Alitalia - A Palazzo Chigi si tratta lo smembramento



Ciao,

la vertenza Alitalia non conosce tregua.

Mentre a Palazzo Chigi si tratta sullo smembramento dell'Alitalia e sulla
creazione delle partnership, la CUB TRASPORTI, dapprima convocata, viene
repentinamente esclusa dal tavolo della trattativa.

E' evidente che il linguaggio dei lavoratori contro la creazione delle società
più o meno partecipate dall'Alitalia non piace a sindacati, azienda e
Governo...

Intanto si moltiplicano, però, nel Paese le voci contro la liquidazione
della Compagnia di Bandiera. Alle istituzioni locali si aggiungono importanti
e noti manager italiani!

La CUB TRASPORTI e i lavoratori non sono più la soli a sostenere certe
argomentazioni
a difesa dell'unicità dell'Alitalia e al mantenimento della Compagnia di
Bandiera nazionale?

Vedremo...

A presto


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VERTENZA ALITALIA
A PALAZZO CHIGI SI TRATTA
LO SMEMBRAMENTO DELL'ALITALIA



SI PREPARA L'USCITA DA ALITALIA
DI 10.000  LAVORATORI DI TERRA
Anche a Palazzo Chigi il vertice Alitalia ripropone lo spezzatino
attraverso le partnership.
Un progetto che il management ed il Governo vogliono far decollare, con il
ricatto della crisi.
A lor signori non importa che la frammentazione non produca benefici alla
Compagnia e che le partnership non permettano risparmi per l'Alitalia che
poi dovrà acquistare sul mercato i servizi ceduti.
UN INACCETTABILE PREZZO PER ENTRARE NELL'ALLEANZA
Oltre a rastrellare pochi denari l'obiettivo è quello di "snellire"
l'Alitalia per abbandonarla al controllo di Air France e KLM.
Come al solito a farne le spese, secondo il Piano Mengozzi-Zanichelli, è il
personale di terra su cui si scarica il prezzo di una crisi le cui
responsabilità sono, invece, ben individuabili.
Un progetto pericoloso ed inaccettabile per i lavoratori oltre che inutile
e dannoso per il Paese.
Condannando la Compagnia di Bandiera al ridimensionamento si pregiudica in
Italia lo sviluppo del settore strategico del Trasporto aereo e si ipoteca
l'esistenza di un bene pubblico e di un servizio per la collettività nonché
si danneggia un volano per l'economia del nostro Paese.
E' urgente quindi che il Governo si impegni per il rilancio dell'Alitalia
come azienda unica e pubblica, imprimendo un deciso e rapido cambio di
direzione alle scelte finora intraprese.
UN ALTRO PIANO È POSSIBILE
Non è uno slogan. E' possibile un piano di reale sviluppo da parte dello
Stato senza che intervenga la Commissione Europea a bloccarlo. Lo affermano
noti manager italiani e lo hanno dimostrato le istituzioni territoriali che
hanno proposto un'alternativa di intervento per il riassetto della
Compagnia: non il solito accanimento sul personale il cui costo del lavoro
è già sottola media europea.
LE 9 SIGLE NON POSSONO ACCETTARE LO SMEMBRAMENTO
E' indispensabile che i lavoratori impongano alle 9 sigle sindacali di non
accettare alcuna trattativa sullo smembramento della Compagnia e sulla
creazione di numerose società.
La dichiarazione del Presidente Berlusconi secondo il quale gli esuberi in
Alitalia sono la metà dell'organico (cioèŠcirca 10.000 lavoratori!),
svelano la volontà di liquidare l'Alitalia.
E' quindi inaccettabile che oggi, dopo oltre 10 mesi di attesa e di inutili
trattative, le 9 sigle si rendano disponibili a trattare sulle partnership.
LA CATEGORIA HA ESPRESSO UN MANDATO CHIARO
La sconfessione delle 9 sigle da parte dei lavoratori in assemblea a
Fiumicino venerdì 30-4, dopo l'ennesima tregua concessa, è la prova della
contrarietà della categoria al piano di smembramento della Compagnia e di
liquidazione dell'Alitalia.
Il voto espresso per due volte ha ribadito con chiarezza e senza ambiguità
la volontà dell'assemblea.
LA CUB TRASPORTI CONTRO LE PARTNERSHIP
La CUB TRASPORTI, al momento, è stata esclusa dalla trattativa a Palazzo
Chigi per aver sostenuto con determinazione la volontà dei lavoratori e la
contrarietà al progetto di partnership e al piano di sacrifici e
precarizzazione del lavoro.
RESPINGIAMO IL RICATTO DEL FALLIMENTO
UN ALTRO PIANO è POSSIBILE
IL GOVERNO INTERVENGA PER IL RILANCIO DELL'ALITALIA

5 MAGGIO 2004
C.U.B. TRASPORTI