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comunicato Festival Segnalemosso 1-6 agosto Bologna
- Subject: comunicato Festival Segnalemosso 1-6 agosto Bologna
- From: "Elena Di Gioia" <gi11078 at iperbole.bologna.it>
- Date: Sat, 26 Jul 2003 16:36:50 +0200
Alla c.a. di Redazione Cultura/Spettacoli Vi inviamo in allegato il comunicato stampa del Festival di Teatro Segnalemosso, ovvero la strategia della lumaca dall'1 al 6 agosto '03 Giardini Margherita - Bologna. Disponibili a fornirvi ulteriore materiale, a presto Elena Di Gioia gruppoelettrogeno 051.377431 348.3200037 ******** gruppoelettrogeno Festival SegnaleMosso Ovvero la strategia della lumaca Quarta edizione 1-2-3-4-5 (pausa) - 6 Agosto 2003 Piazzale Jacchia - Giardini Margherita Bologna Comunicato stampa Il Festival di Teatro Segnalemosso, ovvero la strategia della lumaca, giunge alla quarta edizione presentando al pubblico produzioni teatrali di quattro gruppi del panorama di ricerca italiano. Teatro Nucleo, motusfactory, Fortebraccio Teatro, Mariano Dammacco /Centro Diaghilev. Anche per la quarta edizione, il Festival Segnalemosso, propone un cartellone di differenti stili di ricerca investendo nelle molteplici visioni del teatro. Il filo conduttore della edizione '03 del Festival Segnalemosso è lo studio intorno alle possibile drammaturgie contemporanee, con uno sguardo che affonda sia in testi classici come Edipo Re, Frankenstein e Il Piccolo Principe sia nella scrittura drammaturgica italiana degli ultimi anni di Fausto Paravidino. Per le compagnie ospitate al Festival Segnalemosso, il testo è senza dubbio indice della voglia di raccontare, di confrontarsi sia con i testi mitici della tradizione occidentale sia con testi contemporanei per rileggerli, riscriverli, attraversarli o superarli. Il Festival Segnalemosso inaugura venerdì 1 agosto '03 presentando lo spettacolo Frankenstein della compagnia Teatro Nucleo (Ferrara). La regia di Cora Herrendorf propone una riscrittura originale attorno alla figura di Frankenstein. In scena accanto ai fondatori storici del Teatro Nucleo la giovane formazione, sempre ferrarese, di Garabombo Teatro. Lo spettacolo rimpasta il testo originale di Mary Shelley con una partitura sonora che riconsegna un ritmo incalzante e suggestivo alla narrazione. Come nella tradizione degli spettacoli del Teatro Nucleo, Frankenstein regala suggestioni e visioni dal forte impatto emotivo. Il Festival prosegue il 2 e 3 agosto con lo spettacolo 2 fratelli prodotto dal gruppo riminese Motus. In scena viene proposto, in forma quasi integrale, il testo 2 fratelli di Fausto Paravidino, scrittore tra i più interessanti del panorama italiano della nuova drammaturgia. Una cucina, lo spazio scenico all'interno del quale si muovono tre attori. 2 fratelli di Paravidino ricostruisce una possibile anatomia dei rapporti umani, un'architettura di relazioni che segna l'incontro di identità fragili che costruiscono e decostruiscono con il ritmo da dj set le proprie vite. Il 4 agosto il Festival Segnalemosso presenta Buio Re - da Edipo a Edipo in radiovisione di Roberto Latini/Fortebraccio Teatro (Roma). Lo spettacolo è la prima tappa del nuovo progetto di Fortebraccio Teatro denominato RadioVisioni. Il termine radiovisioni indica l'approfondimento e la ricerca legata alla spazialità del suono in contrapposizione alle immagini intese come ambienti di luce e di visione. Buio Re muove dalla cecità di Edipo - come fonte, mezzo e obiettivo- e riattraversa il mito come una reminiscenza, in attesa dell'incontro con Antigone, luce e guida dell'erranza. La parte immaginifica è esaltata dalla virtualità di tre presenze d'eccezione che con la loro assenza partecipano e si dispongono all'interno di una drammaturgia che nega i ruoli di Giocasta, Tiresia e Laio affidati rispettivamente a Elena Bucci, Sandro Lombardi e Marcello Sambati, presenti esclusivamente in video e in voce. A conclusione del Festival il 6 agosto, lo spettacolo Antoine Antoine di e con Mariano Dammacco (coproduzione Centro Diaghilev - Bari), una riscrittura del famoso Il Piccolo Principe. Dammacco gioca e ironizza con l'immaginario collettivo di questo piccolo esploratore, storico compagno di viaggio di molti giovani lettori. Nel viaggio alla scoperta dei pianeti del Piccolo Principe, Dammacco svela magie e contraddizioni del mondo in cui viviamo. Il programma: 1 agosto Teatro Nucleo (Ferrara) Frankenstein; 2 e 3 agosto Motusfactory (Rimini) 2 fratelli di F. Paravidino; 4 agosto Fortebraccio Teatro (Roma) Buio Re; 6 agosto Mariano Dammacco Antoine Antoine. Gli spettacoli hanno inizio alle ore 21.30. Ingresso ad offerta libera. Il ricavato della rassegna sarà devoluto ad ASPHI onlus per promuovere l'integrazione delle persone disabili nella scuola, nel lavoro e nella società attraverso l'uso della tecnologia ICT (Information Comunication Tecnology) Info. htt.//www.asphi.it Tel. 051/277811. Ideato e organizzato dall'Associazione Culturale Gruppo Elettrogeno. Direzione Artistica Elena Di Gioia - Martina Palmieri Il Festival SegnaleMosso IV Edizione è finanziato dal Comitato Viva Bologna 2003 L'Estate nella Città della Cultura e ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia Romagna. Infoline http://www.comune.bologna.it/iperbole/elettrog elettrog at iperbole.bologna.it 348.3200037 349.6074014 Teatro Nucleo - Frankenstein venerdì 1 agosto '03 Ore 21.30 Libero adattamento dal romanzo di Mary Godwin Shelley Festival Segnalemosso Ovvero la strategia della lumaca Piazzale Jacchia/Giardini Margherita - Bologna A cura di gruppoelettrogeno ass. Regia Cora Herrendorf Attrici/attori: Teatro Nucleo Scene e costumi Remi Boinot e Cora Herrendorf Musiche Alfonso Santimonie e Cora Herrendorf Disegno luci: horacio Czertok Sartoria Massimiliano Piva Maschere: Atelier Cà Macana - Venezia Creazione in lattice: Simona Spaggiari Produzione Teatro Nucleo - Teatro Comunale di Ferrara FRANKENSTEIN Il sonno della ragione genera mostri Goya Uno spettacolo ispirato al famoso romanzo di Mary Shelley che, rifuggendo da ogni suggestione romantica, offre una visione grottesca e delirante della drammatica storia del Dottore e della sua creatura. Povero Dottor Frankenstein, così dotato di talento, circondato da scienziati ambiziosi che, sussurrando lusinghe al suo orecchio come Mefistofele fece con Faust, seminano in lui il germe, onnipotente e criminale, del desiderio di Potere. Uno spettacolo demenziale, animalesco e al contempo rigoroso dove, nel vortice di una sarabanda politicamente scorretta, si fondono il teatrodanza, il grand-guignol, le visioni di Artaud, la peste televisiva, il carnevale. Povero Dottor Frankenstein, così ridicolo, persino la memoria dell'Uomo comune lo confonde con la sua creatura e quando si dice 'Frankenstein' ci si riferisce al Mostro a cui ha dato vita. Così che, come in un paradossale e simbolico gioco di prestigio l'umanità confonde il Creatore con il Creato. Uno spettacolo che genera dal caos, quel caos che è Storia di oggi e che, rincorrendo disperatamente un filo drammaturgico corretto e plausibile, nel caos non può che finire. Povero Dottor Frankenstein al quale, come ad un clown allucinato, pericoloso e pasticcione, scappa tutto di mano e la sua creatura perfetta si rivela criminale, potente, terribile, indomabile e, come ha appreso dal suo Maestro, pretende di più, sempre di più, ha sete di sangue e di vendetta. Uno spettacolo che è anche riflessione sul teatro, sull'amore per l'arte; che agisce come un gioco di specchi, fra le disperate rincorse degli affari della politica e degli intellettuali che la rappresentano e le premonizioni di Camus e di Artaud che ci impongono una scelta: quella definitiva della Peste, frutto della nostra mostruosità onnipotente e discriminatoria o quella della Diversità, come patrimonio di libertà e creazione individuale e collettiva. motusfactory - 2 fratelli sabato 2 - domenica 3 agosto '03 di Fausto Paravidino Ore 21.30 Festival Segnalemosso Ovvero la strategia della lumaca Piazzale Jacchia/Giardini Margherita - Bologna A cura di gruppoelettrogeno ass. un progetto ideato e curato da Vladimir Aleksic movimenti e coreografie Damir Todorovic con Vladimir Aleksic, Cristina Negrini, Damir Todorovic dj: Tommaso Maltoni con la partecipazione in video di Iaia Forte voce off Renaud Chauré e editing audio END grafica: Aria + Kin una produzione motusfactory in collaborazione con Riccione Teatro e TDC TeatridiCivitanova si ringrazia per lo sguardo: Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande "Paravidino è un animale teatrale, un vero scrittore che reinventa la vita, parlando feroce dei nostri tic e della società che ci minaccia". "Con 2 fratelli - nota Franco Quadri - Paravidino ha scritto, con i suoi 22 anni, un testo folgorante sulla sua generazione". L'opera è infatti un importante esempio di ciò che può essere un contributo italiano alla drammaturgia contemporanea, sia per i temi -la violenza e la crudeltà che domina i rapporti interpersonali, l'incomunicabilità che li ostacola continuamente- che per la struttura -un ritmo particolare, sostenuto da un dialogo serratissimo, in cui le battute si incrociano rapide come in una partita di ping pong-. Ambientato tutto in una semplice cucina, 2 fratelli è una sorta di diario a singhiozzo, che racchiude 53 giorni di vita dei tre protagonisti - i due fratelli del titolo (Boris e Lev) e una ragazza (Erica), incontrata per caso -. 53 giorni in cui si intrecciano le due storie d'amore che Erica vive con entrambi, prima di finire uccisa - scrive ancora Quadri - "come un pollo, per amore o per gelosia". L'idea fondamentale di questa nuova messainscena è il confronto con un testo italiano contemporaneo da parte di attori di diversa provenienza, uniti dal fatto di condividere da tempo la stessa storia, quella della compagnia Motus e dal desiderio di approfondire il lavoro sul "teatro di parola" elemento fondamentale della formazione di alcuni di loro. Lo spettacolo punta ad incarnare il testo in modo essenziale, concentrandosi sulla fisicità e sull'energia degli attori, senza supporti scenografici e tecnici particolarmente elaborati. Toccherà all'incontro tra le parole e i corpi potenziare le latenti tensioni presenti nel testo. Sulla scena gli attori saranno come su un ring, vivendo i dissidi dei personaggi, come una lotta ultimativa per la loro esistenza. Vladimir Aleksic e Damir Todorovic si sono diplomati all'Accademia di Arti Drammatiche di Novi Sad (Rep. di Serbia e Montenegro) e dopo alcuni anni di esperienza e lavoro in Serbia con compagnie di teatro di prosa e di teatro danza dal 2000 lavorano in Italia con Motus. In qualità di attori hanno partecipato alle produzioni Visio Gloriosa, Vacancy Room, Twin Rooms e Splendid's. Cristina Negrini lavora con Motus a partire dal 1997 prendendo parte agli spettacoli O.F. ovvero Orlando Furioso, Orpheus Glance, Visio Gloriosa e Vacancy Room. Da alcuni anni si è costruita un percorso autonomo di performer e cantante. MotusFactory: "2003/2004: Motus cambia forma, si dilata, si frammenta, esplode e si trasforma in una Factory di promozione e produzione di piccoli ed anomali formati spettacolari ideati da alcuni degli attori e collaboratori della compagnia, per il momento, per poi aprirsi, nell'immediato futuro, a progetti di gruppi e singoli artisti intenzionati a lavorare fuori dai meccanismi museificanti del sistema teatrale. Da sempre Motus ha offerto opportunità lavorative a giovani all'interno della compagnia, intendendo il gruppo come un nucleo di lavoro aperto a diversificate collaborazioni e sinergie artistiche. Oggi collaborano in Motus persone provenienti da esperienze molto eterogenee, formatesi in ambiti artistici non esclusivamente teatrali. Nell'ultimo anno è cresciuta l'esigenza da parte di alcuni di strutturare percorsi paralleli, di lavorare su ambiti a cui per formazione o per affezione sono particolarmente legati. Nulla di più positivo in questo deprimente panorama istituzionale. Pur nella scarsità di risorse, Motus mette quindi a disposizione spazi, tecnologie, competenze artistiche ed organizzative perché vuole continuare a confidare nella possibilità di propagazione "virale" di forme espressive altre, utilizzando tutti i canali "liberi" tutte le possibili strategie comunicative, da quelle ufficiali ed usurate a quelle "sotterranee" ed inattese che fanno leva su piccole comunità e nicchie artistiche disseminate sul territorio, dove è possibile concedersi il lusso, il Courage de luxe, dell' indisciplina. Essere ovunque, sempre in motus". Fortebraccio Teatro & Florian Proposta - Teatro Stabile d'Innovazione Buio Re lunedì 4 agosto '03 Da Edipo a Edipo in radiovisione Ore 21.30 Festival Segnalemosso Ovvero la strategia della lumaca Piazzale Jacchia/Giardini Margherita - Bologna A cura di gruppoelettrogeno ass. di e con Roberto Latini con senza Sebastian Barbalan Elena Bucci Alessandra Cristiani Sandro Lombardi AnnaPaola Vellaccio Marcello Sambati Musiche originali e aiuto regia Gianluca Misiti; scenografia Pierpaolo Fabrizio; sound designer Maurizio Palpacelli ART MAMA FACTORY; video Theo Eshetu; luci e direzione tecnica Max Mugnai; organizzazione e cura Valeria Scarlato. In collaborazione con Blue Cheese Project Santa Sangre. BUIO RE da Edipo a Edipo in radiovisione Lo spettacolo è la prima tappa del progetto RADIOVISIONI che destina il campo di ricerca della compagnia in una dimensione prevalentemente sonora. La scelta di una precisa modalità, di una metodologia applicativa e non più un contenuto sviluppabile prima concettualmente e poi scenicamente, è il naturale percorso scaturito dal precedente progetto intitolato DELL'ANIMA E DELLE FORME _ variazioni e ritratti del sentire scenico, dove le grammatiche del dire si sono articolate nei lavori da e per La ballata del vecchio marinaio, ESSEREeNON Gli spettri in Shakespeare e Caligola. BUIO RE _ DA EDIPO A EDIPO IN RADIOVISIONE nella regia, drammaturgia, testo e spazio scenico di Roberto Latini, tra le musiche di Gianluca Misiti e video di Theo Eshetu, muove FORTEBRACCIO TEATRO verso l'approfondimento delle sezioni acustiche, lavoro affidato in questa prima tappa all'Art Mama Factory, già produttivamente presente in "Coro" presentato, a mo' di prologo dell'intero progetto, nei sotterranei della Basilica di San Crisogono a Roma per il festival Esplorar/Azioni. I suoni dello spettacolo si articolano all'interno del mito di Edipo usato come cornice, prologo ed epilogo alla cecità, dimensione immaginifica esaltata dalla virtualità di tre presenze d'eccezione che con la loro assenza partecipano e si dispongono all'interno di una drammaturgia che nega i ruoli di Giocasta, Tiresia e Laio affidati rispettivamente a Elena Bucci, Sandro Lombardi e Marcello Sambati, presenti esclusivamente in video e in voce. . Edipo, quindi, come fonte, mezzo ed obiettivo, nell'attraversamento di un mito che è reminiscenza, incoscienza, interazione, sospensione e negazione di una regola che trova nella sua eccezione la strada delle stelle. In un tempo lungo un attimo soltanto. Quello che separa Edipo dall'incontro con Antigone, luce e guida dell'erranza e che fa di questa attesa il suo confine. Mariano Dammacco & Centro Diaghilev Antoine Antoine mercoledì 6 agosto '03 Ore 21.30 Festival Segnalemosso Ovvero la strategia della lumaca Piazzale Jacchia/Giardini Margherita - Bologna A cura di gruppoelettrogeno ass. Regia Vincent Longuemare Testo M. Dammacco Con M. Dammacco Produzione Centro Diaghilev (Bari) - Mariano Dammacco ANTOINE ANTOINE Antoine Antoine è uno spettacolo intorno a "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exùpery, una delle opere della letteratura universale che maggiormente hanno riscosso e continuano a riscuotere successo. In gran parte del mondo occidentale, il libro, scritto e illustrato dall'autore sotto forma di favola per bambini, è secondo solo alla Bibbia per numero di traduzioni e di copie vendute. Ogni giorno qualcuno lo regala a un bambino, a un adulto o lo compera per sé; ogni giorno una scolaresca e i suoi insegnanti assistono a una rappresentazione teatrale dell'opera. Insomma sembra che la società contemporanea abbia fatto de Il Piccolo Principe una sorta di totem, riconoscendosi nel libro, nella poesia, nei sentimenti, nel pensiero che propone. Lo spettacolo, per quanto in parte ripercorra le tappe del racconto, non è una messa in scena della favola; non la pone al suo centro per farne risuonare le qualità positive. Il libro de Saint - Exùpery diviene pretesto per una ricerca di germi negativi contenuti nel racconto, ma soprattutto nella nostra cultura che vi si specchia; offre lo spunto a un dialogo tra l'uomo occidentale e, appunto, i germi negativi delle dottrine filosofiche, religiose, politiche che egli possiede e da cui è a sua volta posseduto. In scena c'è un uomo solo, probabilmente il piccolo principe o magari qualcuno convinto di esserlo, addolorato di essere parte della storia di cui è niente meno che il protagonista. Non vuole o non può sottrarsi alla storia: imbastisce allora un tormentato dialogo con il suo autore e creatore, Antoine. In una azione - narrazione svolta in prima persona e posta fuori dal territorio della letteratura per l'infanzia, compaiono le ombre di un'opera tanto amata. Tra metafisici tentativi di volo e rovinose cadute, lo spettatore incontra l'anelito a un malinteso ideale di superuomo, l'esasperazione dell'individualismo, l'insofferenza per la vita stessa, l'attitudine a esercitare il giudizio e l'orrore di esserne oggetto. L'Associazione Gruppoelettrogeno è attiva a Bologna dal 1999. Produce e promuove eventi teatrali e culturali. Realizza attività laboratoriali/didattiche nelle scuole. A questi progetti affianca interventi nel settore del teatro sociale, promuovendo spettacoli e percorsi seminariali con particolare riguardo al rapporto Teatro - Carcere. Il Festival SegnaleMosso IV Edizione è finanziato dal Comitato Viva Bologna 2003 L'Estate nella Città della Cultura e ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia Romagna. Infoline http://www.comune.bologna.it/iperbole/elettrog elettrog at iperbole.bologna.it 348.3200037 349.6074014 Breve storia del Festival SegnaleMosso Nell'anno 2000 con l'appoggio del Comitato Bologna 2000 Città Europea della Cultura la prima edizione di SegnaleMosso si realizzò nel Piazzale San Rocco in Via del Pratello (Bologna) dal 1 al 5 giugno '00 presentando lavori delle compagnie Teatrino Clandestino - Si prega di non discutere di Casa di Bambola, Claudio Misculin e l'Accademia della Follia - Matt-beth, Lenz Rifrazioni- Orazione per lo spirito della terra, Teatr Novogo Fronta (Praga)- Human factory, Stefano Randisi e Enzo Vetrano - Dialoghi Surreali. La seconda edizione del Festival Segnalemosso si è trasferita in uno spazio diverso: il piazzale M. Jacchia all'interno dei Giardini Margherita dal 29 luglio al 1 agosto '01 nell'ambito di Viva Bologna '01!, luogo che continua a caratterizzare il Festival. Per la seconda edizione gli artisti invitati sono stati: Elena Bucci - Sotto la luna di Soho, Babaluck- Natale in casa Babaluck, Gnorri - Gnorri!, Teatr Novogo Fronta (Praga) - Leaden Fog. Anche la Terza Edizione di SegnaleMosso compresa all'interno del cartellone dell'estate bolognese Viva Bologna '02!. si è svolta nel Piazzale Jacchia dei Giardini Margherita (Bologna) nei giorni 1, 2, 3 ,4 agosto 2002. Gli spettacoli proposti per la terza edizione sono stati costituiti da novità sia nel senso di spettacoli non ancora rappresentati nel territorio bolognese e provinciale, sia di spettacoli realizzati appositamente per il Festival, lavorando direttamente sul paesaggio offerto dai Giardini Margherita. Al Festival hanno partecipato affermate compagnie italiane riconosciute con il nome collettivo di Area 06 provenienti dalla città di Roma, tra cui Accademia degli Artefatti, Ascanio Celestini, Quelli che restano, Fortebraccio Teatro, Travi Rovesce, Sistemi Dinamici Altamente Instabili. A conclusione del Festival la rassegna SegnaleMosso Comics, rassegna di teatro comico, con la presenza del Teatro Vivo (Ravenna).
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