comunicato Festival Segnalemosso 1-6 agosto Bologna



Alla c.a. di Redazione Cultura/Spettacoli



Vi inviamo in allegato il comunicato stampa del Festival di Teatro
Segnalemosso, ovvero la strategia della lumaca
dall'1 al 6 agosto '03 Giardini Margherita - Bologna.



Disponibili a fornirvi ulteriore materiale,
a presto

Elena Di Gioia
gruppoelettrogeno

051.377431  348.3200037



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gruppoelettrogeno





Festival SegnaleMosso

Ovvero la strategia della lumaca



Quarta edizione



1-2-3-4-5 (pausa) - 6 Agosto 2003

Piazzale Jacchia - Giardini Margherita

Bologna





Comunicato stampa





Il Festival di Teatro Segnalemosso, ovvero la strategia della lumaca,
giunge alla quarta edizione presentando al pubblico produzioni teatrali di
quattro gruppi del panorama di ricerca italiano.

Teatro Nucleo, motusfactory, Fortebraccio Teatro, Mariano Dammacco /Centro
Diaghilev.

Anche per la quarta edizione, il Festival Segnalemosso, propone un
cartellone di differenti stili di ricerca investendo nelle molteplici
visioni del teatro.

Il filo conduttore della edizione '03 del Festival Segnalemosso è lo studio
intorno alle possibile drammaturgie contemporanee, con uno sguardo che
affonda sia in testi classici come Edipo Re, Frankenstein e Il Piccolo
Principe sia nella scrittura drammaturgica italiana degli ultimi anni di
Fausto Paravidino.

Per le compagnie ospitate al Festival Segnalemosso, il testo è senza dubbio
indice della voglia di raccontare, di confrontarsi sia con i testi mitici
della tradizione occidentale sia con testi contemporanei per rileggerli,
riscriverli, attraversarli o superarli.





Il Festival Segnalemosso inaugura venerdì 1 agosto '03 presentando lo
spettacolo Frankenstein della compagnia Teatro Nucleo (Ferrara). La regia
di Cora Herrendorf propone una riscrittura originale attorno alla figura di
Frankenstein. In scena accanto ai fondatori storici del Teatro Nucleo la
giovane formazione, sempre ferrarese, di Garabombo Teatro. Lo spettacolo
rimpasta il testo originale di Mary Shelley con una partitura sonora che
riconsegna un ritmo incalzante e suggestivo alla narrazione.
Come nella tradizione degli spettacoli del Teatro Nucleo, Frankenstein
regala suggestioni e visioni dal forte impatto emotivo.

Il Festival prosegue il 2 e 3 agosto con lo spettacolo 2 fratelli prodotto
dal gruppo riminese Motus. In scena viene proposto, in forma quasi
integrale, il testo 2
fratelli di Fausto Paravidino, scrittore tra i più interessanti del
panorama italiano della nuova drammaturgia. Una cucina, lo spazio scenico
all'interno del quale si muovono tre attori. 2 fratelli di Paravidino
ricostruisce una possibile anatomia dei
rapporti umani, un'architettura di relazioni che segna l'incontro di
identità fragili che costruiscono e decostruiscono con il ritmo da dj set
le proprie vite.

Il 4 agosto il Festival Segnalemosso presenta Buio Re - da Edipo a Edipo in
radiovisione di Roberto Latini/Fortebraccio Teatro (Roma). Lo spettacolo è
la
prima tappa del nuovo progetto di Fortebraccio Teatro denominato
RadioVisioni. Il termine radiovisioni indica l'approfondimento e la ricerca
legata alla spazialità
del suono in contrapposizione alle immagini intese come ambienti di luce e
di visione.
Buio Re muove dalla cecità di Edipo - come fonte, mezzo e obiettivo- e
riattraversa il mito come una reminiscenza, in attesa dell'incontro con
Antigone,
luce e guida dell'erranza. La parte immaginifica è esaltata dalla
virtualità di tre presenze d'eccezione che con la loro assenza partecipano
e si dispongono
all'interno di una drammaturgia che nega i ruoli di Giocasta, Tiresia e
Laio affidati rispettivamente a Elena Bucci, Sandro Lombardi e Marcello
Sambati, presenti esclusivamente in video e in voce.

A conclusione del Festival il 6 agosto, lo spettacolo Antoine Antoine di e
con Mariano Dammacco (coproduzione Centro Diaghilev - Bari), una
riscrittura del famoso Il Piccolo Principe. Dammacco gioca e ironizza con
l'immaginario collettivo di questo piccolo esploratore, storico compagno di
viaggio di molti giovani lettori. Nel viaggio alla scoperta dei pianeti del
Piccolo Principe, Dammacco svela magie e contraddizioni del mondo in cui
viviamo.





Il programma:

1 agosto Teatro Nucleo (Ferrara) Frankenstein;

2 e 3 agosto Motusfactory (Rimini) 2 fratelli di F. Paravidino;

4 agosto Fortebraccio Teatro (Roma) Buio Re;

6 agosto Mariano Dammacco Antoine Antoine.



Gli spettacoli hanno inizio alle ore 21.30.

Ingresso ad offerta libera.
Il ricavato della rassegna sarà devoluto ad ASPHI onlus per promuovere
l'integrazione delle persone disabili nella scuola, nel lavoro e nella
società attraverso l'uso della tecnologia ICT (Information Comunication
Tecnology)
Info. htt.//www.asphi.it Tel. 051/277811.



Ideato e organizzato dall'Associazione Culturale Gruppo Elettrogeno.

Direzione Artistica Elena Di Gioia - Martina Palmieri



Il Festival SegnaleMosso IV Edizione è finanziato dal Comitato Viva Bologna
2003 L'Estate nella Città della Cultura e ha ottenuto il patrocinio della
Regione Emilia Romagna.

Infoline

http://www.comune.bologna.it/iperbole/elettrog
elettrog at iperbole.bologna.it
348.3200037
349.6074014










Teatro Nucleo - Frankenstein
venerdì 1 agosto '03
Ore 21.30

Libero adattamento dal romanzo di Mary Godwin Shelley
Festival Segnalemosso

Ovvero la strategia della lumaca

Piazzale Jacchia/Giardini Margherita - Bologna

A cura di gruppoelettrogeno ass.

Regia Cora Herrendorf

Attrici/attori: Teatro Nucleo

Scene e costumi Remi Boinot e Cora Herrendorf

Musiche Alfonso Santimonie e Cora Herrendorf

Disegno luci: horacio Czertok

Sartoria Massimiliano Piva

Maschere: Atelier Cà Macana - Venezia

Creazione in lattice: Simona Spaggiari



Produzione Teatro Nucleo - Teatro Comunale di Ferrara



FRANKENSTEIN



Il sonno della ragione genera mostri

Goya



Uno spettacolo ispirato al famoso romanzo di Mary Shelley che, rifuggendo
da ogni suggestione romantica, offre una visione grottesca e delirante
della drammatica storia del Dottore e della sua creatura.



Povero Dottor Frankenstein, così dotato di talento, circondato da
scienziati ambiziosi che, sussurrando lusinghe al suo orecchio come
Mefistofele fece con Faust, seminano in lui il germe, onnipotente e
criminale, del desiderio di Potere.



Uno spettacolo demenziale, animalesco e al contempo rigoroso dove, nel
vortice di una sarabanda politicamente scorretta, si fondono il
teatrodanza, il grand-guignol, le visioni di Artaud, la peste televisiva,
il carnevale.



Povero Dottor Frankenstein, così ridicolo, persino la memoria dell'Uomo
comune lo confonde con la sua creatura e quando si dice 'Frankenstein' ci
si riferisce al Mostro a cui ha dato vita. Così che, come in un paradossale
e simbolico gioco di prestigio l'umanità confonde il Creatore con il Creato.



Uno spettacolo che genera dal caos, quel caos che è Storia di oggi e che,
rincorrendo disperatamente un filo drammaturgico corretto e plausibile, nel
caos non può che finire.



Povero Dottor Frankenstein al quale, come ad un clown allucinato,
pericoloso e pasticcione, scappa tutto di mano e la sua creatura perfetta
si rivela criminale, potente, terribile, indomabile e, come ha appreso dal
suo Maestro, pretende di più, sempre di più, ha sete di sangue e di
vendetta.



Uno spettacolo che è anche riflessione sul teatro, sull'amore per l'arte;
che agisce come un gioco di specchi, fra le disperate rincorse degli affari
della politica e degli intellettuali che la rappresentano e le premonizioni
di Camus e di Artaud che ci impongono una scelta: quella definitiva della
Peste, frutto della nostra mostruosità onnipotente e discriminatoria o
quella della Diversità, come patrimonio di libertà e creazione individuale
e collettiva.


motusfactory - 2 fratelli

sabato 2 - domenica 3 agosto '03

di Fausto Paravidino


 Ore 21.30


Festival Segnalemosso

Ovvero la strategia della lumaca

Piazzale Jacchia/Giardini Margherita - Bologna

A cura di gruppoelettrogeno ass.

un progetto ideato e curato da Vladimir Aleksic

movimenti e coreografie Damir Todorovic

con Vladimir Aleksic, Cristina Negrini, Damir Todorovic

dj: Tommaso Maltoni

con la partecipazione in video di  Iaia Forte

voce off  Renaud Chauré e editing audio END

grafica: Aria + Kin



una produzione motusfactory

in collaborazione con Riccione Teatro e TDC TeatridiCivitanova

si ringrazia per lo sguardo: Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande



"Paravidino è un animale teatrale, un vero scrittore che reinventa la vita,
parlando feroce dei nostri tic e della società che ci minaccia".



"Con 2 fratelli - nota Franco Quadri - Paravidino ha scritto, con i suoi 22
anni, un testo folgorante sulla sua generazione".

L'opera è infatti un importante esempio di ciò che può essere un contributo
italiano alla drammaturgia contemporanea, sia per i temi -la violenza e la
crudeltà che domina i rapporti interpersonali, l'incomunicabilità che li
ostacola continuamente- che per la struttura -un ritmo particolare,
sostenuto da un dialogo serratissimo, in cui le battute si incrociano
rapide come in una partita di ping pong-.

Ambientato tutto in una semplice cucina, 2 fratelli è una sorta di diario a
singhiozzo, che racchiude 53 giorni di vita dei tre protagonisti - i due
fratelli del titolo (Boris e Lev) e una ragazza (Erica), incontrata per
caso -. 53 giorni in cui si intrecciano le due storie d'amore che Erica
vive con entrambi, prima di finire uccisa - scrive ancora Quadri - "come un
pollo, per amore o per gelosia".



L'idea fondamentale di questa nuova messainscena è il confronto con un
testo italiano contemporaneo da parte di attori di diversa provenienza,
uniti dal fatto di condividere da tempo la stessa storia, quella della
compagnia Motus e dal desiderio di approfondire il lavoro sul "teatro di
parola" elemento fondamentale della formazione di alcuni di loro.



Lo spettacolo punta ad incarnare il testo in modo essenziale,
concentrandosi sulla fisicità e sull'energia degli attori, senza supporti
scenografici e tecnici particolarmente elaborati. Toccherà all'incontro tra
le parole e i corpi potenziare le latenti tensioni presenti nel testo.
Sulla scena gli attori saranno come su un ring, vivendo i dissidi dei
personaggi, come una lotta ultimativa per la loro esistenza.





Vladimir Aleksic e Damir Todorovic si sono diplomati all'Accademia di Arti
Drammatiche di Novi Sad (Rep. di Serbia e Montenegro) e dopo alcuni anni di
esperienza e lavoro in Serbia con compagnie di teatro di prosa e di teatro
danza dal 2000 lavorano in Italia con Motus. In qualità di attori hanno
partecipato alle produzioni Visio Gloriosa, Vacancy Room, Twin Rooms e
Splendid's.

Cristina Negrini lavora con Motus a partire dal 1997 prendendo parte agli
spettacoli O.F. ovvero Orlando Furioso, Orpheus Glance, Visio Gloriosa e
Vacancy Room. Da alcuni anni si è costruita un percorso autonomo di
performer e cantante.



MotusFactory:



"2003/2004: Motus cambia forma, si dilata, si frammenta, esplode e si
trasforma in una Factory di promozione e produzione di piccoli ed anomali
formati spettacolari ideati da alcuni degli attori e collaboratori della
compagnia, per il momento, per poi aprirsi, nell'immediato futuro, a
progetti di gruppi e singoli artisti intenzionati a lavorare fuori dai
meccanismi museificanti del sistema teatrale. Da sempre Motus ha offerto
opportunità lavorative a giovani all'interno della compagnia, intendendo il
gruppo come un nucleo di lavoro aperto a diversificate collaborazioni e
sinergie artistiche. Oggi collaborano in Motus persone provenienti da
esperienze molto eterogenee, formatesi in ambiti artistici non
esclusivamente teatrali. Nell'ultimo anno è cresciuta l'esigenza da parte
di alcuni di strutturare percorsi paralleli, di lavorare su ambiti a cui
per formazione o per affezione sono particolarmente legati. Nulla di più
positivo in questo deprimente panorama istituzionale.

Pur nella scarsità di risorse, Motus mette quindi a disposizione spazi,
tecnologie, competenze artistiche ed organizzative perché vuole continuare
a confidare nella possibilità di propagazione "virale" di forme espressive
altre, utilizzando tutti i canali "liberi" tutte le possibili strategie
comunicative, da quelle ufficiali ed usurate a quelle "sotterranee" ed
inattese che fanno leva su piccole comunità e nicchie artistiche
disseminate sul territorio, dove è possibile concedersi il lusso, il
Courage de luxe, dell' indisciplina.

Essere ovunque, sempre in motus".










Fortebraccio Teatro

& Florian Proposta - Teatro Stabile d'Innovazione



Buio Re                                                        lunedì 4
agosto '03

Da Edipo a Edipo in radiovisione                                   Ore 21.30


Festival Segnalemosso

Ovvero la strategia della lumaca

Piazzale Jacchia/Giardini Margherita - Bologna

A cura di gruppoelettrogeno ass.

di e con
Roberto Latini

con
senza
Sebastian Barbalan
Elena Bucci          
Alessandra Cristiani
Sandro Lombardi                                               
AnnaPaola Vellaccio
Marcello Sambati

Musiche originali e aiuto regia Gianluca Misiti; scenografia Pierpaolo
Fabrizio; sound designer Maurizio Palpacelli
ART MAMA FACTORY; video Theo Eshetu; luci e direzione tecnica Max Mugnai;
organizzazione e cura
Valeria Scarlato. In collaborazione con Blue Cheese Project Santa Sangre.

BUIO RE
da Edipo a Edipo in radiovisione

Lo spettacolo è la prima tappa del progetto RADIOVISIONI che destina il
campo di ricerca della compagnia in una dimensione prevalentemente sonora.
La scelta di una precisa modalità, di una metodologia applicativa e non più
un contenuto sviluppabile prima concettualmente e poi scenicamente, è il
naturale percorso scaturito dal precedente progetto intitolato DELL'ANIMA E
DELLE FORME _ variazioni e ritratti del sentire scenico, dove le
grammatiche del dire si sono articolate nei lavori da e per La ballata del
vecchio marinaio, ESSEREeNON Gli spettri in Shakespeare e Caligola.
BUIO RE _ DA EDIPO A EDIPO IN RADIOVISIONE nella regia, drammaturgia, testo
e spazio scenico di Roberto Latini, tra le musiche di Gianluca Misiti e
video di Theo Eshetu, muove FORTEBRACCIO TEATRO verso l'approfondimento
delle sezioni acustiche, lavoro affidato in questa prima tappa all'Art Mama
Factory, già produttivamente presente in "Coro" presentato, a mo' di
prologo dell'intero progetto, nei sotterranei della Basilica di San
Crisogono a Roma per il festival Esplorar/Azioni.
I suoni dello spettacolo si articolano all'interno del mito di Edipo usato
come cornice, prologo ed epilogo alla cecità, dimensione immaginifica
esaltata dalla virtualità di tre presenze d'eccezione che con la loro
assenza partecipano e si dispongono all'interno di una drammaturgia che
nega i ruoli di Giocasta, Tiresia e Laio affidati rispettivamente a Elena
Bucci, Sandro Lombardi e Marcello Sambati, presenti esclusivamente in video
e in voce.
.
Edipo, quindi, come fonte, mezzo ed obiettivo, nell'attraversamento di un
mito che è reminiscenza, incoscienza, interazione, sospensione e negazione
di una regola che trova nella sua eccezione la strada delle stelle.
In un tempo lungo un attimo soltanto.
Quello che separa Edipo dall'incontro con Antigone, luce e guida
dell'erranza e che fa di questa attesa il suo confine.


Mariano Dammacco

& Centro Diaghilev



Antoine Antoine
mercoledì 6 agosto '03


Ore 21.30


Festival Segnalemosso

Ovvero la strategia della lumaca

Piazzale Jacchia/Giardini Margherita - Bologna

A cura di gruppoelettrogeno ass.

Regia Vincent Longuemare

Testo M. Dammacco

Con M. Dammacco



Produzione Centro Diaghilev (Bari) - Mariano Dammacco







ANTOINE ANTOINE





Antoine Antoine è uno spettacolo intorno a "Il Piccolo Principe" di Antoine
de Saint-Exùpery, una delle opere della letteratura universale che
maggiormente hanno riscosso e continuano a riscuotere successo. In gran
parte del mondo occidentale, il libro, scritto e illustrato dall'autore
sotto forma di favola per bambini, è secondo solo alla Bibbia per numero di
traduzioni e di copie vendute.

Ogni giorno qualcuno lo regala a un bambino, a un adulto o lo compera per
sé; ogni giorno una scolaresca e i suoi insegnanti assistono a una
rappresentazione teatrale dell'opera.

Insomma sembra che la società contemporanea abbia fatto de Il Piccolo
Principe una sorta di totem, riconoscendosi nel libro, nella poesia, nei
sentimenti, nel pensiero che propone.

Lo spettacolo, per quanto in parte ripercorra le tappe del racconto, non è
una messa in scena della favola; non la pone al suo centro per farne
risuonare le qualità positive.

Il libro de Saint - Exùpery diviene pretesto per una ricerca di germi
negativi contenuti nel racconto, ma soprattutto nella nostra cultura che vi
si specchia; offre lo spunto a un dialogo tra l'uomo occidentale e,
appunto, i germi negativi delle dottrine filosofiche, religiose, politiche
che egli possiede e da cui è a sua volta posseduto. In scena c'è un uomo
solo, probabilmente il piccolo principe o magari qualcuno convinto di
esserlo, addolorato di essere parte della storia di cui è niente meno che
il protagonista.

Non vuole o non può sottrarsi alla storia: imbastisce allora un tormentato
dialogo con il suo autore e creatore, Antoine. In una azione - narrazione
svolta in prima persona e posta fuori dal territorio della letteratura per
l'infanzia, compaiono le ombre di un'opera tanto amata.

Tra metafisici tentativi di volo e rovinose cadute, lo spettatore incontra
l'anelito a un malinteso ideale di superuomo, l'esasperazione
dell'individualismo, l'insofferenza per la vita stessa, l'attitudine a
esercitare il giudizio e l'orrore di esserne oggetto.






L'Associazione Gruppoelettrogeno è attiva a Bologna dal 1999. Produce e
promuove eventi teatrali e culturali. Realizza attività
laboratoriali/didattiche nelle scuole.  A questi progetti affianca
interventi nel settore del teatro sociale, promuovendo spettacoli e
percorsi seminariali con particolare riguardo al rapporto Teatro - Carcere.





Il Festival SegnaleMosso IV Edizione è finanziato dal Comitato Viva Bologna
2003 L'Estate nella Città della Cultura e ha ottenuto il patrocinio della
Regione Emilia Romagna.

Infoline

http://www.comune.bologna.it/iperbole/elettrog
elettrog at iperbole.bologna.it
348.3200037
349.6074014






Breve storia del Festival SegnaleMosso





Nell'anno 2000 con l'appoggio del Comitato Bologna 2000 Città Europea della
Cultura la prima edizione di SegnaleMosso si realizzò nel Piazzale San
Rocco in Via del Pratello (Bologna) dal 1 al 5 giugno '00 presentando
lavori delle compagnie Teatrino Clandestino - Si prega di non discutere di
Casa di Bambola, Claudio Misculin e l'Accademia della Follia - Matt-beth,
Lenz Rifrazioni- Orazione per lo spirito della terra, Teatr Novogo Fronta
(Praga)- Human factory, Stefano Randisi e Enzo Vetrano - Dialoghi Surreali.

La seconda edizione del Festival Segnalemosso si è trasferita in uno spazio
diverso: il piazzale M. Jacchia all'interno dei Giardini Margherita dal 29
luglio al 1 agosto '01 nell'ambito di Viva Bologna '01!, luogo che continua
a caratterizzare il Festival. Per la seconda edizione gli artisti invitati
sono stati: Elena Bucci - Sotto la luna di Soho, Babaluck- Natale in casa
Babaluck, Gnorri - Gnorri!, Teatr Novogo Fronta (Praga) - Leaden Fog.

Anche la Terza Edizione di SegnaleMosso compresa all'interno del
 cartellone dell'estate bolognese Viva Bologna '02!. si è svolta nel
Piazzale Jacchia dei Giardini Margherita (Bologna) nei giorni 1, 2, 3 ,4
agosto 2002.

Gli spettacoli proposti per la terza edizione sono stati costituiti da
novità sia nel senso di spettacoli non ancora rappresentati nel territorio
bolognese e provinciale, sia di spettacoli realizzati appositamente per il
Festival, lavorando direttamente sul paesaggio offerto dai Giardini
Margherita.

Al Festival hanno partecipato affermate compagnie italiane riconosciute con
il nome collettivo di Area 06 provenienti dalla città di Roma, tra cui
Accademia degli Artefatti, Ascanio Celestini, Quelli che restano,
Fortebraccio Teatro, Travi Rovesce, Sistemi Dinamici Altamente Instabili.

A conclusione del Festival la rassegna SegnaleMosso Comics, rassegna di
teatro comico, con la presenza del Teatro Vivo (Ravenna).