08-13/09 Salerno: Sessione estiva "Scuola di Politica Hannah Arendt"



L'associazione "Orlando" di Bologna promuove la sessione estiva della
"Scuola di Politica Hannah Arendt", destinata a 22 donne di cui 12
dell'area salernitana e campana e 10 dell'area bolognese, modenese ed
emiliano romagnola. Le candidate di altre regioni possono comunque
inoltrare la domande in caso di rinuncia.

La scadenza entro cui vanno presentate le domande è fissata per il 1°
settembre 2003.

Vi chiediamo, se possibile, di dare diffusione alle informazioni
riguardanti la scuola. A tal scopo inviamo in allegato il bando.

Cordialmente,
Emma Petitti - Patrizia Rampioni

----------------------------------
Associazione "Orlando"
Sede Operativa:
Via De' Pignattari, 1
40124 Bologna
tel. ++39-051-233863
fax ++39-051-263460
www.women.it





Provincia di Salerno


"Scuola di Politica Hannah Arendt" - Sessione Estiva

Salerno, 8 - 13 Settembre 2003
Palazzo S.Agostino
Via Roma, 104


Associazione "Orlando"

Per domande e iscrizioni:
e mail Bologna progetti at women.it - emmapetitti at libero.it

fax Bologna 051/263460
Indirizzo postale:
Associazione "Orlando" c/o Centro delle Donne,
via de' Pignattari 1, 40100 Bologna


Associazione "d'una"
Via Pirro, 26 - 84100 Salerno

Per domande e iscrizioni:
patricia.covone at virgilio.it

Per prenotazioni alberghiere:
"Venere Centro Viaggi"
Via De Luca, 12 Salerno
tel. 089 228700 fax 089 226700
e-mail: informazioni at venereviaggi.com

- Il corso della sessione estiva Settembre 2003

- Iscrizioni

- La Scuola di Politica Hannah Arendt
Seminari e corsi degli anni passati 1998 - 2002

- Convenzione tra l'Associazione D'Una e l'Associazione "Orlando"



"Scuola di Politica Hannah Arendt"
Corso della Sessione Estiva, Lunedì 8 - Sabato 13 settembre 2003, Salerno.

Titolo: Donne, presenza e rappresentanza politica a livello locale,
nazionale ed europeo.

Obiettivo: promuovere la conoscenza e la capacità di iniziativa di donne
interessate alla cittadinanza attiva, alla presenza nella sfera pubblica e
alle partecipazione nelle elezioni a partire da quelle amministrative.

Modalità di svolgimento: l'esperienza formativa si svolgerà attraverso
lezioni frontali, incontri con testimoni significative, sedute di
discussione e conversazioni.

Programma, Tempi e Orari:

Lunedì 8 settembre:
ore 15 - 16	Apertura dei lavori di Alfonso Andria, presidente della
Provincia di Salerno, Lella Marinucci, presidente della Commissione Pari
Opportunità della Provincia di Salerno, Maria Fortuna Incostante, Assessora
per le Pari Opportunità della Regione Campania.
Ore 16,00/16,30 Presentazione del Corso, Ines Mainieri. Associazione D'Una
e Fernanda Minuz, Associazione "Orlando".
ore 16 - 19 	Lezione introduttiva su Movimenti politici delle donne,
Elda Guerra, Università di Bologna, Spazio culturale Europeo, Liliana
Ellena, Università di Torino, Comunicazione Pubblica, Fernanda Minuz,
John's Hopkins University di Bologna,

Martedì 9 settembre:
ore 9,30 - 13,30	La rappresentanza delle donne in Italia: Alisa del
Re, Università di Padova, Chiara Sebastiani, Università di Bologna, Monica
Veneziani e Giovanna Vingelli, Università della Calabria.
ore 15,00 - 17,00 	Testimonianze delle parlamentari Giovanna
Grignaffini e Katia Zanotti.
ore 17,00 - 18,30	Discussione con docenti e testimoni.

Mercoledì 10 settembre:
ore 09,30 - 13, 30	Presenza e rappresentanza a livello locale. Ricerca
statistica e biografie: Alessandra Allegrini, Associazione "Orlando",
Lorenza Maluccelli, Regione Emilia Romagna, Caterina Liotti, Associazione
Centro Donna di Modena.
ore 15,00 - 17,00	Casi Emilia Romagna e Umbria: Testimonianze di
amministratrici: Lalla Golfarelli, ex Assessora del Comune di Bologna,
Clara Sereni, ex vice Sindaco di Perugia, Laura Tosi, Sindaca di Sassuolo,
Morena Diazzi, Assessora della Provincia di Modena.
ore 17,00 - 18,30	Discussione con docenti e testimoni.

Giovedì 11 settembre:
ore 09, 30/13,30: 	Presenza e rappresentanza a livello locale: norme
elettorali e donne in lista. Lorenza Carlassare, Università di Padova,
Marina Piazza, Presidente Commissione Nazionale Pari Opportunità.
ore 15,00 - 17,00	Casi dalle Regioni Campania e Calabria.
Testimonianze di Eva Catizone, sindaca di Cosenza, Eva Longo, sindaca di
Pellezzano; Ersilia Salvato, sindaca di Castellamare di Stabia ; Pina
Vairo, sindaca di Torre Orsaia.
ore 17,00 - 18,30 Discussione con docenti e testimoni.
Venerdì 12 settembre:
ore 09,30 - 13,30 In Europa: Comparazioni Europee, Raffaella Lamberti,
Università di Parma; la Commissione Europea, il Parlamento, la Costituzione
e le donne, Angela Liberatore, Commissione europea.
ore 15,00 - 17,00 Testimonianze di Pasqualina Napoletano e Rosi Bindi.
ore 17,00 - 19,00 Discussione con docenti e testimoni.

Sabato 13 settembre:
ore 09,30 - 11,30 L'Arte di Ascoltare, Marianella Sclavi, Università di Milano.
ore 11,30 - 13,30 Discussione conclusiva, coordina Raffaella Lamberti,
Associazione "Orlando".

Per le Conversazioni, che potranno svolgersi dal mercoledì al venerdì sera
dalle ore 19, 30 alle ore 21 e 30, sono state interpellate Mercedes Bresso,
presidente della Provincia di Torino, Sivana Amati, Consigliera della
Regione Marche e le parlamentari Rosi Bindi, Anna Finocchiaro, Elena
Montecchi e Alessandra Mussolini.

Feste e gite: sono previste una festa serale il martedì e una gita in
costiera il sabato pomeriggio.

Hanno confermato la loro presenza accanto alle autorità salernitane:
Alessandra Allegrini, Eva Catizone, Alisa del Re, Morena Diazzi, Liliana
Ellena, Lalla Golfarelli, Giovanna Grignaffini, Elda Guerra, Maria Fortuna
Incostante, Raffaella Lamberti, Angela Liberatore, Caterina Liotti, Eva
Longo, Lorenza Maluccelli, Ines Mainieri, Fernanda Minuz, Ersilia Salvato,
Marianella Sclavi, Chiara Sebastiani, Laura Tosi, Pina Vairo, Monica
Veneziani e Giovanna Vingelli. Sono in via di definizione le altre presenze
qui segnalate.


- Iscrizioni

Partecipanti: 22 persone, di cui 12 dell'area salernitana e campana e 10
dell'area bolognese, modenese ed emiliano romagnola. Le candidate di altre
regioni possono comunque inoltrare la domanda che verrà considerata in caso
di rinuncia delle aree prioritarie.

Domanda e scadenza di Iscrizione: le domande di ammissione dovranno
comprendere una lettera motivazionale che si unisca al curriculum vitae per
segnalare le ragioni del desiderio di frequentare la "scuola di politica"
ed eventuali esperienze di cittadinanza attiva, presenza pubblica e
politica e simili; la domanda può pervenire via e mail, via fax, via posta
normale a Bologna e a Salerno, entro e non oltre il 1° settembre 2003.
Nelle domande è obbligatorio inserire l'oggetto "Scuola di Politica Hannah
Arendt".

Costi di Iscrizione: la retta di iscrizione è di 150 euro che dovranno
essere versati con vaglia postale a favore di Associazione D'una Salerno
subito dopo la segnalazione dell'avvenuta ammissione, che sarà notificata
entro e non oltre il 3 settembre 2003.
L'iscrizione è comprensiva di: 150 euro
Iscrizione e materiale didattico per tutte: 50 euro
Pranzo comune a tutte: 25 euro
Pernottamento all'ostello:75 euro
La cena è a parte e comporta un extra di circa 10 euro a sera
I viaggi per conseguire la Scuola sono a carico delle iscritte.
Il basso costo della sessione estiva di Salerno è stato deciso per favorire
le giovani donne già a partire da questo primo anno sperimentale.

Criteri di ammissione: qualora le domande superassero i posti disponibili
si terrà conto della data della e mail o fax o timbro postale di invio, dei
contenuti dell'auto-presentazione/motivazione e del curricolo, vale a dire
dei progetti, delle esperienze, del titolo di studio di ogni candidata.

Data di segnalazione dell'accettazione della domanda: l'ammissione verrà
segnalata entro il 3 settembre 2003 via telefono e/o telegramma agli
indirizzi e numeri segnalati dalle candidate

Saranno messi a disposizione materiali pertinenti.

Verrà rilasciato un Attestato di frequenza.

- La Scuola di Politica Hannah Arendt

Perché le Scuole di politica?
Perché "scuole di politica" proposte da aggregazioni di donne o da realtà
esterne/interne alle istituzioni che si misurano con l'identità di genere e
le relazioni tra uomini e donne?
Per la rilevanza e il carattere trasformativo delle visioni e delle
pratiche messe in campo dai movimenti delle donne negli ultimi decenni e il
loro insufficiente impatto nella sfera pubblica in generale e nelle
politiche istituzionali.
Per la necessità conseguente di mettere al centro della riflessione e della
trasmissione le pratiche ottimali prodotte dalle donne ai fini del
mainstreaming e dell'empowerment femminili.
Una prima analisi dell'esperienza delle scuole di politica in alcune
regioni italiane ha ribadito il convincimento che la formazione politica
sia strategica, da un lato, per la diminuzione degli ostacoli e resistenze
che si frappongono al radicarsi di culture favorevoli al cambiamento dello
status quo e, dall'altro, per accrescere competenze e operatività
necessarie alle politiche di genere. Disponiamo quindi oggi di prime
indagini che mostrano come si è cercato di produrre innovazione e maggiore
impatto delle culture politiche delle donne attraverso processi di
formazione, sensibilizzazione e divulgazione. Di fatto le scuole,
stabilitesi dalla metà degli Anni Novanta in poi e legate a luoghi autonomi
di donne o a centri di formazione, alla Emily List costituita da donne DS
dopo l'esperienza elettorale che riportò il Labour Party al governo o da
altre istanze di partito, da istituzioni locali e altro ancora, hanno
costituito una delle pratiche più significative e, spesso, non sono state
dedicate necessariamente all'accrescimento del numero delle elette, ma a
valorizzare il soggetto femminile "nuovo" e a sperimentare forme di "presa
di parola", di "mediazione" e di "deliberazione" legate alle varie pratiche
di donne condotte in molteplici ambiti della vita sociale. Scrive Alisa del
Re: "Questo implica riconoscere legittimità e autorità a donne e ad uomini
nel definire una visione del mondo e del vivere insieme". Tuttavia, poiché
neppure a seguito della cosiddetta Tangentopoli ci si preoccupò di cercare
candidature in questa sorta di "scuola quadri di genere", l'autrice
commenta qualche passo più avanti: "Il vero paradosso sta nell'incapacità
dei partiti di utilizzare risorse gratuitamente offerte nella formazione di
un nuovo ceto politico" (Alisa del Re, I paradossi di genere nella
rappresentanza, in Franca Bimbi, a cura di, Differenze e disuguaglianze,
Bologna, il Mulino, 2003).
Perché una scuola di politica intitolata ad Hannah Arendt
La scelta di tale denominazione e riferimento da parte dell'Associazione
"Orlando" è conseguente ad una più lunga e ricorrente frequentazione
dell'autrice in questione e delle sue categorie di natalità,
individualità/pluralità, spazio pubblico nonché delle sue concezioni
originali e positive del potere e della politica. Essa esprime, quindi, il
desiderio di "Orlando" di dare riconoscimento e riconoscenza ad una
pensatrice che ha mostrato come il pensiero filosofico possa essere
produttivo nella sfera politica. Tale scelta si colloca poi all'interno
della "renaissance" contemporanea di Hannah Arendt La riconsiderazione
dell'opera della pensatrice ebrea tedesca perseguitata dal nazismo si è
collocata infatti all'incrocio di più attenzioni e sensibilità: 1)
l'importanza di una teoria politica che si è misurata con il totalitarismo
in un'epoca di postotalitarismi; 2) la rilevanza di una riflessione critica
sull'identità nella fase dell'affermarsi di politiche dell'identità
differenti: dalle politiche delle peculiari identità culturali alle
rinascenti politiche nazionalistiche, dalle pratiche di disidentificazione
delle donne rispetto alle identità loro tradizionalmente ascritte ai
percorsi di ricerca di nuove identità di genere; 3) l'interesse di una
precoce e pregnante analisi della "doppia perdita di mondo e casa" da parte
di milioni di rifugiati e di senza fissa dimora nel nostro tempo; 4) il
peculiare rapporto di Hannah Arendt con la propria esperienza di donna e di
ebrea (vedi anche Seyla Benahabib, The Reluctant Modernism of Hannah
Arendt, Sage Publications, 1996).


- Seminari, corsi e ricerche degli anni 1998 - 2002

La "scuola Arendt" prende iniziative di natura diversa, dai corsi di
formazione ricorrenti ai convegni, seminari e ricerche. Qui si segnalano a
titolo indicativo i principali seminari internazionali aperti a donne
migranti e native e di diverse generazioni nei diversi paesi e
pubblicazioni cartacee e on line pertinenti dell'ultimo quinquennio.
o Studio di fattibilità per un Istituto per le strategie di genere
2001/2003. (report cartaceo presso Associazione "Orlando" e report on line
www.women.it)
o Donne nelle relazioni internazionali, Løthen, Settembre 2000.
o Generazioni di Politica, Bologna, 19/21 Giugno 2000.
o Donne Nella Sfera Pubblica.Un catalogo della buone pratiche - 2000 (Casa
Editrice Pitagora, Bologna).
o Sanita': Quando Le Donne Fanno Differenza - Ancona, Giugno 1999
o Presenza: Le Donne Nella Sfera Pubblica, Seminario nazionale e locale,
Bologna, 27-28 Marzo 1999.
o Women, Identity And Decision Making - 5 - 6 Giugno 1999 - The Council
House, Derby, Regno Unito.
o Antigone Nella Citta': Emozioni e Politica Bologna, 27- 29 marzo 1998
(pubblicato da Casa editrice Pitagora, Bologna 1999).
o DemoKratisierung der Demokratie - Democratizzazione della democrazia:
empowerment e cambiamentio nella cultura politica, Berlino, Germania, 22-24
maggio 1998.
o Riconoscimento e Riconoscenza: Sfera Pubblica Femminile Dentro e Fuori le
Istituzioni - Seminario Europeo, Bologna, 12-14 Giugno 1998 - Sala dei
Notai.
Va notato che lo Studio di fattibilità per un Istituto per le strategie di
genere 2001/2003 è stato realizzato in collaborazione con l'Associazione
Centro Donna di Modena, che ha a propria volta attivato una scuola di
politica a nome "Laboratorio di formazione politica di genere PH 7", e
grazie a fondi preminenti del Fondo Sociale Europeo e della Regione ER,
mentre dal 1997 al 2000 le iniziative europee della "Scuola Di Politica
Hannah Arendt" si sono realizzate all'interno del I- Programma di azione
per la parità tra donne e uomini della Commissione Europea. Dalla seconda
metà degli anni ottanta in poi scambi frequenti si sono avuti con le
esperienze formative organizzate a Venezia/Mestre da Franca Bimbi e dal
Centro delle Donne di Venezia e da Alisa del Re e dall'Università di Padova.
 - Convenzione tra l'Associazione D'Una e l'Associazione "Orlando"
L'incontro e l'alleanza tra "D'UNA", Associazione Organizzazione Non
Lucrativa di Utilità Sociale (D'UNA Associazione O.N.L.U.S.), costituitasi
formalmente il 31 Dicembre 2001 a Salerno presso la notaia Donata Maria
Biase e con sede a Salerno in via Pirro 26, e "Orlando", Associazione di
Donne, aggregazione esistente informale dal 1979 e costituitasi formalmente
presso lo studio notarile Stame nel 1983, con sede a Bologna in via
Borgonuovo 2, che ha progettato e realizzato il Centro di Documentazione,
Ricerca e Iniziativa delle Donne in convenzione con il Comune di Bologna ed
è oggi associazione a carattere nazionale, data dal 2001. Oggi esiste tra
le due aggregazioni una convenzione nella quale leggiamo che
"considerate le finalità e obiettivi affini delle proprie associazioni in
ordine alla valorizzazione della differenza tra i sessi ed alla effettiva
pari dignità di donne e uomini a livello economico, sociale, politico,
culturale, religioso, nonché a nuove forme di sussistenza e convivenza,
[dette associazioni] hanno stabilito di avviare una collaborazione stretta
e duratura in materia di
- Scambi tra donne del Nord e Sud, Est ed Ovest in Italia ed in Europa, con
particolare attenzione ad un'Italia delle città ed un'Europa delle regioni;
- Costituzione di Archivi, Biblioteche, Sportelli Donne, Internet Tea Room,
Spazi Pubblici Gestiti da Donne;
- Iniziative culturali e civiche;
- Progettazione a livello locale, nazionale, Europeo negli ambiti della
- ricerca;
- formazione e trasmissione;
- presenza civica femminile in spazi pubblici reali, virtuali, mediatici;
- costruzione di reti di donne a livello locale, nazionale, europeo e mondiale;
- solidarietà e integrazione tra donne di diverse posizioni, in ragione di
condizioni fisiche, psichiche, familiari, generazionali, economiche,
sociali e culturali;
- innovazione sociale e tecnologica;
- cooperazione internazionale sostenibile;
- e simili.
- Iniziative economiche e sociali.



Bologna/Salerno Estate 2003