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Aceh: In pericolo gli aiuti per le vittime dello Tsnumani in Indonesia
- Subject: Aceh: In pericolo gli aiuti per le vittime dello Tsnumani in Indonesia
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft fuer bedrohte Voelker <info at gfbv.it>
- Date: Wed, 16 Mar 2005 12:36:09 +0100
www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050316it.html In pericolo gli aiuti per le vittime dello Tsnumani in IndonesiaCosa sarà degli aiuti internazionali se i volontari stranieri dovessero lasciare Aceh?
Bolzano, Göttingen, 16 marzo 2005L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha messo in guardia di fronte al fatto che la ricostruzione nella provincia di Aceh in Indonesia interessata dalla catastrofe potrebbe essere in pericolo. Sempre più volontari internazionali sono costretti dalle autorità nazionali a lasciare la regione. Che fine faranno quindi gli aiuti internazionali? L'APM chiede l'intervento della Comunità Internazionale affinché garantisca che gli aiuti raggiungano effettivamente le vittime della catastrofe. L'APM inoltre critica la crescente restrizione alla libertà di movimento dei volontari internazionali nella regione.
Evidentemente più che alla ricostruzione, l'Indonesia è interessata allo smembramento del Movimento di liberazione di Aceh GAM. Poiché l'esercito indonesiano non vuole testimoni scomodi, i volontari internazionali devono lasciare Aceh. Tramite una campagna di fax spediti ai ministri degli esteri dell'UE, l'APM chiede ai governi europei di far valere il proprio peso sul governo di Giacarta per rendere possibile la permanenza dei volontari internazionali.
Dopo aver isolato la regione di Aceh fin dal 2003, l'esercito indonesiano ha concesso alle organizzazioni umanitarie l'accesso ad Aceh solo con molta titubanza. Le autorità indonesiane giustificano la restirizione alla libertà di movimento e l'espulsione degli stranieri con motivi di sicurezza. Secondo il governo di Giacarta, l'esercito non sarebbe in grado di garantire possibili soprusi del GAM contro stranieri. Finora però i volontari internazionali non si sono sentiti né minacciati dal GAM né hanno subito aggressioni da parte dei ribelli.
Il capo dei servizi segreti indonesiani, Syamsir Siregar, ha giustificato l'abbandono forzato dei volontari internazionali con motivi di sicurezza dell'esercito. In un'intervista rilasciata da poco, Syamsir Siregar ha sostenuto che i collaboratori internazionali sarebbbero in realtà spie alla ricerca di informazioni riservate. Un'accusa assurda che rafforza l'ipotesi per cui l'esercito indonesiano privilegia le questioni di sicurezza alla sopravvivenza della popolazione civile.
Vedi anche:* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050215it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050119it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050114it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050112it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050111it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050110it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050106it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050105it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050104it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050103it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050102it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041230it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041228it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041110it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040428it.html
* www: http://westpapuaaction.buz.org | www.fpcn-global.org/tribes/oceania/melanesian/west-papua/index.php | www.westpapua.net
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