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Solidarietà ai ferrovieri in sciopero
- Subject: Solidarietà ai ferrovieri in sciopero
- From: "C.U.B. TRASPORTI settore aereo" <rsa_cub_trasporti at hotmail.com>
- Date: Tue, 18 Jan 2005 22:24:25 +0100
Ciao, la Cub Trasporti settore aereo esprime la totale solidarietà ai ferrovieri in sciopero per la sicurezza, i diritti, la dignità. LA LORO LOTTA E' LA NOSTRA LOTTA! COME OGGI I FERROVIERI, UN ANNO FA GLI AUTOFERROTRANVIERI E I LAVORATORI DEL TRASPORTO AEREO SCIOPERAVANO PER SALARIO DIRITTI DIGNITA’: UNA BATTAGLIA COMUNE IN TUTTO IL COMPARTO. QUANTO STA ACCADENDO NEI TRASPORTI, COLPISCE PESANTEMENTE SIA I LAVORATORI CHE GLI UTENTI. SIA I LAVORATORI CHE GLI UTENTI SONO VITTIME DELLA PRIVATIZZAZIONE DI UN SETTORE CHE DEVE RIMANE INVECE PUBBLICO: QUESTA E' L'UNICA GARANZIA DI QUALITA’ E SICUREZZA. Che il sistema ferroviario fosse al collasso per quanto riguarda sicurezza ed efficienza era ormai chiaro da tempo: evidenti i segnali negativi che giungevano dai numerosi incidenti degli ultimi tempi! L'ultimo, sicuramente il più grave, poteva essere evitato ma così non è stato! I processi di privatizzazione, di smembramento e di smantellamento delle ferrovie avviati dal precedente amministratore delegato delle F.S. e proseguiti dall'attuale A.D. delle F.S., sono all'origine di quanto è ormai sotto gli occhi di tutti: non solo il peggioramento delle condizioni di lavoro ma l'abbattimento dei livelli di sicurezza e di efficienza del servizio. Un tema quest'ultimo che dovrebbe essere valutato attentamente e che dovrebbe indurre Governi, sindacati e aziende ad abbandonare stessi i progetti industriali (smembramento e privatizzazione) adottati nelle ferrovie ed oggi esportati in Alitalia e nei Trasporti in generale. E pensare che, prima ancora che nelle ferrovie italiane, le conseguenze della privatizzazione sono state devastanti anche negli altri paesi europei: un esempio su tutti quanto è quanto successo in Inghilterra. E' quindi urgente che i lavoratori, insieme anche alle associazioni dei consumatori, si esprimano ed intervengano per imporre un cambio radicale delle politiche adottate nei trasporti, imponendo una rapida inversione di tendenza ai processi di privatizzazione e smembramento che stanno colpendo l'intero settore . A presto ------------- CUB TRASPORTI COMUNICATO STAMPA La CUB sostiene lo sciopero indetto dagli RLS e si attiva per la sua riuscita. Gli stessi RLS che hanno proclamato lo sciopero hanno presentato ieri alla Procura di Bologna un esposto sulla sicurezza della linea ferroviaria Bologna-Verona anche per denunciare le gravi carenze strutturali che hanno avuto un importante ruolo nel determinare quanto accaduto al punto da poter essere individuate come concausa LA CUB STA CON I FERROVIERI Alessandro Pellegatta RLS-CUB-Trasporti: "Cgil Cisl Uil e autonomi si sono sentiti scavalcati ma la sicurezza del trasporto ferroviario è troppo importante e va oltre ogni interesse delle diverse sigle. La CUB sostiene lo sciopero indetto dal basso perché difende gli interessi dei lavoratori e dei cittadini". "La CUB - afferma Alessandro Pellegatta RLS CUB-Trasporti - l'aveva detto anche in un comunicato del 10 gennaio: per noi è fin troppo semplice dimostrare che l'impennata dei casi di superamento indebito ha origini ben precise: il contratto di lavoro in vigore, a partire dall'estate del 2003 ha portato un fortissimo aumento dei carichi di lavoro per il personale di macchina e viaggiante con riduzioni dei riposi, fino a 11 ore nel trasporto regionale, e aumento della giornata lavorativa, fino a 10 ore, e con l'estensione delle flessibilità contrattate nella fascia notturna. Quello che vogliamo sottolineare è che sta avvenendo un progressivo, costante decadimento di un sistema che, in nome del profitto, taglia posti di lavoro in figure chiave della sicurezza. La CUB, Confederazione Unitaria di Base, non dice no allo sciopero sulla sicurezza. Anzi lo sostiene e si adopera per la sua riuscita. Questo è uno sciopero indetto dal basso che la CUB ha sostenuto fin dall'inizio. La nostra protesta è più che legittima perché, come previsto dalla 146/90 e 83/2000, si possono proclamare scioperi senza preavviso di 10 giorni in caso di gravi eventi lesivi dell'incolumità pubblica e della sicurezza. E infatti la Commissione di garanzia ha valutato positivamente la nostra richiesta. La sicurezza è un bene fondamentale. Gli stessi RLS (eletti nelle liste Orsa e CUB ndr) che hanno proclamato lo sciopero hanno presentato ieri alla Procura di Bologna un esposto sulla sicurezza della linea ferroviaria Bologna-Verona anche per denunciare le gravi carenze strutturali che hanno avuto un importante ruolo nel determinare quanto accaduto al punto da poter essere individuate come concausa". (vedi esposto in allegato). Lo sciopero si svolgerà dalle 21 di domenica 16 alle 21 di lunedì 17 garantendo i servizi minimi. Dall'assemblea dei ferrovieri che si è svolta a Bologna il 12 gennaio sono scaturite le seguenti rivendicazioni: 1) revoca delle disposizioni RFI n° 35 e 36 del 2002 riguardanti la riduzione dei macchinisti da due a uno e l'introduzione dell'"Uomo Morto". 2) revoca dei licenziamenti e di tutte le sanzioni disciplinari relative alle denunce pubbliche ed ai comportamenti posti in essere dai ferrovieri sui problemi della sicurezza rivelatisi tragicamente veritieri ed attuali; 3) ritiro di tutti i procedimenti disciplinari contro i Macchinisti ed i Capitreno che, rispettivamente, si sono rifiutati di utilizzare "l'"Uomo Morto" e il modulo di condotta ad agente unico (vertenza 464) come forma di tutela per se e per i viaggiatori; 4) assunzioni subito del personale mancante per evitare l'abuso del lavoro straordinario e per il rispetto dell'orario di lavoro; abolizione dei contratti atipici e precari per tutte le lavorazioni collegate alla circolazione dei treni 5) generalizzazione della ripetizione dei segnali in macchina e priorità a concreti investimenti per il raddoppio delle linee ferroviarie; 6) attivazione immediata del sistema di comunicazione telefonica terra-treno per consentire le collegamenti di urgenza e l'invio dell'allarme generalizzato ai treni. La sicurezza dei treni è la sicurezza di tutti. Milano, 13 gennaio 2005 CUB-TRASPORTI settore ferroviario ------------- CUB TRASPORTI CREVALCORE, DUE TRENI SI SCONTRANO: 17 MORTI E DECINE DI FERITI. Altri 5 ferrovieri (4 macchinisti ed un capotreno) sono morti in un incidente ferroviario avvenuto sulla linea Bologna - Verona, a pochi chilometri dal capoluogo emiliano. Un treno interregionale di Trenitalia Divisione Trasporto Regionale dell'Emilia Romagna, poco dopo le 12,30, si è scontrato con un treno merci trasportante pesanti barre di ferro. L'ora di punta, la velocità del primo (prescritta dalle normative), la pesantezza del secondo, danno l'idea dell'immane disastro. Lo abbiamo scritto altre volte; questa volta anche alcuni giornali quotidiani "riescono" a scriverlo: è stato un disastro annunciato, che come tutti gli altri poteva essere evitato o quantomeno limitato nei danni alle cose ed alle persone. MA NON E' STATO EVITATO!! Cassandre degli anni 2000 ? No ma lavoratori raziocinanti ed organizzazioni sindacali e di cittadini indisponibili a vendere i diritti di sicurezza, di integrità fisica, di trasporto pubblico. Le cause: La linea Bologna - Verona è in gran parte a binario unico nonostante sia una delle principali tratte di trasporto merci perché collega alla Germania attraverso il Brennero. A poca distanza fervono i lavori, ma soprattutto il flusso di capitali dal pubblico ai privati, per la linea ad Alta Velocità (pardon, qualcuno la chiamò ad Alta Capacità). A fronte di cifre astronomiche sperperate per l'Alta Velocità, cifre irrisorie impegnate nell'aumento della velocità generalizzata su tutto il sistema ferroviario (cioè raddoppi, ammodernamenti, manutenzione, eccŠ). Falsità e demagogia dopo ogni incidente ferroviario, in realtà sviluppi di politiche che avevano il principale obiettivo di passare capitali, attraverso macchinosi marchingegni, anche quelli teoricamente investiti sulla sicurezza, a società private. Poco importava se solo le briciole venivano utilizzate seriamente sulla sicurezza, assolutamente insufficienti per garantirla. Distruzione totale di tutto quel sistema di organizzazione del lavoro ( uffici verifiche, uffici veicoli, officine e reparti di manutenzione ferroviaria, eccŠ) che rappresentava il principale caposaldo della sicurezza del trasporto e loro sostituzione (peraltro molto parziale) con tecnologie che quando non sono ormai antiquate (vedi introduzione del sistema Vacma sui locomotori), non possono dare garanzie di sicurezza se non con l'ausilio della presenza di ferrovieri in carne, ossa e testa. Conseguente azzeramento della cultura della sicurezza che è stata trasforma in premi a quei dirigenti di vari livelli che hanno speso meno in questa "fastidiosa" (per la società) attenzione. La costituzione di quel grande baraccone che sono le "certificazioni" che guardano la teoria, ma non la pratica, e quindi importanti solo per passare ulteriori capitali pubblici a società private (guardando meglio non tanto "indipendenti" come il ruolo di certificatori vorrebbe). Tutte cause derivanti dalla politica sui trasporti ferroviari votata dai Governi ed applicata dalle amministrazioni societarie. Il tutto, e molte altre sarebbero le motivazioni da riportare, all'interno di un quadro generale di privatizzazione e liberalizzazione: cioè: " GLI INVESTIMENTI SI FANNO SOLO SE RENDONO, IN CASO CONTRARIO NON SI FANNO" e meglio è " SE INGENTI (direi quasi TOTALI) FINANZIAMENTI PUBBLICI VANNO DIREZIONATI A SOCIETA' PRIVATE". E' ben vero dunque che LA PRIVATIZZAZIONE PRODUCE INCIDENTI (come finalmente una associazione di pendolari ha dichiarato). E' dunque per molti una novità ma PRIVATIZZAZIONE SIGNIFICA INEFFICIENZA, INSICUREZZA DEL TRASPORTO E DEL LAVORO, RIDUZIONE DI PERSONALE CIOE' AUMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE, TAGLIO DEGLI INVESIMENTI PER LA MANUTENZIONE DEI ROTABILI E DELLE INFRASTRUTTURE FERROVIARIE, TRASFORMAZIONE DELLE STAZIONI IN MEGACENTRI DI AFFARI E COMMERCI DI LUSSO. LA BATTAGLIA ALLA PRIVATIZZAZIONE E' L'UNICA STRADA PERCORRIBILE CONTRO GLI INCIDENTI FERROVIARI. INVERSIONE TOTALE DELLA ATTUALE POLITICA DEI TRASPORTI, IN FAVORE DI UN TRASPORTO PUBBLICO, SOCIALE, SICURO E SOSTENIBILE. Roma, 08/01/2005 Cub Trasporti ------------- CUB TRASPORTI ENNESIMO INCIDENTE FERROVIARIO: CREVALCORE, DUE TRENI SI SCONTRANO 18 agosto - operaio della ditta Bonciani muore folgorato al Bivio vicino alla stazione di Bologna Centrale. 13 settembre - un treno regionale di tipo TAF (treno ad alta frequentazione) esce dai binari vicino a Cuneo, la capotreno ed una viaggiatrice muiono, i feriti sono 30. 22 settembre - dei carrelli per lavorare in linea della ditta Ventura si scontrano con un treno merci di traversine ferroviarie della medesima ditta, 2 morti e 5 feriti. 15 ottobre - per circa 3 ore un locomotore della Ditta Ventura ha corso ad oltre 100 Km all'ora senza macchinista fra la Calabria e la Campania. 16 ottobre - un treno della linea Brescia - Parma a San Zeno ha travolto un'auto ad un passaggio a livello, un uomo e due bambini sono morti, il terzo è gravissimo. 18 ottobre - deraglia il treno metropolitano che da Palermo porta all'aeroporto di Punta Raisi, 20 feriti. 2 dicembre - scontro fra un treno merci ed un Intercity a Palagianello in provincia di Taranto: 78 feriti. 7 Gennaio - un treno interregionale si scontra con un merci a Crevalcore vicino a Bologna, muoiono 5 ferrovieri più 12 pendolari, una ventina i feriti. Questi gli incidenti più importanti degli ultimi mesi; è solo la punta dell'iceberg, molti altri di minore entità non sono riportati dalle cronache. Questi dati mostrano delle certezze: tutto il sistema ferroviario italiano è collassato, non esiste sicurezza, né tantomeno quella efficienza, foglia di fico di Consigli di Amministrazione ma anche di dirigenti yesmen che sono stati fra i responsabili della cancrena ferroviaria. Non sono dati casuali quindi ma logiche conseguenze delle scelte fatte dalle Amministrazioni FS in ottemperanza, per lo più, alle scelte politiche effettuate dagli ultimi governi in termini di piano generali dei trasporti. In queste scelte un qualsiasi sviluppo del trasporto ferroviario in senso sociale è ed è stato totalmente alieno. Le necessità industriali di ridurre i costi del trasporto ma soprattutto di incamerare capitali pubblici attraverso la vendita di pezzi pregiati delle ferrovie stesse, deprezzati dalla politica delle Amministrazioni Ferroviarie di smantellamento del trasporto pubblico e comunque della loro gestione pubblica, hanno determinato queste scelte politiche. Le organizzazioni sindacali tradizionali, ma anche alcune ultime arrivate, ed una gran parte delle organizzazioni sociali (associazioni di utenti e di cittadini) hanno accettato di stare all'interno di queste scelte, ricavando in cambio ruoli di potere e prebende, anche se questo voleva dire assecondare e non contrastare l'attacco alle condizioni generali dei lavoratori e la distruzione del servizio pubblico di trasporto. Il nuovo Amministratore Delegato FS non ha dato segnali di invertire questa nefasta politica dei trasporti perpetuando così il processo di smantellamento delle ferrovie del quale il precedente Amministratore Delegato né era stato il principale artefice. NON SI PUÒ PIÙ CONTINUARE COSI' ! La CUB Trasporti CHIEDE perciò le immediate DIMISSIONI dell'attuale Amministratore Delegato del Gruppo FS e l'ISTITUZIONE da parte del Parlamento di una COMMISSIONE D'INCHIESTA che indaghi sui danni effettuati ad un bene pubblico quali le ferrovie da parte delle precedenti Amministrazioni societarie, prima che possibili "irregolarità" da loro commesse vadano in prescrizione. Roma, 08/01/2005 CUB TRASPORTI (RdB Federazione Trasporti, CUB Trasporto Aereo, FLTU-CUB)
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