(Fwd) [uma-list] CONTRORIFORMA



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Subject:        	[uma-list] CONTRORIFORMA
Date sent:      	Sat, 15 May 2004 00:36:38 +0200
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Partito Umanista - Comunicato

Roma, 15 maggio 2004



riforma pensioni

COME PREVISTO



Come previsto, dopo mesi e mesi di false dichiarazioni di
disponibilità al dialogo fatte ai sindacati, ecco che il governo
esercita la sua arroganza su uno dei temi che più stanno a cuore alle
lobbies finanziarie che sostengono il governo Berlusconi: la riforma
delle pensioni.



Il vice-premier Fini dichiara che "il governo ha dimostrato che non
scherzava". Noi non abbiamo mai pensato che questo governo 
scherzasse,
ma abbiamo sempre creduto, e questa riforma del sistema previdenziale
lo conferma, che prendesse per i fondelli il popolo italiano. 



Con un vero e proprio atto che cancella le funzioni di base del
Parlamento, Berlusconi & company hanno imposto al Senato una riforma
delle pensioni ingiusta ed iniqua. 

Tutti i lavoratori che hanno firmato un contratto di lavoro convinti
che, indipendentemente dalla loro età anagrafica, sarebbe andati in
pensione dopo 35 anni di servizio, ora si ritrovano a dover lavorare 
5
anni in più. 

In più devono aspettare da sei mesi ad un anno e mezzo, dopo aver
raggiunto la fine del rapporto di lavoro, per poter andare in
pensione, perché le finestre annuali per accedere alla pensione sono
state ridotte da 4 a 2.

Come se non bastasse, ogni lavoratore deve anche preoccuparsi di 
dover
dichiarare di non volere che la propria liquidazione vada verso i
"famelici" fondi pensione: il suo silenzio significherà che i propri
soldi potranno essere trasferiti verso la previdenza complementare,
con tutti i dubbi del caso su "come e per che cosa" questi soldi
verranno usati prima che egli vada in pensione. 



E' ovvio che questa non è una riforma, ma una contro-riforma che
rappresenta un altro ennesimo duro colpo ai diritti acquisiti dai
lavoratori. Una contro-riforma in perfetta linea con i dettami di un
potere economico e finanziario tanto famelico quanto offensivo nei
confronti dei diritti più elementari dell'essere umano.



Solo con una ribellione dal basso di tutti lavoratori si potrà 
sperare
in una marcia indietro del governo. L'opposizione istituzionale non è
stata e non sarà in grado di farlo, perché troppo impegnata nella
campagna elettorale e soprattutto perché, a suo tempo, aveva già
spianato la strada alle bravate dell'attuale governo, con altri duri
colpi alla stato sociale. 



Carlo Olivieri

Segreteria Stampa Nazionale





Partito Umanista

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