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06/10 Bologna: Il Carcere In/visibile @ TIS
- Subject: 06/10 Bologna: Il Carcere In/visibile @ TIS
- From: "Elena Di Gioia" <gi11078 at iperbole.bologna.it>
- Date: Thu, 2 Oct 2003 18:07:38 +0200
Con gentile richiesta di segnalazione Alla c.a. di Redazione Cultura/Spettacoli Vi inviamo il comunicato stampa de Il Carcere In/visibile, conferenza spettacolo sul tema dell'esecuzione della pena che si terrà lunedì 6 ottobre '03 alle ore 15.30, presso l'Isola Montagnola -Parco della Montagnola -Bologna all'interno del Festival regionale TIS- Teatro di interazioni sociali. a presto Elena Di Gioia ---- gruppoelettrogeno ass. via Lionello Spada, 67 40129 Bologna tel. fax 051.377431 348.3200037 349.6074014 elettrog at iperbole.bologna.it http://www.comune.bologna.it/iperbole/elettrog *********** COMUNICATO STAMPA Con gentile richiesta di segnalazione TEATRO DI INTERAZIONI SOCIALI TIS FESTIVAL 2003 5 - 14 ottobre Bologna - Gli artefici Faenza - I promotori di nuove usanze Ferrara - Gli inventori Parma - Link con il Festival Natura Dèi Teatri 2003 Lunedì 6 ottobre Bologna Isola Montagnola ore 15.30 Il Carcere In/visibile Conferenza spettacolo di Gruppo Elettrogeno. Regia Martina Palmieri. Drammaturgia Elena Di Gioia. Ingresso libero Comunicato stampa Il Carcere In/Visibile Conferenza spettacolo sul mondo carcerario italiano Storia di come il foyer è diventato un carcere All'ingresso del teatro, scuola, centro sociale in cui si rappresenti il Labirinto, il pubblico si troverà davanti ad una prima contraddizione. In sostituzione del biglietto al pubblico verrà consegnata una mappa; è la mappa del Labirinto, con indicazione di strade, percorsi, vie di fuga e di accesso. In realtà la mappa ad una lettura più approfondita risulterà assolutamente incomprensibile, percorsi che si sdoppiano per terminare nel nulla, strade che si sovrappongono, fughe che fanno rientrare… La prima sensazione deve essere di insoddisfazione; il carcere è un luogo insoddisfacente. Poi la seconda sensazione farà scontrare il pubblico con un'altra variabile: la verità delle contraddizioni. (G. E.) La conferenza spettacolo Il Carcere In/visibile è parte del Progetto Iniziativa pubblica di sensibilizzazione- Labirinto, un percorso triennale di informazione e sensibilizzazione sulla realtà dell'esecuzione della pena promosso dal Comitato Locale per l'Area dell'Esecuzione Penale Adulti, giunto ormai al suo terzo anno di vita. E' un progetto itinerante che si è svolto in centri sociali, scuole, sedi di quartieri e circoli giovanili del territorio regionale. Nella conferenza spettacolo Il Carcere In/visibile il pubblico viene disposto all'interno di un percorso a forma di croce secondo le architetture standard delle strutture di detenzione. Il viaggio intrapreso con l'ausilio di attori porta all'incontro tra il pubblico, i luoghi e i personaggi che abitano e vivono dentro il carcere. Dalle celle, all'ora d'aria, dagli agenti di polizia penitenziaria a detenuti, appellanti, definitivi, assistenti sociali e medici, psicologi e mediatori culturali. Vengono ripercorse le tappe e i momenti salienti nella vita di un/a detenuto/a, evidenziando in particolar modo: l'ingresso del detenuto nel carcere; la perquisizione e la visita medica a cui viene sottoposto; l'assegnazione della cella con riguardo alle misure della reclusione e ai rapporti tra detenuti; la prassi della domandina; le figure che il detenuto incontra in carcere: agenti di polizia penitenziaria, educatori, personale sanitario (medici, psicologi, infermieri), operatori degli enti locali, mediatori culturali e assistenti sociali, volontari, conduttori delle attività di laboratorio - artistiche… La conferenza spettacolo Il Carcere In/visibile alterna, secondo ritmi precisi e tempi dati, scene teatrali con momenti di dibattito sollecitati dalla significativa presenza di figure eminenti e raramente 'visibili', come il direttore della Casa Circondariale di Bologna, il magistrato di sorveglianza accanto a detenuti e o ex detenuti, assistenti sociali del Ministero di Giustizia e dell'Ente locale, operatori volontari, mediatori culturali. In questo modo, ogni singola scena teatrale diventa per il pubblico occasione per sollecitare curiosità e domande, a cui rispondono gli stessi testimoni presenti. Quello a cui si assiste è il ribaltamento e la sovrapposizione di ruoli: ovvero le istituzioni presenti (in scena) rispondono alle domande e alle sollecitazioni del pubblico dopo le scene teatrali che, a loro volta, simulano i ruoli e le dinamiche che le istituzioni proprio rappresentano. Si assiste, quindi, ad una mescolanza e ibridazione di linguaggi che gioca, tra l'altro con gli aspetti voyeuristici dello spettatore, libero di osservare e commentare la privazione di libertà che le Direzioni delle Case Circondariali e gli altri relatori rappresentano, in quanto testimoni e abitatori di luoghi di Istituzione Totale. Non da ultimo la significativa presenza di detenuti/e e affidati o persone agli arresti domiciliari che pur personificando la dimensione della reclusione si trovano, all'interno della Conferenza Spettacolo, ad osservarla dall'esterno, come spettatori, per essere poi richiamati dal pubblico a interventi diretti e personali. La Conferenza Spettacolo, inoltre, costituisce un ponte fondamentale di dialogo tra la cosiddetta società civile e la realtà carceraria. Tra gli ospiti saranno presenti la Dott. ssa Ceresani, Direttrice della Casa Circondariale di Bologna, Dott.ssa Anna Giangaspero assistente sociale del CSSA-, ex detenuti e detenuti agli arresti domiciliari. La moderazione del dibattito è a cura di Alessandro Martelli - Iress Soc. Coop. L'obiettivo del Progetto Il Labirinto è di fornire ad un target vasto e ampio di studenti e cittadini la possibilità di conoscere e visitare, attraverso il percorso teatrale, le tappe obbligate del/la detenuto/a nel momento in cui viene a contatto con le strutture nelle quali deve scontare la pena per i reati commessi. Il percorso vuole sensibilizzare e informare il pubblico sulla situazione odierna delle differenti modalità di esecuzione della pena, fornendo un quadro di informazioni e di spunti di riflessione riguardo alle condizioni, ai diritti e ai doveri cui è sottoposto il detenuto. Allo stesso tempo il Progetto Il Labirinto vuole mostrare anche gli impatti psicologici che le modalità di esecuzione della pena possono avere sui condannati e i riflessi sulle loro relazioni familiari e sociali. Un luogo-non luogo, quello del carcere, un macro e microcosmo di sospensioni e di vite 'appese'. Regia Il Carcere In/Visibile Martina Palmieri Drammaturgia: Elena Di Gioia Interpretato da Anna Rispoli, Martina Palmieri, Riccardo Paccosi, Nicola Fabbri Tecnico in scena Antonella Felicetti Produzione Video Visual City Virus Materiale fotografico: Pol y Ana Struttura scenografica e allestimenti: Luca Piga, Vincenzo Bonaffini, Marilena Lodi Ambientazione sonora: Massimo Carozzi Un ringraziamento particolare al prof. Massimo Pavarini, docente di Diritto Penitenziario , facoltà di Giurisprudenza - Università degli Studi di Bologna per la preziosa collaborazione. Prodotto da Gruppo Elettrogeno, dal Teatro Polivalente Occupato (T.P.O. - Bologna) e dal Comitato Locale per l'Area dell'Esecuzione Penale Adulti informazioni bologna Ufficio Festival - Parco Isola Montagnola Piazza VIII Agosto Dal lunedì al venerdì ore 15-18 Durante il Festival tutti i giorni ore 15-18 tel e fax 051.249524 - cell 348.3556988 - e-mail: tisfestival at libero.it URP Regione Emilia-Romagna Viale Aldo Moro 52 Dal lunedì al venerdì ore 9-13 numero verde 800.662200 - tel 051.6395222 - fax 051.6395360 - e-mail: urp at regione.emilia-romagna.it http://www.regione.emilia-romagna.it
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