Unione europea / Cina: Amnesty denuncia ulteriore repressione ai danni degli attivisti per i diritti umani



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COMUNICATO STAMPA
CS34-2005

UNIONE EUROPEA / CINA: AMNESTY DENUNCIA ULTERIORE REPRESSIONE AI DANNI
DEGLI ATTIVISTI PER I DIRITTI UMANI

Amnesty International ha segnalato oggi all'Alto rappresentante
dell'Unione europea per la Politica estera e di sicurezza comune, Javier
Solana, l'ultima sua ricerca sull'aumento delle intimidazioni e degli
arresti ai danni di attivisti che tentano di difendere i diritti civili,
politici ed economici in Cina.

Javier Solana incontrera' domani a Brussels il ministro degli Esteri
cinese Li Zhaoxing, in un contesto nel quale appare chiara la volonta'
dell'Ue di rimuovere l'embargo sulle armi; un embargo che ? ricorda
Amnesty International ? venne imposto sedici anni fa per inviare un forte
segnale a Pechino all'indomani della brutale repressione di Tianamnen.

'Se l'Ue vuole avere credibilita' a livello internazionale, non puo'
lasciar passare questo incontro senza affermare a chiare lettere, sia
informalmente che pubblicamente, che la Cina non puo' continuare a mettere
dietro le sbarre chi difende i diritti umani' ? ha dichiarato Dick
Oosting, direttore dell'ufficio di Amnesty International presso l'Ue. 'Se
Solana non fa capire al proprio interlocutore quanto sia inaccettabile la
repressione ai danni di attivisti pacifici, l'Ue perdera' un'occasione
d'oro per esercitare pressione sulla dirigenza cinese e pregiudichera'
fortemente la propria politica sui diritti umani in Asia e nel resto del
mondo'.

La scorsa settimana Amnesty International ha pubblicato un aggiornamento
al suo rapporto del dicembre 2004 sui rischi cui vanno incontro gli
attivisti per i diritti umani in Cina. Nel testo si legge che, dall'ultimo
summit Ue-Cina della fine dello scorso anno, la persecuzione dei difensori
dei diritti umani e' aumentata.

Tra gli attivisti minacciati o imprigionati figurano uomini e donne che
difendono il diritto alla casa, al lavoro, alla terra e all'espressione
della fede religiosa. Negli ultimi dieci giorni ? denuncia Amnesty - in
concomitanza con il Congresso nazionale del popolo e' stata effettuata una
nuova retata di attivisti. Alla fine di gennaio, una delle leader del
movimento delle Madri di Tiananmen e' stata posta agli arresti
domiciliari.

'L'Ue non puo' fare dichiarazioni sul miglioramento della situazione dei
diritti umani in Cina senza tener conto dell'evidenza. La dirigenza cinese
deve impegnarsi di fronte all'Ue a rilasciare tutti gli attivisti in
carcere e a cessare di perseguitarli' ? ha aggiunto Oosting. 'Chiediamo a
Solana di pretendere questo impegno. Altrimenti, quale messaggio inviera'
l'Ue a coloro che in Cina stanno lottando per il rispetto dei piu'
basilari diritti umani?'.

L'aggiornamento al rapporto 'Cina: difensori dei diritti umani a rischio'
e' disponibile in lingua inglese all'indirizzo www.amnesty-eu.org

FINE DEL COMUNICATO
Brussels/Roma, 16 marzo 2005

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Amnesty International Italia - Ufficio stampa
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