PROGETTO SPORTIVO "SPORT SOTTO L'ASSEDIO"



PROGETTO SPORTIVO "SPORT SOTTO L'ASSEDIO"

Associazione sportiva Salah - Associazione Jalla

Milano, Febbraio 2004.

Questo è un appello diretto alle tifoserie, le associazioni sportive, ai
singoli ed ai collettivi perché contribuiscano a sostenere la campagna
"Sport sotto l'assedio" destinata agli abitanti del campo profughi di
Deheisheh-Palestina.

Il progetto nasce dalla passione per lo sport, e per il calcio in
particolare, di alcuni ragazzi che animano due associazioni milanesi, a.s.
Salah - sport contro il razzismo e Jalla - qui non c'è pace.
La prima impegnata a promuovere lo sport nel suo valore popolare e contro
il business, la seconda a costruire progetti di cooperazione internazionale.

Durante gli ultimi anni in occasione di alcuni viaggi fatti in Palestina,
abbiamo potuto ammirare la tenacia di chi continua ad allenarsi, correre,
confrontarsi e giocare sotto il peso di un assedio militare che vuole
soffocare, prima di tutto, la fiducia nel futuro.

Abbiamo quindi deciso di fare la nostra parte aiutando i ragazzi di
Deheisheh a praticare lo sport, attraverso l'invio di materiale e
abbigliamento tecnico all'associazione sportiva Abu Ammar Shababia, e
ponendo in essere le condizioni per ospitare in Italia alcuni appartenenti
ad essa.

Serve, quindi, ora il Vostro sostegno tangibile per permettere ad una
squadra di calcio composta dai ragazzi del campo profughi di età compresa
tra 14 e i 16 anni, di partecipare alla prossima edizione dei Mondiali
Antirazzisti in programma a Montecchio (RE) dal 7 all'11 luglio 2004.

I costi del viaggio e del soggiorno in Italia dei ragazzi (circa 10
persone) ricadranno completamente sul comitato promotore del progetto; e su
coloro che rispondendo a quest'appello contribuiranno, nelle forme e nei
modi a loro più congeniali, alla realizzazione di questo sogno.

E' un'occasione per aprire un ponte con quelle associazioni che nei
territori occupati continuano a praticare attività sportive sotto l'assedio
militare israeliano in condizioni, quindi, di conclamate difficoltà
pratiche, mancanza di strutture adeguate, mezzi e spazi dove esercitare le
discipline sportive.

Lo sport è fatica, sudore, scontro leale, conoscenza dell'altro e di se
stessi, rispetto delle regole.

Lo sport aggrega e socializza, e per questo diviene genuino veicolo di
crescita individuale e collettiva.

Ci siamo fatti promotori di questa campagna che vuole essere solo l'inizio
di un'azione più generale di supporto allo società civile palestinese. Con
l'augurio che si moltiplichino iniziative di questo tipo, e che non si
perda occasione per sostenere quanti, nei territori occupati, continuano a
praticare lo sport.

Il progetto definitivo, contenente l'elenco completo del materiale
richiestoci dai ragazzi dell'associazione sportiva Abu Ammar Shababia ed il
bilancio di spesa per il viaggio della squadra di calcio in Italia, sarà a
disposizione a partire dal mese di febbraio.

Per contributi economici e donazioni è possibile utilizzare il conto
corrente di Banca Etica n° 109636 intestato a "Associazione sportiva Salah
Onlus"coord. Bancarie: ABI 05018 CAB 01600 con la causale "Sport sotto
l'assedio"

Per informazioni più dettagliate sul progetto e forme di contributi più
articolate (serate di finanziamento, incontri pubblici, produzione e
vendita di merchandising, forme di partenariato) contattateci ai seguenti
indirizzi:

jalla at ecn.org
salah at sportcontroilrazzismo.it