Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "A.C." <arribo at libero.it>
- Date: Tue, 8 Feb 2005 02:12:14 +0100
Movimento per la società di giustizia e per la
speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo intervento sui Radicali in questa fase,
pensando di poter contribuire ad una loro azione più giusta e più
efficace.
L'indirizzo è Via di Torre Argentina 76, 00186
Roma; l'email segreteria.roma at radicali.it
.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Centro Interdipartimentale
di Ricerca sull‘Utopia Università di
Lecce Movimento per la società di Giustizia e per la
Speranza Al Partito Radicale A Marco Pannella, Emma Bonino, Daniele Capezzone, Luca Coscioni Alla Direzione del Partito Il Partito Radicale, le sue contraddizioni,
la sua debolezza Il Movimento per la società di giustizia ha sempre guardato al Partito Radicale come ad una forza innovativa e critico-costruttiva per la nazione italiana; un punto di forza nella lotta per i diritti civili, in particolare attraverso la mobilitazione popolare del referendum come grande strumento di difesa della legge; o di una sua correzione, contro l’inerzia o la prevaricazione politico-partitica che nella legge talora si esprimeva. In tal senso hanno operato i grandi referendum sul divorzio e sull’aborto, che appartengono ormai alla storia della nazione; e in tal senso ha operato, a livello planetario, l’azione per la moratoria sulla pena di morte, l’azione “nessuno tocchi Caino”. Il Movimento ritiene tuttavia, che nella fase più recente il Partito radicale sia incorso in gravi errori di collocazione e di strategia; in particolare nei seguenti: Ha abusato del referendum, proponendo alla decisione popolare decine di quesiti, sui quali era impossibile che la gente raggiungesse un grado adeguato di conoscenza, quindi una reale capacità di decisione personale, consapevole e responsabile. Ha così svalutato lo strumento referendario, ha provocato nella gente sazietà e rifiuto, con grave danno per una democrazia più autentica, un danno per la nazione intera. Il Movimento ritiene che il referendum debba porsi su un solo quesito, o su pochi quesiti coerenti. Attraverso l’alleanza e la collateralità con la Destra si è collocato nell’area più contrastante con la sua identità e vocazione: l’area della conservazione contro l’innovazione, soprattutto in termini di giustizia sociale, di ridistribuzione dei beni, di eguaglianza nella dignità e diritto della persona; l’area del capitale e dei poteri forti; contro il lavoro, e l’imperativo di una lotta a sostegno dei deboli; l’area dell’abuso della legge, che in questa fase è stato costante, col moltiplicarsi delle leggi “ad personam”, per il vantaggio del singolo contro il bene della nazione. Ha assunto così un carattere di ambiguità che gli ha alienato un largo consenso popolare e gli ha impedito di crescere in quella misura che si sarebbe potuta auspicare per il bene di tutti. Anche quell’espressione tanto ripetuta, e che si trova pure in documenti ufficiali, quel preteso ribadirsi della libertà nel “liberale, liberista, libertario” è un segno di questa ambiguità e confusione: perché se liberale può intendersi nel senso della libertà individua, liberista è l’incondizionata libertà d’iniziativa economica che porta alla schiavitù dei più deboli; e fa a pugni con libertario, con la libertà in senso ampio e globale. Il Movimento si augura che i Radicali possano ritrovare una linea di più forte coerenza e di più alto prestigio. Per il Movimento, il responsabile Prof. Arrigo Colombo Lecce, il 6 febbraio 2005 Coordinamento: Arrigo
Colombo, Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax
0832-314160 |
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