La visita colombiana è priva di tatto e inopportuna



10 febbraio 2004: Visita del Presidente colombiano Alvaro Uribe al Parlamento europeo

La visita colombiana è priva di tatto e inopportuna

Il commento di Monica Frassoni

I VERDI/ALLEANZA LIBERA EUROPEA 
AL PARLAMENTO EUROPEO 


Il gruppo Verdi/ALE oggi ha ribadito la sua critica alla visita al Parlamento europeo del Presidente colombiano Alvaro Uribe, descrivendola come priva di tatto ed inopportuna. 

Gli eurodeputati Verdi/ALE erano contro l'idea che il Presidente Uribe pronunciasse un discorso solenne durante la sessione plenaria del Parlamento, sostenendo che questo tipo di onore dovesse essere attribuito a personalità meno controverse. Sono comunque soddisfatti del fatto che sia stata accettata la loro proposta di avere un dibattito con il Presidente colombiano nella Commissione affari esteri e hanno precisato che useranno questa opportunità per criticare le politiche repressive colombiane. 

Parlando prima dell'intervento in plenaria di Uribe, la Capogruppo dei Verdi/ALE Monica Frassoni ha affermato: 

"Il nostro gruppo non ha approvato l'invito del Parlamento europeo al Presidente colombiano. Consideriamo che la sua visita in questo momento sia priva di tatto ed inopportuna. Ci sono troppe questioni aperte su violazioni dei diritti umani e sulla strategia di Uribe per la soluzione del conflitto in Colombia. Non si può ottenere pace e giustizia in quel paese attraverso misure che smantellano le garanzie costituzionali". 

"Anno dopo anno, l'ufficio di Bogotà dell'Alto Commissario ONU per i diritti umani ha rivelato casi di violazioni dei diritti umani in Colombia, e ha formulato raccomandazioni su come rafforzare la democrazia e la giustizia sociale in quel paese. Noi esortiamo il governo colombiano ad implementare queste raccomandazioni immediatamente. Anche se l'anno scorso la Colombia ha firmato la Dichiarazione di Londra con 24 paesi donatori europei ed americani, impegnandosi ad implementare quelle raccomandazioni, la politica attuale del governo si muove in direzione contraria". 

Gli eurodeputati Verdi/ALE hanno sottolineato quattro punti principali di preoccupazione in Colombia, punti che saranno discussi con il Presidente Uribe alla Commissione affari esteri alle 17:30. 
Questi punti sono: 

· Il nuovo statuto antiterrorista 
· La proposta di legge sull'"alternatività penale" ed il programma di reintegrazione 
· La creazione di un esercito di contadini e di una rete di informatori 
· Il rifiuto di negoziare un accordo umanitario con la guerriglia 

"Siamo molto preoccupati - ha spiegato Monica Frassoni - per lo statuto antiterrorista, adottato a dicembre 2003, che dà poteri alle forze armate senza un controllo giudiziario. Lo stato di diritto sarà così ulteriormente eroso. 
In secondo luogo, la proposta di legge di "alternatività penale" (che garantisce l'impunità dei paramilitari e non prevede il risarcimento delle vittime) ed il programma di reintegrazione non contribuiranno a smantellare le strutture paramilitari ma, come dichiarato dalla Commissione ONU sulla tortura, favoriranno invece il proseguimento della tortura. Amplificheranno, inoltre, l'impunità regnante e canalizzeranno più fondi verso i paramilitari. 

"L'UE non dovrebbe co-finanziare questo programma di reintegrazione così controverso. Facendo ciò si farebbe complice del peggioramento della situazione dei diritti umani. Secondo i nostri contatti con ambienti verdi e ambientalisti in Colombia, nel programma non ci sono provvedimenti adeguati di infrastruttura sociale ed umana. Le vittime e le loro famiglie devono sapere la verità, devono avere accesso al sistema giudiziario ed essere risarcite in modo adeguato." 

"La creazione di un esercito di contadini e di una rete di informatori incoraggerà i conflitti violenti. Lo spostamento di massa di contadini e di popolazioni indigene continua. Solo alcuni giorni fa, l'Alto Commissario ONU per i rifugiati ha parlato di una crisi umanitaria in Colombia. 
In questo inizio del 2004, 72 sindacalisti sono già stati uccisi; difensori dei diritti umani, professori, giornalisti e politici sono quotidianamente oggetto di minacce". 

L'eurodeputata verde ha sottolineato che Uribe visita il Parlamento europeo pochi giorni prima del secondo anniversario del rapimento di Ingrid Betancourt, che era la candidata Verde alla Presidenza. "Ingrid Betancourt è estremamente importante per noi", prosegue Monica Frassoni, "ma purtroppo Ingrid e la sua segretaria Clara non sono casi isolati. Attualmente ci sono circa 3.000 persone in mano alla guerriglia." 

"La strategia di Uribe applica due pesi e due misure: inflessibile militarmente con le FARC e indulgente con i paramilitari, che sono responsabili dell'80% delle violazioni dei diritti umani, secondo organizzazioni internazionali di diritti umani". 

"Il governo non dovrebbe ritardare ulteriormente l'apertura di negoziazioni per un accordo umanitario con la guerriglia", ha affermato l'eurodeputata Verde. "Questo è un passo necessario per il rilascio degli ostaggi, la protezione della popolazione civile ed un elemento essenziale per una soluzione negoziata al conflitto armato. Non c'è altro modo per porre fine alla sofferenza della maggioranza del popolo colombiano".