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Terza epistola su Bush di FIDEL CASTRO 1/2
- Subject: Terza epistola su Bush di FIDEL CASTRO 1/2
- From: "Pierluigi Ferrara" <p.ferrara12 at virgilio.it>
- Date: Sun, 5 Sep 2004 03:01:42 +0200
(temi affrontati: turismo sessuale - Bush jr. ex alcolizzato - effetti permanenti dell'alcool) 20 agosto 2004 >>>::: Al direttore dell' Unità:::> Facendo seguito alla recente lettera all'UNITA' (inviata da Gianfranco Ginestri il 17 agosto 2004) si allega questa::: Terza Epistola su Bush >>> FIDEL CASTRO A SANTA CLARA IL 26 LUGLIO 2004 (cosa ha detto: traduzione italiana) fonte sito: http://www.cuba.cu/gobierno/discursos/2004/ita/f260704t.html IL 14 maggio e il 21 giugno 2004 nella Tribuna Antimperialista ha letto le prime due epistoleal Presidente degli Stati Uniti, @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ Discorso pronunciato dal Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, Presidente della Repubblica di Cuba, in occasione del 51º anniversario dell'attacco alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes. Università Centrale di Las Villas, 26 luglio 2004. Cari compatrioti; Distinti invitati, In questo 51º anniversario dell'attacco alla caserma del Moncada il 26 luglio 1953, dedicherò le mie parole a un sinistro personaggio che ci minaccia, ci insulta e ci calunnia. Non è un capriccio o una scelta piacevole; è una necessità e un dovere. "Il 14 maggio e il 21 giugno 2004 nella Tribuna antimperialista ho letto le prime due epistoleal Presidente degli Stati Uniti", rispondendo a un infame rapporto del Dipartimento di Stato sul traffico di esseri umani, uno di quelli che è solito fare il governo del suddetto paese, quale ipotetico giudice supremo del mondo, in cui si accusava Cuba di essere tra i paesi che promuovono il turismo sessuale e la pornografia infantile. Appena due settimane dopo, e invece di mantenere un silenzio dignitoso di fronte alle inconfutabili verità contenute nell'epistola, le notizie parlavano di un discorso elettorale di Bush a Tampa, Florida, con nuove e più malevole accuse e insulti, che avevano il chiaro proposito di calunniare Cuba e giustificare le minacce di aggressione e le brutali misure appena applicate contro il nostro popolo. L'agenzia stampa francese AFP comunicava da Tampa, il 16 luglio, quanto segue: "Il presidente George W. Bush ha lanciato un duro attacco contro Cuba definendola come 'principale destinazione di turismo sessuale' e ha affermato che gli Stati Uniti hanno il dovere di guidare la lotta mondiale contro il traffico di persone per lavori forzati o ai fini sessuali. "Cuba è uno dei dieci paesi citati dal Dipartimento di Stato in un rapporto divulgato in giugno, in cui si segnala i governi che tollerano il traffico umano o che falliscono nella lotta contro il suddetto delitto. "Il regime di Fidel Castro ha trasformato Cuba nella principale destinazione del turismo sessuale' e ha sostituito il Sudest asiatico come destinazione favorita dei pedofili degli Stati Uniti e del Canada, affermò Bush. "Durante una conferenza a Tampa, Florida, il mandatario ha segnalato Cuba come uno dei peggiori trasgressori nella materia. "Il turismo sessuale è una fonte vitale di valute per mantenere a galla il suo governo corrotto', ha accusato. "Bush ha sottolineato che eliminare il traffico di esseri umani sarà parte essenziale della sua politica estera. "Il traffico di esseri umani porta sofferenza e vergogna al nostro paese e guideremo la lotta contro esso, ha promesso. "'Siamo in una lotta contro il male, gli statunitensi saranno grati della vostra dedizione e del vostro servizio',ha detto ai presenti nella conferenza. 'La vita umana è un regalo del nostro creatore e non dev'essere mai venduta.'" Una notizia dell'agenzia spagnola EFE segnalava: "'Abbiamo un problema ad appena 150 chilometri dalle nostre coste', disse Bush nello stato della Florida. "Si riferì a un studio secondo cui Cuba 'ha sostituito il sudest asiatico come luogo per i viaggi di pederasti e turisti che cercano il sesso'. "Quando sono state ammorbidite le restrizioni per i viaggi a Cuba negli anni '90, lo studio ha rilevato che il flusso di statunitensi e canadesi aveva contribuito a un algido incremento della prostituzione infantile a Cuba.'" "'Il mio governo lavora per una soluzione completa di questo problema: la transizione rapida e pacifica alla democrazia a Cuba.'" "Abbiamo messo in moto una strategia per anticipare il giorno in cui nessun bambino o bambina cubana sia sfruttata per finanziare una rivoluzione fallita e tutti i cubani vivano in libertà.'" "Bush disse che 'la vita umana è il dono del nostro Creatore e non dovrebbe mai essere venduta'. "'Si richiede un tipo speciale di depravazione per sfruttare e ferire i membri più vulnerabili della società.'" "'I trafficanti di persone rubano ai bambini l'innocenza, li espongono al peggio della vita prima ancora che l'abbiano conosciuta. I trafficanti separano le famiglie e trattano le loro vittime come beni per la vendita al migliore compratore.'" In aggiunta a tutte queste notizie strane, lo stesso dispaccio si riferisce a frasi di John Ashcroft, citate nel discorso di presentazione di Bush nell' ambito della Conferenza Nazionale di Istruzione sul Traffico Umano: "'Nel XIX secolo il presidente Abraham Lincoln definì una visione libertà per tutti e giustamente viene chiamato il grande emancipatore.'" '"Nel XXI secolo abbiamo un grande leader che ci ha convocato a una comprensione della libertà non come un regalo degli Stati Uniti al mondo bensì come un dono dell'onnipotente all'umanità.'" Un altro dispaccio dell'agenzia inglese REUTERS riferiva: "Il presidente degli Stati Uniti ha accusato il Presidente cubano di aver trasformato l'isola caraibica in una destinazione di turismo sessuale e di contribuire al problema mondiale del traffico di persone." L'agenzia italiana ANSA informava: "Il regime dell'Avana commette altri crimini: da il benvenuto al turismo sessuale', ha detto Bush, chi ha persino ripetuto una presunta cita di Castro: 'Cuba ha le prostitute più pulite e istruite del mondo.'" Dispacci successivi hanno raccontato che la citazione di un'ipotetica frase mia sul tema, fatta dal Presidente degli Stati Uniti nel sopra citato discorso di Tampa per giustificare le sue gravi accuse, si basa in un documento su Cuba scritto da Charles Trumbull, studente di Giurisprudenza dell'Università statunitense di Vanderbilt, il quale dichiarò enfaticamente che il discorso di Bush distorce il vero significato di una frase contenuta nel suo lavoro di ricerca, e aggiunse, tra gli altri, i seguenti chiarimenti: "La prostituzione ebbe una subita crescita nella nazione caraibica dopo il crollo dell'Unione Sovietica." "Castro, che dichiarò illegale la prostituzione subito dopo l'ascesa al potere nel 1959, all'inizio disponeva di poche risorse per combatterla. Ma, agli inizi del 1996, le autorità cubane cominciarono a prendere severe misure contro tale pratica." "Sebbene esiste ancora, è molto meno visibile e sarebbe inesatto dire che il governo la promuove." Lunedì 19 luglio, funzionari dell'amministrazione Bush riconobbero che non avevano altra fonte per riferirsi al tema se non il lavoro del suddetto studente. Anche se era già stato dimostrato che il Presidente degli Stati Uniti a partire da una frase contenuta nel lavoro di uno studente statunitense aveva formulato una gravissima accusa, la cui malevola distorsione era stata smentita dallo stesso autore, la risposta del portavoce della Casa Bianca di fronte allo smentito non poteva essere più insolita. Semplicemente, secondo lo stesso dispaccio, "...difese l'inclusione (della frase) dicendo che esprimeva una verità sostanziale su Cuba", cioè, che per la Casa Bianca "verità sostanziale su Cuba" è qualsiasi cosa che il Presidente immagini indipendentemente dal fatto che sia o meno reale. Questo è esattamente il tipo d'approccio fondamentalista a cui ricorre il presidente Bush continuamente, in cui i dati, gli argomenti, le verità, i ragionamenti, le realtà non servono a nulla, e l'unica cosa determinante è l 'idea che lui abbia o sia a lui conveniente su un tema particolare: qualcosa si trasforma in una verità assoluta e inconfutabile semplicemente quando il signor Bush l'immagina. Ci sono molti al mondo che conoscono troppo poco sulla Rivoluzione cubana e possono essere vittime delle menzogne e gli inganni che il governo degli Stati Uniti diffonde attraverso gli enormi mezzi di divulgazione di cui dispone. Pero ce ne sono altri, specialmente nei paesi poveri, che conoscono cos'è la Rivoluzione cubana, la dedizione e cura con cui si è consacrata dal primo istante all'educazione e alla sanità dei bambini e di tutta la popolazione, il suo spirito di solidarietà, che l'ha portata a cooperare con disinteresse con decine di paesi del Terzo Mondo, il suo attaccamento ai più alti valori morali, i principi etici che la caratterizzano, l'insuperabile concetto della dignità e dell'onore della propria Patria e del proprio popolo per i quali i rivoluzionari cubani sono stati sempre disposti a sacrificare le loro vite. Senza dubbio i nostri tanti amici, in qualsiasi angolo del mondo, si domanderanno com'è possibile che vengano lanciate contro Cuba così incredibili e grossolane calunnie. Ciò mi costringe a spiegare con assoluta serenità e franchezza le cause che, a mio avviso, danno luogo a tali inconcepibili e irresponsabili affermazioni da parte del Presidente della potenza più forte del pianeta, il quale ci minaccia inoltre di fare scomparire la Rivoluzione cubana dalla faccia della Terra. Lo farò con la massima obiettività possibile, senza affermazioni arbitrarie né vergognose adulterazioni di parole, frasi e concetti di altri, né guidato da meschini sentimenti di vendetta od odio personale. Un tema ampiamente documentato in diversi libri di eminenti autori, scienziati e di altre personalità statunitensi è la dipendenza dell'odierno Presidente degli Stati Uniti all'alcool durante due decenni, tra i venti e i quarant'anni. Questo punto è stato rigorosamente trattato con impressionante criterio scientifico e dal punto di vista psichiatrico dal Dott. Justin A. Frank in un libro ormai noto intitolato "Bush sul lettino". Il Dott. Frank comincia per chiarire che è importante definire in modo scientifico se Bush era un alcolista o lo è ancora, e dice testualmente: "...la questione più urgente si riferisce alla possibilità che quegli anni da bevitore smodato e la sua posteriore astinenza incidano su di lui e su coloro che gli sono attorno." Prosegue spiegando, e cito in modo testuale: "l'alcoolismo è una malattia potenzialmente fatale, un male per tutta la vita che risulta in estremo difficile da guarire in modo permanente." (pp.40) Poi si riferisce al Presidente degli Stati Uniti in particolare e dice: "Bush ha detto pubblicamente che non ha più consumato alcool senza l'aiuto degli Alcolisti Anonimi (un'organizzazione dedicata al trattamento di dipendenti del consumo di alcool), o di alcun programma contro l'uso indebito di sostanze proibite, e ha affermato che ha abbandonato per sempre l'abitudine con l'aiuto di strumenti spirituali, come lo studio della Bibbia e le conversazioni con l'evangelista Billy Graham." Il libro nella pagina 40 racconta che, secondo l'ex scrittore di discorsi David Frum, appena arrivato all'Ufficio Ovale, Bush convocò un gruppo di leader religiosi, chiese loro le preghiere e disse: "C'è soltanto una ragione per cui sono all'Ufficio Ovale e non al bar." "Ho trovato la fede, ho incontrato Dio. Sono qui grazie al potere della preghiera." A riguardo il Dott. Frank analizza che questa affermazione può anche essere vera, e afferma: "Certamente tutti gli statunitensi vorrebbero credere che il Presidente non beve più, anche se non abbiamo modo di sapere se ciò è vero. Se così fosse, si aggiusta al profilo dell'ex bevitore smodato il cui alcoolismo è stato fermato ma non curato". Aggiunge poi: "Gli ex bevitori che si astengono senza il beneficio di un programma di Alcolisti Anonimi sono conosciuti come 'ubriachi secchi', etichetta che ha circolato in Internet e in altri posti in riferimento a Bush. 'Ubriaco secco ' non è un termine medico, e non è un termine che io utilizzerei in un ambiente clinico. Ma anche senza definire Bush come tale, risulta difficile ignorare i molti elementi problematici del suo carattere tra i tratti che la letteratura sul recupero associa all'alcolismo, compresa la grandiosità, la natura sentenziosa, l'intolleranza, il distacco, la negazione della responsabilità, una tendenza a reagire eccessivamente e una avversione per l 'introspezione." (pp.41) Il Dott. Frank insiste sul fatto che lui stesso ha trattato alcolisti che hanno fermato la dipendenza senza il trattamento adeguato, i quali in genere hanno avuto poco successo nell'imparare a controllare l'ansietà che una volta cercarono di sopprimere con il consumo di alcool, e spiega che: "I loro rigidi sforzi per controllare l'ansietà rendono difficile qualunque analisi psicologica. Alcuni non possono nemmeno affrontare l'ansietà di dover ammettere il proprio alcoolismo." Prosegue il Dott. Frank: "Ho osservato che, senza questa ammissione, gli ex bevitori non possono neanche imparare veramente dalla propria esperienza." E in riferimento concreto a Bush, fa il seguente ragionamento: "Il modello di colpa e negazione, che con tanto impegno cercano di rompere gli alcolisti che si ricuperano, sembra essere legato alla personalità alcolica; poche volte si limita all'alcoolismo. L'abitudine di incolpare altri e di negare la propria responsabilità è così dominante nella storia personale di George Bush che evidentemente si scatena di fronte alla benché minima minaccia. (segue ...)
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