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Pensioni: Berlusconi come Wanna Marchi
- Subject: Pensioni: Berlusconi come Wanna Marchi
- From: "rdb tesoro" <rdbtesoro at lycos.it>
- Date: Wed, 1 Oct 2003 10:26:46 +0200
Roma 1 ottobre 2003 Vi trasmettiamo, in allegato, il comunicato inerente la riforma pensionistica. Cordiali saluti. RdB Tesoro www.rdbtesoro.it (http://tesoro.rdbcub.it) info at tesoro.rdbcub.it tel. 0647616129/6130 fax 0647614356/4369 PENSIONI: Berlusconi modello Wanna Marchi "Care amiche e cari amici", c'è un uomo che dopo aver venduto sogni e bufale a piene mani (persino canzoni!), come ad esempio il fantomatico aumento ad milione di lire al mese per tutti i pensionati e la certificazione dei diritti pensionistici maturati dai lavoratori, vuole rifilare una nuova bufala: quell'uomo è Berlusconi. La sera del 29 settembre 2003, ha fatto irruzione nelle case degli italiani con un messaggio, a reti unificate, non tanto per chiedere scusa dei disservizi creati da un blackout (mai verificatosi quando l'Enel era pubblica), ma per annunciare un nuovo pesante attacco alle pensioni. Come al solito l'argomento, logoro quanto abusato, è il crack del sistema pensionistico pubblico. NON E' VERO! La spesa sociale in Italia è sotto di due punti rispetto alla media europea e di almeno quattro rispetto ai paesi più grandi: dentro questa spesa, gonfiata con i trucchi, c'è il calcolo del TFR ed è, inoltre, calcolata comprendendo le tasse che sono la quota che torna allo Stato. Non è lo Stato che paga le pensioni ma gli Enti di previdenza con i soldi dei contributi versati. Semmai, i bilanci degli Enti di Previdenza sono saccheggiati dalla politica economica di questa compagine governativa rivolta a sostenere i processi di ristrutturazione, in favore agli sgravi alle imprese, per la decontribuzione e, infine, per il sostegno all'evasione contributiva di dimensioni abnormi. Per ultimo, "la politica creativa" del centro-destra, in continuità con i precedenti governi di centrosinistra, sta scippando il patrimonio immobiliare degli Enti (acquisito con i contributi dei lavoratori), si è appropriato di cinque miliardi di euro dell'INPDAP (somma questa destinata, una volta, al credito per i dipendenti pubblici), ha "scaricato" sull'Inps il debito di oltre 1.400 miliardi di vecchie lire (all'anno) accumulato dall'Inpdai, l'ente pensionistico gestito da Confindustria e Federmanager. Quello che vuole imporci Berlusconi non è una vera riforma ma è solo un ennesimo, pesante taglio senza alcun respiro riformista! Ci batteremo contro questo imbroglio, oltre che per il ritiro della delega e per il superamento della legge Dini che, di fatto, già ha già fortemente ridimensionato il sistema pensionistico. PER: - il ripristino del calcolo retributivo, per tutti, al fine di riprodurre un interesse unitario tra generazioni distrutto dall'introduzione del crinale dei 18 anni di contributi e del calcolo contributivo dovuti alla tanto decantata quanto famigerata legge Dini; - la difesa del potere d'acquisto delle pensioni in essere attraverso un aggancio all'andamento reale dei prezzi e alla dinamica salariale; - laa difesa del tempo di vita dal tempo di lavoro con la conferma dell'attuale forbice di età per andare in pensione, 57-65 anni di età con una relativa diversa rendita pensionistica; - l'eliminazione della giungla contributiva e copertura di contribuzione per tutte le forme di precariato esistenti; - un TFR o liquidazione in un Fondo unico, a gestione pubblica e a rendimento garantito, finalizzato ad investimenti proprio in quei settori ( ricerca,formazione, innovazione, infrastrutture e Mezzogiorno ) pesantemente trascurati che servono a garantire un maggiore sviluppo economico e di qualità. Un Fondo che lasci la libertà al momento di andare in pensione di riscuotere il capitale così accumulato o la sua trasformazione in quota ulteriore di rendita pensionistica. Roma, 1 ottobre 2003 Coordinamento Nazionale Ministero dell'Economia e delle Finanze www.rdbtesoro.it - info at tesoro.rdbcub.it - tel. 0647616129/6130 - fax 0647614356/4369
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