GRANDE Giuliana Sgrena, compagna



IN UN VIDEO GIULIANA SGRENA PIANGE E IMPLORA: 'AIUTATEMI, RITIRATE LE TRUPPE
DALL'IRAQ'
IL VIDEO
I 13 GIORNI DEL RAPIMENTO





ROMA - Un video in cui si vede la giornalista rapita in Iraq Giuliana Sgrena
che chiede aiuto e' stato trasmesso su Rai3. E' stato consegnato dai
sequestratori alla Associated Press a Baghdad. Nel video la cronista del
Manifesto appare visibilmente provata.

Ecco il testo integrale degli spezzoni del video che contengono l' appello
pronunciato in italiano da Giuliana Sgrena:

''Era la fine di gennaio, ero qui per testimoniare la situazione di questo
popolo che muore ogni giorno. Migliaia di persone sono in prigione, bambini,
vecchi, le donne sono violentate e la gente muore ovunque per strada. Non ha
piu' niente da mangiare, non ha piu' elettricita', non ha acqua. Vi prego,
mettete fine all'occupazione. Lo chiedo al Governo italiano, lo chiedo al
popolo italiano perche' fascia pressione sul governo.
Pierre ti prego aiutami, per piacere fai mettere le foto dei bambini colpiti
dalle cluster bomb. Chiedo alla mia famiglia di aiutarmi, a tutti e a tutti
voi che avete lottato con me contro la guerra, contro l'occupazione. Vi
prego aiutateli. Questo popolo non deve piu' soffrire cosi'.
Ritirate le truppe dell'Iraq. Nessuno deve piu' venire in Iraq, perche'
tutti gli stranieri, tutti gli italiani sono considerati nemici. Per favore
fate qualcosa per me. Pierre, aiutami tu. Sei sempre stato con me in tutte
le mie battaglie, ti prego aiutami. Fai vedere tutte le foto che ho fatto
sugli iracheni, sui bambini colpiti dalle cluster bomb, sulle donne. Ti
prego aiutami, aiutami a chiedere il ritiro delle truppe, aiutami.
Lo chiedo a mio marito, lo chiedo a Pier: aiutami, aiutami tu, tu solo mi
puoi aiutare fino in fondo a chiedere il ritiro delle truppe. Io conto su di
te, la mia speranza e' solo in te, tu devi aiutarmi a chiedere il ritiro
delle truppe, tutto il popolo italiano deve aiutarmi, tutti quelli che sono
stati con me in queste lotte mi devono aiutare. La mia vita dipende da voi.
Fate pressione sul Governo, aiutatemi: questo popolo non vuole occupazione,
non vuole le truppe, non vuole stranieri. Aiutatemi, ho sempre lottato con
voi''. 
Giuliana Sgrena e' da sola, piange mentre chiede aiuto. Indossa una casacca
verde, sullo sfondo si vede un lenzuolo bianco e una scritta, ''Mujaheddin
senza confini''. 

SCOLARI, MOLTO PROVATA MA ALMENO E' VIVA
''L'ho trovata molto provata, d'altra parte 12 giorni cosi' deve essere
micidiale''. Lo ha detto ai microfoni di Sky tg24 Pier Scolari, compagno di
Giuliana Sgrena, commentando il video. Almeno, ha aggiunto, ''significa che
Giuliana e' viva e mi sembra anche che stia abbastanza bene, per come si
puo' stare in quelle condizioni. Non era legata, non aveva personaggi armati
intorno. Quindi diciamo che questa e' la buona notizia''.
''Io lancio un appello per il ritiro delle truppe italiane, ma non perche'
me lo ha chiesto Giuliana e non per salvarla. Io lo lancio per salvare il
popolo iracheno, che e' molto di piu'''. ''La presenza militare italiana in
quel Paese e' un delitto, ma questo purtroppo - ha aggiunto - noi lo
sappiamo bene, non interessa al nostro Governo''.
Scolari, facendo riferimento alla richiesta di Giuliana Sgrena di far vedere
l'attivita' che ha svolto in favore del popolo iracheno, ha detto che ''e'
quello che stiamo facendo''. ''Proprio oggi sul Manifesto - ha proseguito -
c'e' una foto scattata da Giuliana che mostra gli effetti delle cluster
bomb. Questo e' quello che stiamo facendo da tanto tempo, dal 4 febbraio, e
continueremo a farlo''.

SCONOSCIUTA SIGLA SEQUESTRATORI
Il video che ritrae Giuliana Sgrena e' ''firmato'' da un gruppo
completamente sconosciuto. Si tratta dei ''Mujaheddin senza confini''. Nel
video, trasmesso ripetutamente dalle televisioni, in effetti, si vede una
scritta digitale in rosso, in alto a sinistra dell' immagine. E' la parola
''mujaheddin'' cui segue solo l' inizio della parola araba ''bila'' che
significa ''senza'' e che precede, secondo quanto riferito da chi ha visto
l' originale, la parola ''hodood'', cioe', in arabo, ''confini''.

I GENITORI, SIAMO SCOSSI E PREOCCUPATI
''Siamo preoccupatissimi, siamo scossi, perche' le condizioni poste del
ritiro delle truppe saranno difficili da realizzare''. Questa la reazione
dei genitori di Giuliana Sgrena, il padre Franco e la madre Antonietta, all'
appello lanciato dalla loro figlia in ostaggio e diffuso dalle tv.
''Ci fa piacere che Giuliana sia viva, ma figuriamoci se ritireranno le
truppe. Abbiamo le mani legate''. Questa le reazione di Ivan Sgrena,
fratello di Giuliana, all' appello lanciato dalla giornalista per la sua
liberazione. 

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(http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200502161440187211/200502161440187211.h
tml)