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PE: UE SIA COERENTE CON MOSCA
- Subject: PE: UE SIA COERENTE CON MOSCA
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- Date: Fri, 27 Feb 2004 18:25:41 +0100
EUROPARLAMENTO: EUROPA SIA COERENTE CON MOSCA A ULTIMO VERTICE UE-RUSSIA DICHIARAZIONI SPETTACOLARI SU CECENIA 26/02/2004 | Ansa | CHECHNYA | Bruxelles. L'Europarlamento chiede ai governi dell'Unione di parlare con una voce sola con la Russia e chiede al Consiglio Ue di "utilizzare, se necessario, tutte le misure a disposizione dell'Unione Europea per influenzare la politica russa in Cecenia e promuovere interessi di sicurezza e la soluzione del conflitto". Nella risoluzione di Bastiaan Belder (Edd) si afferma che "al termine dell'ultimo vertice Ue-Russia sono state rilasciate dichiarazioni spettacolari sulla Cecenia che erano diametralmente opposte a posizioni Ue ben definite e solidamente motivate". Nel testo si fa anche riferimento a "dichiarazioni rilasciate senza il benché minimo coordinamento dai leader di taluni stati membri" che hanno reso "eccessivamente difficili i negoziati con la Russia sul transito nella regione di Kaliningrad" e che "gli stati membri e i principali rappresentanti Ue hanno dato segnali contraddittori in seguito all'affare Yukos". In particolare l'euroassemblea chiede al Consiglio di "concordare iniziative concrete per assicurare la coerenza delle dichiarazioni e delle azioni dei leader dei suoi Stati membri, del Consiglio in quanto istituzione e della Commissione, consentendo in tal modo all'Unione di esercitare la sua influenza nel modo più efficace". La relazione approvata in plenaria parte dal presupposto che "date le sue dimensioni, risorse e politiche, la Russia svolge un ruolo fondamentale per la sicurezza e la stabilità dell'Europa e che la Ue attua una politica di impegno costruttivo nei confronti della Russia". I parlamentari, che nel dibattito hanno espresso preoccupazione per i recenti sviluppi in Russia per quanto riguarda il governo, indicano gli obiettivi sui quali "formare la nuova politica nei confronti della Russia": garantire rapporti di buon vicinato, promuovere diritti umani, la democrazia, la stampa indipendente, la società civile, la libertà religiosa, lo stato di diritto e la trasparenza, prefiggendosi in particolare "l'urgente miglioramento della situazione in Cecenia"; cooperare nell'affrontare i "conflitti congelati" nel Caucaso meridionale; sfruttare "il potenziale esistente per un'estensione degli scambi che verrebbero agevolati dall'adesione russa all'Omc". Nella relazione si sottolinea come "la mancanza di dialogo sulla Cecenia sia moralmente e politicamente indifendibile". I parlamentari europei hanno anche adottato un emendamento del relatore con il quale si definisce "inaccettabile qualsiasi tentativo di trattare la democrazia, lo stato di diritto e i diritti dell'uomo come questioni settoriali prive di collegamento reale con lo sviluppo globale delle relazioni Ue-Russia". Approvata anche una proposta di modifica presentata fra gli altri dal radicale Olivier Dupuis, dal capogruppo del Ppe Hans Gert Poettering e dai verdi Daniel Cohn Bendit e Monica Frassoni, in base alla quale "la deportazione di tutta la popolazione cecena in Asia centrale il 23 febbraio 1944 su ordine di Stalin costituisce un atto di genocidio". L'assemblea inoltre sollecita il Consiglio a rinnovare i suoi appelli alla Russia, affinché sia consentito agli ispettori Onu di visitare la Cecenia.
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