No alla terziarizzazione dell'informatica dell'Alitalia



Ciao,



la CUB TRASPORTI rilancia l'iniziativa sindacale contro la vendita a terzi
della divisione informatica dell'Alitalia.



Un progetto inaccettabile e pericoloso che i lavoratori hanno già respinto
più volte in passato.



Presto la CUB TRASPORTI comunicherà numerose iniziative sindacali contro
tale disegno miope e fallimentare che Cimoli intende attuare,  anticipando
addirittura l'entrata in AZ Servizi di Fintecna.



Buona lettura



A presto




Divisione informatica Alitalia (DSR):

PER FARE CASSA CIMOLI PREPARA LA VENDITA A TERZI.
UN PROGETTO
PERICOLOSO ED INACCETTABILE

Nulla di nuovo sotto il cielo, soprattutto per i lavoratori della divisione
informatica dell'Alitalia ancora una volta minacciati dalla volontà del
management AZ di cedere a terzi la DSR.

Un progetto pericoloso ed inaccettabile che, a quanto pare, non accenna ad
essere accantonato dai vertici della Compagnia.

Anche le motivazioni di Cimoli sembrano essere quelle di sempre: fare
cassa, soddisfare la necessità immediata di liquidità per l'Alitalia con la
vendita del suo centro elettronico e la liquidazione dei suoi 600
dipendenti!
Una politica fallimentare che ricalca quella attuata dallo stesso manager
alle F.S. con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

A Cimoli, come a chi lo ha preceduto, non sembra importare che:

per pochi milioni di euro che si incasserebbero con la vendita della DSR si
mette a repentaglio il futuro occupazionale di centinaia di lavoratori,
peraltro producendo un danno irreparabile alla Compagnia e ai suoi futuri
bilanci su cui graveranno le ingenti spese per l'acquisto del servizio
ceduto;

la cessione a terzi dei servizi informatici delle grandi aziende sia
sconsigliata anche dai principali analisti del settore, come la americana
Gardner Group, visto l'inevitabile aumento dei costi e la perdita di
qualità del prodotto e del servizio;

l'attività informatica permea l'intero processo produttivo della Compagnia
e che le dismissioni del suo centro elettronico comportano la rinuncia al
controllo di delicati processi funzionali nonché il rischio di lasciarli
gestire, direttamente o indirettamente, alla concorrenza.

TUTTO QUESTO, INVECE, I LAVORATORI LO SANNO!

È PER TALE RAGIONE CHE CONTINUEREMO A SOSTENERE
LA NECESSITÀ DI NON TERZIARIZZARE LA DSR
E DI MANTENERLA IN ALITALIA.

I lavoratori del centro elettronico AZ non accetteranno passivamente il
sacrificio della divisione informatica che Cimoli vuole immolare, contro
ogni logica industriale e sociale, pur di sdoganare il Piano ancora
inchiodato all'esame della U.E.,  a sua volta posta sotto assedio dalla
compagnie concorrenti, interessate ad un ridimensionamento e ad una
liquidazione dell'Alitalia.
I lavoratori della DSR e la CUB TRASPORTI non resteranno immobili ed in
silenzio, avallando la cessione del settore informatico: un disegno dettato
dalla irresponsabile e miope volontà di "snellire" (sic!) il numero dei
dipendenti, scaricando 600 lavoratori dall'Alitalia.

La vendita del centro elettronico AZ rappresenterebbe, peraltro, l'ennesimo
pedaggio pagato dalla Compagnia per entrare a nella holding controllata da
Air France: un prezzo troppo alto per i lavoratori e per l'intero sistema
industriale italiano.

E' inaccettabile e paradossale, infatti, che nonostante tutte le
comparazioni effettuate abbiano dimostrato la assoluta competitività in
termini di qualità e di costi  dei servizi informatici AZ rispetto a quelli
AF e KLM, si decida che non ci sia spazio per la DSR in Alitalia e nella
futura alleanza con i francesi e con gli olandesi.

Altro che vendita in blocco o a pezzi della divisione informatica AZ
all'IBM e/o alle altre numerose società interessate all'affare del ricco
mercato delle commesse Alitalia (Eds, Hp, Telecom, Accenture, ecc.): il
settore informatico AZ ha le potenzialità e le professionalità per restare
nella Compagnia e per svolgere un ruolo primario per il suo rilancio e
nella futura holding.

Inoltre resta inaccettabile la assoluta mancanza di confronto con i
lavoratori e di trasparenza con cui opera il management AZ in questa
vicenda: le decisioni e le scelte in merito al progetto di vendita della
divisione informatica AZ restano appannaggio di pochi (talvolta
addiritturaŠsconosciuti!) personaggi, a danno dei lavoratori, della
Compagnia e dell'intera collettività.

E' urgente che le istituzioni locali, quelle nazionali ed il Governo
intervengano per imporre la definizione di un progetto che non punti a fare
cassa e a scaricare dall'Alitalia i lavoratori dell'informatica, ubbidendo
al diktat transalpino.

E' necessario un progetto industriale capace di salvaguardare i livelli
occupazionali e le professionalità esistenti nonché la qualità e la
sicurezza del servizio: prerogative che non appartengono agli interventi
speculativi che, invece, incombono sulla DSR!

D'altra parte sarebbe incomprensibile che il Governo assista passivamente
alla liquidazione del settore informatico della Compagnia mentre,
nell'ambito delle iniziative poste in essere a fronte della cessione da
parte di Telecom della Finsiel, il Ministro per le attività produttive,
Marzano, preveda di dar corso alla costituzione del "Polo informatico
nazionale".

A sostegno della necessità di rilanciare la divisione informatica
dell'Alitalia e di respingere la sua esternalizzazione, la CUB TRASPORTI
avvierà al più presto una adeguata mobilitazione (sono state iniziate anche
le procedure di raffreddamento per l'indizione di uno sciopero allargato ai
settori operativi della DSR) e una serie di iniziative sindacali.


11-02-05

C.U.B. TRASPORTI settore aereo
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