dei migranti illegali in Libia e' disponibile presso il sito Internet http://www.amnesty-eu.org e l'Ufficio stampa di Amnesty International Italia. Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it Amnesty International EU Office ? Ufficio stampa Tel. 0032-2-5021499, e-mail: amnesty-eu at aieu.be # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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