I: MI COMPIACI? EXIDE CASALNUOVO di NAPOLI ed il gioco delle tre carte della EUROPEIZZAZIONE.



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From: Camillo Coppola 
To: staiano umberto 
Sent: Sunday, September 07, 2003 9:13 PM
Subject: MI COMPIACI? " EXIDE CASALNUOVO di NAPOLI ed il gioco delle tre carte della EUROPEIZZAZIONE " 


----- Original Message ----- 
  From: staianoumberto at libero.it
  To: camillo.coppola at tin.it 
  Sent: Friday, September 05, 2003 12:27 AM
  Subject: un saluto col pugno chiuso
  Quasi sicuramente non puoi ricordarti di me , mi chiamo Umberto Staiano ed io rammento che incominciavi a frequentare la sede di Casalnuovo mentre io stavo per andare via , ufficialmente di mia iniziativa, ma in realtà si concretizzava ancora una volta una espulsione forzata che rientrava nella campagna così detta di "pulizia aziendale". Questo accadeva negli anni 1986/87. E' stato con piacere che navigando per caso ho trovato sotto il nome "exide casalnuovo" le tue considerazioni sui rapporti umani e sociali del mondo lavorativo nel quale operi. Sottolineo "con piacere", perché è così difficile oggi trovare delle persone che risultano ancora delle voci libere in un contesto appiattito e massificato che ci vuole asserviti allo sola logica del profitto. Ti scrivo queste poche righe anche perché i miei primi 18 anni lavorativi sono stati in fabbrica , e come dicevano i Gesuiti "datemi i primi 15 anni della vita di un uomo e tenetevi il resto", così una parte dei miei ideali giovanili e dei miei sogni associativi sono legati a quel periodo. L'esperienza umana che ho potuto accumulare in quegli anni (ero rappresentante sindacale durante il passaggio FAR-CGA) mi è servita successivamente anche per tutti gli aspetti negativi che in essa erano contenuti: slealtà, meschinità e servilismo, un miscuglio di valori umani aberranti che il padrone (non lo chiamerò mai datore di lavoro)  pretendeva che se ne facesse largo uso chiamandolo "Professionalità".

  Ritengo che l'avversario sociale per il lavoratore che ha dignità , non è solo il padrone (azienda) o la confederazione dei padroni (confindustria), oppure dei consociativismi sindacali che si alleano con l'avversario credendo di tutelare i propri iscritti, ma lo si trova intorno a noi : in quelli che ti sorridono mentre ti stanno tradendo e in quelli che ti evitano perché ti hanno venduto. Come disse un anarchico di due secoli fa :"ho conosciuto il popolo, vi ho trovato tanto fango e qualche pagliuzza d'oro". Forse è proprio in queste pagliuzze d'oro che si incontrano ogni tanto che si trova la forza  di sbandierare sempre i propri ideali. 

  Saluti e non demordere, ciao .

  Umberto


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MI COMPIACI? EXIDE CASALNUOVO di NAPOLI ed il gioco delle tre carte della EUROPEIZZAZIONE. 

Mi fai sentire l'asceta sulla stele...ma la saggezza del mondo dov'é ?
Non é solo dentro di noi é un coacervo di pensieri,confronti ed azioni...é un divenire unico che non si può fermare,forse si potrebbe sintetizzare con una frase che non é mia...la concezione materialistica della storia .

La borghesia esalta per la sua propaganda i grandi risultati della scienza e dell'industria, dell'organizzazione del lavoro e del piano razionale di produzione, a volte con toni illuministici fuori epoca, a volte millantando conoscenze che non possiede, a volte spingendosi, con politiche di tipo fascio-stalinista, al controllo del fatto economico. Ma ideologicamente si dimostra isterica e s'indigna fuori misura di fronte ad ogni prospettiva di progetto cosciente nel processo sociale di produzione, come fosse una bestemmia contro gli inviolabili diritti della proprietà, dell'iniziativa personale e della libertà di capitalisti che non esistono neppure più in quanto tali, essendo divenuti meri funzionari del Capitale. Non si accorge che, così facendo, sputa sulla sua stessa rivoluzione ed esalta l'aspetto peculiare della giungla, il bellum omnium contra omnes.

Il capitalismo rende l'individuo schizofrenico perché gli inculca il culto di sé stesso mentre lo massifica in quanto appendice del mondo delle merci. Non per nulla il sogno attuale dell'americano che ne ha le scatole piene del capitalismo è l'isolamento nella foresta o nel deserto, ma con la casa tecnologica che prende energia dal sole e il computer che gli permette di navigare con Internet, cioè di non morire in quanto essere sociale. L'isolamento con la tecnologia e l'informazione è un nonsenso, dato che tecnologia e informazione sono fatti esclusivamente sociali. Ogni gesto individuale, ogni esperienza individuale non è altro che relazione col mondo circostante (compreso l'altro uomo) e quindi informazione che, alla fine, va a fondersi nel gesto e nella esperienza collettiva. Ecco che perciò l'esperienza di ogni uomo non può più svanire e morire con la morte dell'individuo.


Bisognerebbe enfatizzare in modo esplicito il ruolo perverso che i parassiti pseudo riformisti
svolgono nel seno delle classi subalterne e che in Italia hanno portato al feroce
PACCHETTO TREU di cui non si sono azzardati neanche di fare autocritica,vedi anche i
documenti congressuali di Rifondazione a Pesaro!

 ......con gravi responsabilità in relazione alla pressoché totale distruzione dei diritti, delle tutele e della vita stessa dei lavoratori dipendenti. Basti pensare al 'pacchetto Treu' varato in parlamento nel 1997 da tutte le forze dell'allora governo di centrosinistra e che ha riportato in Italia il caporalato delle agenzie per l'affitto delle braccia dei nostri figli: come si può dire di voler lottare, non strumentalmente, contro la liberalizzazione dei licenziamenti proposta da Berlusconi senza fare alcuna autocritica su tali odiosi provvedimenti ? E' quello che chiediamo ai Cofferati, ai Pezzotta, agli Angeletti, ai D'Alema, ai Rutelli, ai Bertinotti e quant'altri. ma loro scappano, perché questa semplice domanda li terrorizza e non vogliono e non possono rispondere. 
                                                                           Abbracci dal compagno
                                                 Camillo 
                                         Militante dello SLAI COBAS per l' AUTORGANIZZAZIONE di Pomigliano d' Arco(Napoli)